Anche nei saluti in varie lingue dopo la recita dell'Angelus, il Pontefice ha rinnovato a più riprese l’invito a pregare in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Domandiamo a Dio – ha affermato in francese – il dono dell’unità per la quale Gesù stesso ha pregato. Concretamente impegniamoci ad amare l’un l’altro in modo che il mondo creda. Che il Signore ci ottenga, specialmente in questo Anno della Fede, la conversione del cuore e dello spirito affinché la comunione tra tutti i battezzati diventi effettiva”. In inglese ha esortato: “Uniamo le nostre preghiere a quelle dei nostri fratelli e sorelle di tutte le Chiese e comunità, per lavorare sempre di più insieme per l’unità visibile in Gesù Cristo”. In polacco, il Santo Padre ha dichiarato: “La nostra risposta sia la preghiera, il sincero dialogo ecumenico, la ricerca della verità, i gesti di reciproca intesa e di riconciliazione. Lo Spirito Santo ci unisca nella comune professione della fede e faccia che ‘tutti siamo una cosa sola’”. “Benedico di cuore le vostre aspirazioni ecumeniche”, ha concluso.
SIR
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