Milano deve trovare entro il 31 marzo del prossimo anno almeno trecento mila posti letto per accogliere chi parteciperà al VII Incontro Mondiale delle Famiglie in programma dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Per questo il Comune e l'arcidiocesi lanciano da subito un appello ai milanesi e ai lombardi, già rivolto dal Papa nei giorni scorsi, affinché aprano le proprie case alle famiglie di pellegrini. A dare il buon esempio è il vice sindaco Maria Grazia Guida che ospiterà tre persone nella propria abitazione in zona Crescenzago: "Lanciamo un appello a tutte le famiglie, che siano credenti o meno, per mettere a disposizione degli spazi". A 200 giorni dall'evento la macchina organizzativa sta infatti già marciando a pieno ritmo con l'obiettivo di chiudere entro marzo le iscrizioni di chi ha bisogno di un letto. Per quanto rigurda infatti la sola giornata di domenica 3 giugno i numeri sono molto superiori: tra 800mila e 1 milione di persone attese a Bresso per la Messa che sarà celebrata dal Benedetto XVI sulla pista dell'aeroclub. Per questo gli organizzatori, guidati dal prefetto-commissario Gian Valerio Lombardi, si sono riuniti oggi in prefettura per iniziare a valutare tutti i problemi legati ai trasporti, alla sicurezza, alla pulizia dell'area e alla ristorazione. Il Comune farà la sua parte, ma intanto il problema più urgente è legato ai posti letto perché, come ha detto mons. Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie, il rischio è che si spenga l'entusiasmo se a fronte delle richieste dall'estero non ci sarà adeguata risposta dai milanesi. Quelle da accogliere, ha garantito, "saranno tutte famiglie con doppia certificazione, del loro parroco e nostra". Don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della carità, ha detto che "alcune famiglie hanno già detto di sì. La nostra scelta è quella della concretezza, andiamo avanti sapendo che questo è un momento importante e che la categoria dell'ospitalità non è di carattere assistenziale, ma culturale. Qui passano già ogni giorno persone di tutto il mondo, il senso del dialogo ci appartiene già, ma questo è un evento che laicamente può essere condiviso da tutti, credenti e non Milano si sta incamminando verso un modello di città globale e questa può essere grande esperienza", quasi "una prova generale" per l'Expo 2015 ha aggiunto De Scalzi. L'unica condizione posta dagli organizzatori, che hanno messo a disposizione gli indirizzi email accoglienza@familiy2012.com e ed.incontromondialefamiglie@comune.milano.it, è che la famiglia ospitante non disti più di un'ora dai luoghi dell'Incontro. Per questo sono state potenzialmente incluse quelle fuori dalla diocesi, come le bresciane o novaresi, ma escluse altre che abitano negli angoli della Chiesa ambrosiana più lontani dal capoluogo come Porlezza( Como) o Luino (Varese). Il Comune intanto ha confermato che la nuova linea 5 della metropolitana sarà aperta provvisoriamente per l'occasione e saranno potenziati i mezzi di superficie.
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