Partecipazione ai
sacramenti, preghiera, attività caritativa,
letture bibliche e di testi conciliari:
in poche parole, atti e gesti
concreti per dare testimonianza nel
mondo del proprio credo. È questo
il “decalogo” che i vescovi degli
Stati Uniti propongono alle loro comunità
in vista dell’apertura, l’11 ottobre,
dell’Anno della fede.
L’iniziativa del Papa, sottolinea
il vescovo di Green Bay, David Laurin
Ricken, presidente del Committee
on Evangelization and Catechesis
(organismo della Conferenza Episcopale), offre un’opportunità unica
"per rinnovare la fede e promuovere
l’evangelizzazione". Lo scopo è
quello "di favorire l’incontro personale
con Gesù, che si verifica immediatamente
nell’Eucarestia". Da qui
il primo degli impegni indicati dal
vescovo David Laurin Ricken: la
partecipazione regolare alla celebrazione
eucaristica.
Come per la Messa, ugualmente, i
fedeli sono invitati a richiedere assiduamente
il sacramento della penitenza
o della riconciliazione. Questo
sacramento, è spiegato, "esorta le
persone a rivolgersi a Dio" e attraverso
"il perdono delle ferite del
passato fornisce anche la forza per
affrontare il futuro".
La nota dell’Episcopato prosegue
"suggerendo" una serie di letture. In
particolare è la lettura giornaliera
della Bibbia a rappresentare "un
dovere" per la crescita spirituale di
ogni persona. "Apprendere della vita
dei Santi" è poi un altro punto
centrale: essi sono "esempi senza
tempo di come vivere una vita cristiana
e forniscono speranza infinita
". I Santi offrono, inoltre, esempi
di come "una persona può servire
Dio, attraverso l’insegnamento, il lavoro
missionario, la carità, la preghiera
e cercando semplicemente di
piacere a Dio nelle azioni ordinarie
e nelle decisioni della vita quotidiana". A seguire vi è la lettura dei documenti
del Concilio Vaticano II:
"Per proseguire il rinnovamento i
cattolici devono capire che cosa ha
insegnato il concilio e come si arricchisce
la vita dei credenti".
A queste letture si aggiunge lo
studio del Catechismo della Chiesa
Cattolica e dello United States Catholic
Catechism for Adults. Il catechismo
cattolico per gli adulti è un
adattamento del Catechismo della
Chiesa Cattolica promulgato da Giovanni
Paolo II. Il Catechismo per gli
adulti, la cui preparazione ha richiesto
sei anni, è stato autorizzato dai
vescovi statunitensi nel giugno 2000
come progetto del comitato incaricato
dalla Conferenza Episcopale di
sovrintendere l’uso del Catechismo
nel Paese.
L’Episcopato esorta, in occasione
dell’Anno della fede, a dare testimonianza
anche offrendo “azioni” che
vadano oltre la riflessione. Ad esempio,
si indica come valido atteggiamento
la partecipazione alla vita
della comunità parrocchiale. A tale
riguardo sono "«benvenuti i volontari
nelle parrocchie" che possono
partecipare nelle comunità come catechisti,
lettori e in altri ruoli offrendo
un personale contributo alla crescita
delle comunità. Il volontariato
deve passare anche nell’esplicazione
delle attività caritative, che significa, si ricorda, "incontrarsi personalmente
con Cristo nei poveri, negli
emarginati e nei vulnerabili".
La profonda partecipazione
all’Anno della fede richiede ancora
un altro esempio di cambiamento a
livello personale e questo, affermano
i vescovi, può passare attraverso
l’avvicinamento o il favorire il ritorno
alla fede di un’altra persona:
"Un invito alla Messa può fare la
differenza per qualcuno che si è allontanato
dalla fede o si sente lontano
dalla Chiesa".
Il decalogo si conclude con l’indicazione
di "incorporare le beatitudini
nella vita quotidiana". Le beatitudini
"forniscono un modello ricco
per la vita cristiana e la loro saggezza
può aiutare tutti a essere più
umili, pazienti, giusti, sinceri e ad
amare e perdonare".
Sempre in occasione dell’Anno
della fede, i vescovi hanno promosso
un pellegrinaggio "per la vita e
la libertà" che si terrà il 14 ottobre
presso il Santuario dell’Immacolata
Concezione situato nella capitale
Washington.
L'Osservatore Romano
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