martedì 5 luglio 2011

Il Papa a Lamezia Terme e Serra San Bruno. Mons. Cantafora: di sprone per un sano protagonismo in ordine al riscatto del nostro territorio

“La venuta del Papa sarà di sprone per un nostro sano protagonismo in ordine al riscatto del nostro territorio, per aprire un varco nella diffusa rassegnazione”. Lo ha detto mons. Luigi Cantafora (foto), vescovo di Lamezia Terme, intervenendo oggi alla riunione congiunta dei consigli comunali di Lamezia e Conflenti sulla prossima visita di Benedetto XVI in Calabria, domenica 9 ottobre. “Viviamo in un’epoca difficile – ha aggiunto il presule parlando delle difficoltà del territorio - in cui sembrano smarrirsi tanti valori su cui i nostri padri avevano faticosamente costruito la vita delle nostre contrade”. Parlando spesso in questi anni con gli amministratori locali, ha aggiunto mons. Cantafora, “ho colto il giustificato timore che i territori si impoveriscano, che vada perso il senso dei luoghi, che la tradizione si debba totalmente piegare a dove ci vuol portare ‘questa’ globalizzazione dei mercati e della finanza”. “I nostri piccoli comuni sparsi sui monti – è la denuncia del presule - sembra che si stiano fiaccando a causa di diverse ragioni storiche ed economiche, culturali e di rassegnazione sociale e persino istituzionale”. La Chiesa, ha spiegato vescovo, “non può offrire ricette ma la passione per il bene comune”, affinché “qui ed oggi facciamo ciascuno la sua parte per il bene del nostro popolo”.

SIR

Consiglio Comunale congiunto dei Comuni di Lamezia Terme e Conflenti: il discorso di Cantafora