Si conclude domani, con l’Udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI, la settimana di eventi celebrativi della Comunità Cattolica Shalom che, a 30 anni dalla fondazione, ha ricevuto venerdì scorso l’approvazione definitiva dei suoi statuti da parte del Pontificio Consiglio per i Laici. All’udienza con il Papa sono attesi oltre 1500 missionari Shalom provenienti dai diversi Paesi in cui è presente la comunità. Un popolo riunito per ricevere la benedizione del Santo Padre in vista della missione da compiere al servizio della chiesa universale. Nata nel cuore della Chiesa, ai piedi di Pietro, durante la visita di Giovanni Paolo II a Fortaleza, quando il fondatore Moyses Azevedo ebbe l’ispirazione di donare la sua vita per i giovani, oggi a distanza di oltre 30 anni, la Comunità Cattolica Shalom si ritrova ancora una volta ai piedi del suo Pastore, Benedetto XVI, per ricevere nuovamente l’abbraccio della Chiesa e la conferma del mandato missionario. L’offerta di un giovane 30 anni fa oggi diventa l’offerta di un popolo che ai Piedi di Pietro torna per donare la propria vita per la Chiesa, per i giovani per l’umanità intera. Una missione importante ribadita dal crd. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, durante la cerimonia di consegna degli statuti definitivi: “La Comunità Cattolica Shalom riceve dalla Chiesa, dopo un attento processo di discernimento, il sigillo prezioso del riconoscimento pontificio come associazione internazionale di fedeli di diritto privato e l’approvazione degli statuti in forma definitiva. Con questo atto la Chiesa vi dà come nuova comunità il sigillo definitivo di autenticità del vostro carisma, un atto di fiducia e di amore nei vostri confronti, e vi ringrazia per la vostra opera di evangelizzazione in questi 30 anni. La Chiesa vi ringrazia, vi incoraggia perché andiate ad annunciare il vangelo al mondo intero. La Chiesa ha bisogno di voi e conta su di voi”, ha concluso il card. Rylko. Una missione e un invito colto dalla Comunitá Cattolica Shalom, come confermano le parole del fondatore, Moyses Louro do Azevedo Filho: “Ai piedi di Cristo e del Successore di Pietro, oltre 30 anni fa, ho ricevuto una grazia i cui frutti erano a me sconosciuti. Da lì sarebbe nata due anni dopo, grazie all’offerta di vita di pochi giovani la Comunità Cattolica Shalom, oggi un popolo intero che serve la Chiesa. Conosciamo le grandi sfide del nostro tempo, ma il Signore ci ha chiamati a dare il nostro contributo in questo momento storico”. Questi giorni a Roma “sono giorni storici per noi. Negli anni ottanta, ai piedi di Pietro, ho potuto offrire la mia vita a Cristo in favore della Chiesa e dell’umanità. Oggi 30 anni dopo, sono qui, nel cuore della Chiesa, con lo stesso desiderio di rinnovare quella prima offerta di vita, non più solo, ma con tutto un popolo che il Signore ha generato. E con questo popolo, davanti a Cristo, ai piedi di Pietro, con la conferma della Chiesa, siamo tutti insieme inviati e con gioia vogliamo partire per annunciare a tutti i popoli della terra che Cristo è la vera Pace”. Tutta la Comunitá Cattolica Shalom concluderá la giornata di domani, e la settimana di festa, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura con la celebrazione eucaristica presieduta alle 17.30 dal card. Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".
Ufficio stampa Shalom