La scelta del successore di Rowan Williams (nella foto con Benedetto XVI), alla guida della “Chiesa di Inghilterra” e della Comunione anglicana, avrà un impatto sul dialogo ecumenico con i cattolici che non sarà determinante perché i rapporti tra le due Chiese sono ben avviati da tempo. A dirlo all'agenzia SIR è padre Robert Byrne, portavoce per l’ecumenismo della Conferenza eEiscopale cattolica di Inghilterra e Galles. “È importante, dal punto di vista dei rapporti con la Chiesa Cattolica, chi verrà scelto come successore di Rowan Williams, perché potrebbe avere molta simpatia per l’obiettivo dell’unità tra le due Chiese, ma il dialogo è così ben stabilito che chiunque verrà al posto di Williams dovrà sostenerlo”. “Rowan Williams - aggiunge padre Byrne - davvero credeva che l’unità con la Chiesa cattolica fosse la strada del futuro ma chiunque venga al suo posto continuerà il dialogo e non lo interromperà”. “Tutti i nomi che vengono fatti dalla stampa, come possibili successori di Williams, sembrano aperti nei confronti della Chiesa cattolica, ma non sono in grado di dire chi lavorerebbe con più impegno per il dialogo ecumenico. È difficile dirlo prima di avere una scelta ufficiale”, dice ancora padre Byrne. Il portavoce per l’ecumenismo della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles pensa che il compromesso trovato dai vescovi anglicani sull’ordinazione delle donne vescovo, ovvero la possibilità, concessa ai fedeli che si oppongono ai vescovi rosa, di chiedere di essere seguiti da un vescovo uomo, verrà approvato al prossimo sinodo di novembre della “Chiesa di Inghilterra”. “Penso che il nuovo compromesso otterrà la maggioranza necessaria per essere approvato. È meno favorevole agli anglocattolici, vicini alla Chiesa cattolica, ma più favorevole alle donne rispetto al precedente”. “Non penso che molti anglicani contrari all’ordinazione delle donne passeranno alla Chiesa Cattolica. Alcuni potrebbero farlo, ma non molti”, dice ancora padre Byrne. Secondo il portavoce per l’ecumenismo della Conferenza episcopale con 80 sacerdoti e 1.500 fedeli, l’Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham, avviato nel 2011, grazie alla Costituzione Apostolica del Papa "Anglicanorum coetibus", pensata per anglicani che vogliono diventare cattolici senza rinunciare alla loro liturgia, avrebbe accolto quasi tutti gli anglicani che vogliono diventare cattolici.
SIR
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