martedì 23 agosto 2011

Giornata Mondiale della Gioventù 2013. Mons. Tempesta: occasione per rinnovare la nostra vita, la fede e mostrare il volto giovane di Rio de Janeiro

“Un’occasione per rinnovare tutta la nostra vita. Anche per le persone che vivono nella città di Rio de Janeiro sarà un'opportunità per rafforzare la loro fede, una maggiore partecipazione e soprattutto per mostrare il volto giovane di Rio de Janeiro”. Così l’arcivescovo di Rio, mons. Orani João Tempesta, commenta in un’intervista pubblicata sul sito dell’arcidiocesi brasiliana, l’annuncio dato oggi dal Papa. L’arcivescovo sottolinea quanto siano importanti tutte le iniziative che precedono la GMG nel Paese ospitante: “La visita della Croce in tutte le città, attraverso le diocesi; tutto il lavoro di approfondimento del tema, e poi i preparativi”. “E sono sicuro che anche chi verrà da lontano, avrà modo di conoscere il modo di essere cattolico della nostra gente in Brasile”. E ha aggiunto: “Papa Benedetto XVI richiama spesso l’attenzione del mondo sulle radici cristiane dell'Europa. Anche l’America Latina ha forti radici cristiane, che si stanno però perdendo a causa di una falsa comprensione della laicità, e da idee che stanno emergendo con la crisi dei valori. Credo che sia arrivato il tempo di vivere la nostra vocazione di Paese fondato sulle radici cristiane e di essere in grado di manifestarle. Sarà ciò che accadrà con la venuta del Papa che aiuterà il Brasile e la città di Rio a camminare meglio”. “Una grande sfida”, ma anche “un momento molto speciale per la Chiesa in Brasile”: con queste parole, i vescovi brasiliani hanno accolto con gioia la scelta di Benedetto XVI della Giornata Mondiale della Gioventù 2013 a Rio de Janeiro. Nella serata di domenica i rappresentanti della Conferenza Episcopale brasiliana hanno tenuto una conferenza stampa a Madrid per manifestare il proprio entusiasmo e la propria gratitudine al Pontefice. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il presidente della CNBB, card. Raymundo Damasceno Assis, l’arcivescovo di Rio de Janeiro e il presidente della Commissione episcopale per la Pastorale giovanile brasiliana, don Eduardo Pinheiro. Nel suo intervento, il card. Damasceno Assis ha ringraziato il Papa per aver scelto Rio de Janeiro ed ha parlato di “responsabilità” per affrontare “una grande sfida” come questa, ribadendo che si metterà presto in contatto con il Pontificio Consiglio per i Laici per avviare i preparativi. Stretta sarà anche la collaborazione con il CELAM, la Conferenza episcopale dell’America Latina, ha aggiunto il porporato, così da coinvolgere il maggior numero possibile di giovani in tutto il continente. “Il lavoro sarà particolarmente intenso – ha continuato il card. Damasceno Assis – dato che la prossima GMG è stata anticipata di un anno, rispetto ai tre canonici, poiché il Brasile ospiterà, nel 2014, i Mondiali di calcio”. Il presidente della CNBB ha quindi aggiunto: “L’America Latina è il continente con il maggior numero di cattolici al mondo, pari al 47% della popolazione, e quindi la XXVIII GMG darà molti frutti non solo per i giovani del Brasile, ma anche per tutta la zona latinoamericana”. Dal suo canto, mons. João Tempesta ha sottolineato che la tradizionale Campagna di Fraternità che la Chiesa brasiliana promuove ogni anno sarà dedicata, nel 2013, proprio alla gioventù. “La scelta di Rio de Janeiro – ha detto invece don Pinheiro – rappresenta un momento molto speciale per la Chiesa in Brasile. La prossima GMG mostrerà una Chiesa viva, creativa, in parte proprio grazie ai giovani”. Al momento, la CNBB non si è sbilanciata sul possibile numero di partecipanti all’evento, ma ha comunque assicurato che, da parte dello Stato, c’è stata la massima disponibilità per accogliere la GMG nel Paese. Da sottolineare che questa è la seconda GMG ad essere ospitata da un Paese latinoamericano: nel 1987, infatti, toccò all’Argentina, precisamente a Buenos Aires. Certo, nel frattempo l’America Latina è cambiata, sottolineano i vescovi, ma nonostante i miglioramenti, la realtà registra ancora un aumento della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e della povertà in moltissimi altri. “La globalizzazione – ha aggiunto il presidente della CNBB – ha inoltre portato alla standardizzazione della cultura, con la conseguente perdita di una propria identità culturale”, soprattutto fra i giovani, sui quali, a detta di don Pinheiro, influiscono molto anche i mass media. Intanto, il prossimo 18 settembre, il Brasile accoglierà la Croce e l’Icona Mariana simboli delle GMG, voluti da Giovanni Paolo II rispettivamente nel 1984 e nel 2003. La Croce sarà ricevuta dall’arcidiocesi di San Paolo e da qui partirà per un pellegrinaggio nelle 274 diocesi del Paese, nell’arco dei due anni di preparazione all’evento. Per accogliere la Croce, l’arcidiocesi di San Paolo ha organizzato una Messa solenne, che avrà luogo alle 16.30 a Campo di Marte. La Croce della GMG resterà a San Paolo fino al 31 ottobre; la tappa successiva sarà Belo Horizonte, dove arriverà il 19 novembre per il pellegrinaggio nella Regione ecclesiastica Leste 2. L’ultima tappa della Croce prima di arrivare a Rio de Janeiro sarà la Valle do Paraíba, nel marzo del 2013.

SIR, Radio Vaticana

"GMG 2013, Rio de Janeiro aspetta il mondo a braccia aperte"