Questa mattina Benedetto XVI farà visita alla redazione de L’Osservatore Romano, il quotidiano vaticano diretto dal professor Gian Maria Vian, il giornale "ufficioso" della Santa Sede che compie centocinquant’anni. Era previsto che il Papa nel pomeriggio si trasferisse a Castel Gandolfo, nella residenza estiva, per iniziare un periodo di (relativo) riposo, che per lui significa potersi dedicare allo studio e alla scrittura. Ieri dalla Sala Stampa vaticana si è appreso che la partenza è rimandata di un paio di giorni. Il motivo del ritardo? È molto semplice. In queste settimane Benedetto XVI ha avuto suo ospite il fratello Georg Ratzinger, con il quale ha festeggiato il sessantesimo dell’ordinazione sacerdotale: entrambi furono ordinati sacerdoti nel duomo di Frisinga il 29 giugno 1951. Mons. Georg ritorna a Ratisbona, dove abita e dove ha per decenni diretto il famoso coro dei Domspatzen, i "passerotti del duomo", domani, mercoledì 6 luglio. Benedetto XVI ha deciso di rimandare di due giorni la partenza per Castel Gandolfo in modo da rimanere un giorno di più insieme al fratello, l’unico famigliare rimastogli. Soltanto dopo il ritorno di don Ratzinger in Germania, il Papa lascerà il Vaticano. L’Udienza generale di domani era stata sospesa, e rimane tale, anche se il Pontefice si trova a Roma e non si è ancora trasferito nel palazzo papale sui colli romani. Benedetto XVI nelle prossime settimane si dedecherà alla preparazione dei discorsi per la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, in programma per il prossimo agosto, e anche alla scrittura del terzo e più breve volume su Gesù, interamente focalizzato sull’infanzia di Cristo e dunque sui vangeli di Matteo e Luca, gli unici due che descrivono la nascita del Nazareno.
Andrea Tornielli, Vatican Insider