lunedì 27 aprile 2009
Da domani nelle librerie "L'elogio della coscienza", una raccolta di discorsi e interventi di Joseph Ratzinger sulla verità interiore
Stato e religione non possono né devono identificarsi, ma senza l'apporto dei valori e dell'etica che offre la fede, e in particolare quella cristiana, una società e uno Stato "non possono elementarmente consistere", e anzi rischiano, se la "verità viene manipolata, di diventare un'efficiente associazione a delinquere", così come già ammoniva Sant'Agostino. Sono le riflessioni di Joseph Ratzinger, contenute nel libro "L'elogio della coscienza" che esce domani in Italia edito da Cantagalli, mentre le versioni estere saranno curate dalla Libreria Editrice Vaticana. Si tratta di discorsi, interventi, lezioni universitarie pronunciate tra il 1991 e il 2000 ed ora rielaborate per argomenti e unificate in un testo unico, rivisto negli ultimi due anni e a cui Benedetto XVI ha dato il definitivo assenso due mesi fa. Centosettantacinque pagine, di cui alcune pagine pubblicate ieri da due quotidiani italiani. In primo piano i temi della vita e della morte, della procreazione, della pietà verso i bambini non nati, i malati terminali. Un capitolo dedicato interamente al rapporto tra Stato e religione.