Nella parte medievale di Gaeta, antica sede arcivescovile sul golfo omonimo, in provincia di Latina, c’è la chiesa della Santissima Annunziata. La costruzione originaria risale al 1321. All’interno la cosiddetta “Grotta d’Oro”, la cappella dell’Immacolata, interamente ricoperta da pregevoli tele del Criscuolo in cornici dorate e con la volta ornata di rosoni in oro zecchino. Qui Pio IX si raccoglieva in preghiera durante il suo forzato soggiorno gaetano (1848-1850). Ed è qui che il Pontefice meditò il dogma dell’Immacolata Concezione che poi proclamò ufficialmente l’8 dicembre del 1854 con la bolla dogmatica "Ineffabilis Deus": “Dichiariamo, pronunciamo e definiamo: è rivelata da Dio, ed è quindi da credersi con fermezza e costanza da ogni fedele, la dottrina la quale insegna che la beatissima vergine Maria, nel primo istante del suo concepimento, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo salvatore del genere umano, fu preservata immune da ogni macchia di peccato originale”. La solenne definizione fu accolta con gioia dal mondo cattolico e, già allora, alcuni vollero vedere in essa un’implicita rivalutazione del ruolo della donna. Meno di quattro anni dopo, quasi a confermare la felice intuizione di Pio IX, la Vergine apparve a Lourdes dichiarandosi apertamente alla fanciulla che le chiedeva il nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Il monumento, che in piazza di Spagna a Roma con l’effigie della Vergine ricorda la proclamazione del dogma, fu voluto dallo stesso Pio IX e commissionato all’architetto Luigi Poletti. La colonna di marmo cipollino sui cui è posta la statua in bronzo della Madonna fu innalzata nel 1856, in data mariana, il 18 dicembre (allora festa liturgica dell’Aspettazione del Parto di Maria, poi tolta dal calendario con la riforma di san Pio X). Provvidenziale per l’operazione di innalzamento fu l’intervento dei pompieri in numero di 220. Da qui la tradizionale presenza dei vigili del fuoco alla cerimonia dell’omaggio floreale alla Vergine l’8 dicembre. L’inaugurazione dell’opera completata avvenne l’anno seguente, 1857, in una data ugualmente mariana, l’8 settembre, Natività di Maria. Pio IX benedisse il monumento in una Roma festante, anche perché molte istituzioni per solennizzare l’avvenimento promossero varie provvidenze in favore dei più bisognosi, dei detenuti, delle ragazze senza dote e, in genere, della popolazione. La festa dell’Immacolata Concezione si celebrava anteriormente alla definizione dogmatica di Pio IX. Nel 1472 papa Sisto IV estese alla liturgia dell’8 dicembre le stesse indulgenze accordate dai suoi predecessori per la festa del Corpus Domini. Clemente XI nel 1708 impose de praecepto la festa dell’Immacolata a tutta la Chiesa. Dal 1938, con l’approvazione di Pio XI, l’iniziativa dell’omaggio alla statua della Vergine in Piazza di Spagna, con l’intervento del cardinale vicario, del sindaco e di altre autorità dell’Urbe, fu presa ed è tuttora curata dalla Pontificia Accademia dell’Immacolata. Incominciò papa Pacelli, Pio XII, a inviare fiori alla statua della Madonna nella solennità dell’8 dicembre. Nella stessa data del 1958, a poco più di un mese dall’elezione, Giovanni XXIII si recò in Piazza di Spagna e depose ai piedi del monumento un cesto di rose bianche. Successivamente fece visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Una consuetudine che poi sarebbe stata continuata dai suoi successori.
SIR