Un evento che avrà un milione di partecipanti, almeno la metà dei quali provenienti da fuori Milano, dall'Italia e da 153 nazioni di cinque continenti. Ma al di là dell’aspetto religioso, quello che il VII Incontro Mondiale delle Famiglie porterà alla città sarà anche un vorticoso giro di soldi. Secondo le stime 'prudenziali' del professore di politica economica dell’università Cattolica, Luigi Campiglio, il costo totale sostenuto finora per organizzare l'incontro è di oltre dieci milioni di euro. Ma l’indotto del Family 2012 sarà di almeno 56 milioni di euro. Secondo le stime delle Camere di commercio di Monza e Brianza, sarà di 58 milioni. Un business vorticoso per chi dovrà sfamare, dissetare, accogliere e intrattenere i pellegrini. Molti di loro saranno arrivati in Italia acquistando un 'kit' con buoni pasto e indirizzo di un luogo dove andare a dormire, il tutto per un costo di 540 euro. Molti altri verranno a loro spese, con un costo non inferiore a 620 euro per quattro notti e i pasti di cinque giornate. Bar, tavole calde, ristoranti, pensioni, b&b, alberghi e negozi di ogni genere e tipo, stanno già facendo i conti di quanto potranno guadagnare fra il 30 maggio e il 3 giugno, tenendo conto che in quei giorni ci sarà anche una 'Fiera della famiglia' con espositori commerciali che potranno fare affari, magari anche sul lungo periodo, grazie ai visitatori incontrati al raduno. Per coprire i costi degli eventi si sono fatti avanti sponsor istituzionali e non, che hanno coperto già almeno metà delle spese. L'altra metà arriva dalla vendita del merchandising, dai 'pacchetti turistici' venduti ai pellegrini e ai 6mila congressisti, oltre che dalle donazioni della Conferenza Episcopale italiana, oltre che della diocesi ambrosiana. Sono oltre 5mila i volontari che si sono messi a disposizione della Fondazione Family 2012 per aiutare i pellegrini in arrivo da tutto il mondo, rispondendo all'appello lanciato dalla Diocesi a novembre. Sono stati addestrati con tre mesi di corso di formazione e divisi in squadre coordinate da specialisti divisi per tipo di intervento (logistico, assistenziale, informatico, linguistico). A questi si aggiungono i volontari della Protezione civile e della Croce Rossa. Nessuno percepisce compenso, ma solo vitto e alloggio per la durata dell'evento. Fra i volontari si sono arruolati anche italiani di altre regioni, immigrati residenti a Milano (soprattutto filippini e sudamericani) e stranieri di nazioni europee e non. Per ospitare le folle di stranieri in arrivo da tutto il mondo sono 34mila i posti letto messi a disposizione da 11mila famiglie della diocesi ambrosiana e da quelle lombarde più vicine. Altri 13mila pellegrini saranno ospiti di parrocchie nelle loro strutture e negli oratori. La notte tra sabato e domenica, cioè tra la grande festa delle testimonianze e la messa del Papa, almeno 50mila persone potranno dormire in sacchi a pelo e nelle tende allestite al Parco Nord nei pressi dell'aeroporto di Bresso, dove si svolgerà il grosso degli eventi. Almeno 140mila saranno i milanesi che parteciperanno alle giornate di congresso teologico e alle manifestazioni religiose collegate. Un congresso teologico pastorale al centro congresso di Fiera Milano city, dal 30 maggio per tre giorni, in preparazione dello sbarco di Benedetto XVI a Linate, venerdì primo giugno alle 17.00. Al congresso si sono già iscritte 6.500 persone, oltre a 900 ragazzi che parteciperanno al congresso dei bambini, promosso perché questo è il raduno della famiglia nel suo complesso. Collegata sarà la Fiera della famiglia con oltre 100 espositori istituzionali, associativi e commerciali di tutto il mondo. Mostre ed eventi di natura culturale sono già in corso e dureranno fino a fine evento, in tutta la diocesi ambrosiana, per iniziativa di tutte le sigle del mondo cattolico e del terzo settore.
Zita Dazzi, La Repubblica