venerdì 8 giugno 2012

Una seconda squadra di 20 uomini della Guardia Svizzera Pontificia nell'Emilia terremotata. La Santa Sede ha già messo a disposizione 600mila euro

Una eccezione per portare solidarietà alle popolazioni dell’Emilia colpite dal sisma. A mobilitarsi questa volta è la Santa Sede: ben 20 uomini della Guardia Svizzera Pontificia, infatti, sono partite questa mattina all’alba dal Vaticano per raggiungere le zone colpite dal terremoto. Uno strappo alle rigide regole del corpo in servizio per la difesa di Benedetto XVI, che in totale conta 110 soldati. Sul posto dovranno svolgere compiti molto delicati, servono braccia esperte per la ricostruzione e non solo. E questa è la seconda azione che il Vaticano mette in atto per aiutare l’Emilia. Nelle settimane scorse, infatti, il Papa ha già inviato 600.000 euro per i terremotati. Durante la visita di Benedetto XVI a Milano, 20 guardie svizzere erano già state nelle zone colpite e questa mattina è scattata la seconda missione dei soldati in divisa rinascimentale guidati dal Comandante Daniel Rudolf Anrig. Le mansioni che principalmente gli uomini svolgeranno sul posto riguardano la sicurezza, soprattutto negli ospedali di Carpi e Mirandola e ovviamente, se necessario, svolgeranno anche lavori manuali. Le 20 guardie, che hanno deciso di partire per l’Emilia autofinanziandosi, senza insomma attingere alle casse del corpo pontificio, dormiranno in tende da campeggio e rimarranno lì fino a domenica sera. Poi, nel prossimo fine settimana, arriverà una terza squadra di giovani guardie.

Julie news.it