Il Papa è giunto in papamobile nella Plaza de la Revolucion de L'Avana, poco dopo le 8.30 (le 15.30 in Italia), per presiedere la sua Messa più importante a Cuba. Il luogo è stato usato molte volte da Fidel Castro per rivolgersi alle folle oceaniche nell'anniversario della Rivoluzione del 1959 che cade il 26 luglio. Sulla piazza si erge un monumento di oltre cento metri dedicato a José Martì, eroe dell'indipendenza di Cuba dalla Spagna, e vi si affaccia una gigantesca riproduzione stilizzate di Ernesto 'Che' Guevara con il suo motto 'Hasta la victoria siempre'. La piazza può contenere fino a 600mila persone e il Governo cubano ha sancito la chiusura degli uffici pubblici per favorire la partecipazione alla cerimonia. Benedetto XVI ha fatto un giro della piazza, salutando la folla di fedeli, mentre dagli altoparlanti risuonavano motti come 'Benedicto! Benedicto!'. Il Papa è poi sceso dalla papamobile per indossare i sacramenti liturgici sul retro del palco dell'altare. Il presidente cubano Raul Castro ha assistito in prima fila alla celebrazione, e al termine si è recato sul palco per salutare il Pontefice. La ;essa del Papa viene trasmessa in diretta sulla televisione pubblica cubana. Benedetto XVI appare affaticato ma sorridente. Una preghiera perchè "fra tutti i cubani regnino l'amore e il perdono, e la riconciliazione e la pace divengano realtà". L'ha chiesta a Benedetto XVI il card. Jaime Ortega, arcivescovo de L'Avana, nel'indirizzo di saluto pronunciato all'inizio della Santa Messa. "C'è - ha aggiunto - sete di benedizione negli sguardi e nelle acclamazioni dei nostri fratelli. Questo popolo riunito qui ora, e quanti sono a casa di fronte alla televisione, si aspettano da Lei, Santità, una parola che faccia discendere su ognuno di noi e su tutta la nostra nazione la benedizione di Dio". "Durante il recente pellegrinaggio nazionale della venerata immagine della Virgen de la Caridad che ha percorso le nostre strade e le nostre piazze, tutti - ha ricordato il cardinale cubano - hanno chiesto ai sacerdoti, ai vescovi e ai diaconi la benedizione: giovani, adulti, anziani, uomini e donne". Ortega ha ringraziato inoltre Benedetto XVI per la sua generosità nel guidare la Chiesa universale. "Il suo Pontificato - ha detto - è quello di un Papa che porta la tenerezza, la dolcezza e la misericordia di Dio a tutti e promuove la riconciliazione fra tutti. Beatissimo Padre, il nostro popolo la implora di includere nella sua preghiera questi doni dall'alto".
TMNews, Agi