“Occorre dare alla donna il suo vero ed equo posto”. A chiederlo è stata suor Marie-Antoinette Saadé, della Congregazione delle Suore Maronite della Santa Famiglia (Libano) che ha posto anche l’accento sul ruolo e sull’importanza della famiglia. “La Chiesa non deve forse essere all’avanguardia in questo ambito di fronte alle pratiche diffuse in alcuni ambienti musulmani in cui la donna viene picchiata, schiavizzata, schernita, maltrattata, privata dei suoi diritti e caricata solo di opprimenti doveri? Questa sarebbe una vera testimonianza. Ricucire insieme il tessuto sociale promuovendo la persona umana al centro della famiglia e a partire da essa, mi sembra la risposta per una pastorale urgente e efficace” ha sostenuto la religiosa. Davanti alla disgregazione della famiglia è necessario “progettare insieme una pastorale familiare” come anche “creare insieme un centro di accoglienza per le coppie con quadri e agenti pastorali qualificati, accompagnatori che sappiano ascoltare le coppie in difficoltà; dei quadri che offrano presenza, ascolto, consiglio e accompagnamento, prima di arrivare ai tribunali, perché prevenire è meglio che curare”.
“La scuola in Medio Oriente è minacciata, è in pericolo nei nostri rispettivi Paesi”: è il grido d’allarme lanciato oggi nell’Aula del Sinodo da suor Daniella Harrouk, Superiora generale della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria (Libano). “Ascoltate il nostro appello angosciato – ha detto la religiosa - solo per darvi un’idea, la sorte di 192.000 alunni in Libano, senza scuole cattoliche, è insostenibile. Se la Chiesa venisse a perdere il suo ruolo di Madre e di Educatrice, a partire dalle istituzioni educative, quando potrà recuperarlo o esercitare la sua missione? Dove sarà il Libano, messaggero plurale, conviviale e multiconfessionale?”. “Salvate l’educazione e in particolare le scuole sovvenzionate dallo Stato, uno Stato che come altri non tiene fede agli impegni, nonostante le nostre rivendicazioni coraggiose e reiterate – ha denunciato suor Harrouk -. In linea con la comunione, la condivisione e la testimonianza, creiamo una cassa di risparmio per le scuole del Medio Oriente” dove versare “il vostro contributo che auspico generoso e regolare per assicurare alle famiglie a basso reddito e agli alunni delle regioni limitrofe, un insegnamento di qualità. Così la Chiesa universale e del Medio Oriente contribuiranno a promuovere l’uomo e ogni uomo mediante una cooperativa educativa con una buona gestione e un’eclatante trasparenza”.
SIR