Si è concluso, sulla base di un accordo transattivo, il confronto fra i legali della Santa Sede e quelli del gruppo Benetton dopo la discussa iniziativa dell’azienda veneta che aveva utilizzato in modo volgare e offensivo un’immagine di Benedetto XVI per una campagna pubblicitaria lanciata nello scorso novembre. Ne dà notizia il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, sottolineando che il gruppo tessile ha diffuso una nota in cui ribadisce "il proprio dispiacere per aver così urtato la sensibilità di Sua Santità Benedetto XVI e dei credenti". La nota informa che l’azienda "ha garantito e mantenuto che tutte le immagini fotografiche della persona del Santo Padre sono state ritirate dal proprio circuito commerciale e si impegna a non compiere in futuro alcun ulteriore utilizzo dell’immagine del Santo Padre senza una previa autorizzazione della Santa Sede", assicurando inoltre che "porrà i suoi buoni uffici affinché cessi l’ulteriore utilizzazione dell’immagine da parte di terzi, su siti internet o in altre sedi". L’azienda, evidenzia Lombardi, ammette dunque ancora una volta pubblicamente di aver urtato la sensibilità dei credenti e riconosce che l’immagine del Papa va rispettata e può essere usata solo previa autorizzazione della Santa Sede. La quale, da parte sua, non ha preteso risarcimenti di natura economica, ma ha voluto ottenere il risarcimento morale del riconoscimento dell’abuso compiuto e affermare la sua volontà di difendere anche con mezzi legali l’immagine del Papa. Invece di un risarcimento economico è stato chiesto e ottenuto dal gruppo un atto di liberalità, limitato, ma effettivo, a favore di un’attività caritativa della Chiesa.
L'Osservatore Romano
Conclusa la vicenda fra Santa Sede e Gruppo Benetton per l’uso scorretto dell’immagine del Papa: nota di padre Lombardi