Benedetto XVI è arrivato a Praga da dove ha iniziato un viaggio apostolico di tre giorni nella Repubblica Ceca. L'airbus A320 è partito questa mattina da Ciampino intorno alle 9.40. All'aeroporto internazionale di Praga, invece, Benedetto XVI è accolto dal presidente Vaclav Klaus.
Un appello ''a tutti i cittadini della Repubblica, perchè riscoprano le tradizioni cristiane che hanno plasmato la loro cultura'' e una esortazione alla ''comunità cristiana a continuare a far sentire la propria voce mentre la nazione deve affrontare le sfide del nuovo millennio'': è questo il messaggio che Benedetto XVI ha voluto portare alla Repubblica Ceca, nel discorso pronunciato all'aeroporto di Praga durante la cerimonia di benvenuto. Ai piedi della scaletta dell'aereo sono stati offerti al Pontefice dei doni simbolici del Paese, pane sale e un vaso di terra, da una coppia in abiti tradizionali. Questi doni, ha commentato Papa Ratzinger, ricordano ''quanto profondamente la cultura ceca sia permeata dal cristianesimo, dal momento che questi elementi del pane e del sale hanno un particolare significato tra le immagini del Nuovo Testamento''. ''Se l'intera cultura europea è stata profondamente plasmata dall'eredità cristiana - ha aggiunto -, ciò è vero in modo particolare nelle terre ceche, poichè, grazie all'azione missionaria dei Santi Cirillo e Metodio nel nono secolo, l'antica lingua slava fu per la prima volta messa in iscritto''.
Non a caso, questi due ''apostoli dei popoli slavi e fondatori della loro cultura'', sono ''a ragione venerati come Patroni d'Europa. E' poi degno di menzione il fatto che questi due grandi santi della tradizione bizantina incontrarono qui missionari provenienti dall'Occidente latino''. Per il Papa, ''la verità del Vangelo è indispensabile per una società prospera, poichè apre alla speranza e ci rende capaci di scoprire la nostra inalienabile dignità di figli di Dio''. ''Signor Presidente - ha concluso -, sono a conoscenza del Suo desiderio di vedere riconosciuto alla religione un ruolo maggiore nelle questioni del Paese. La bandiera presidenziale che sventola sul Castello di Praga ha come motto 'La Verità vince': è il mio più fermo auspicio che la luce della verità continui a guidare questa nazione, tanto benedetta nel corso della sua storia dalla testimonianza di grandi santi e martiri''. Benedetto XVI ha voluto ricordare ''in questa età della scienza'', l'esempio di Johann Gregor Mendel, l'abate agostiniano della Moravia ''le cui ricerche pionieristiche gettarono le fondamenta della moderna genetica''. ''Non sarebbe stato certo indirizzato a lui il rimprovero del suo patrono, Sant'Agostino, il quale lamentava che molti fossero 'più portati ad ammirare i fatti che a cercarne le cause'''. ''Il progresso autentico dell'umanità - ha commentato - è servito al meglio proprio da una tale convergenza tra sapienza della fede ed intuito della ragione. Possa il Popolo ceco godere sempre i benefici che provengono da questa felice sintesi''.
''Nei prossimi mesi - ha detto ancora il Papa - si ricorderà il ventesimo anniversario della 'Rivoluzione di Velluto', che felicemente pose fine in modo pacifico ad un'epoca particolarmente dura per questo Paese, un'epoca in cui la circolazione di idee e di movimenti culturali era rigidamente controllata. Mi unisco a voi e ai vostri vicini nel rendere grazie per la vostra liberazione da quei regimi oppressivi''. ''Se il crollo del muro di Berlino ha segnato uno spartiacque nella storia mondiale - ha proseguito -, ciò è ancora più vero per i Paesi dell'Europa Centrale e Orientale, rendendoli capaci di assumere quel posto che spetta loro nel consesso delle Nazioni, in qualità di attori sovrani''. ''Non si deve tuttavia sottovalutare - ha aggiunto - il costo di quarant'anni di repressione politica. Una particolare tragedia per questa terra è stato il tentativo spietato da parte del Governo di quel tempo di mettere a tacere la voce della Chiesa''. Papa Ratzinger ha ricordato le figure dell'arcivescovo di Praga, card. Josef Beran, e del suo successore, card. Frantisek Tomàsek, personaggi rimasti nella storia della nazionale per ''la loro indomita testimonianza cristiana di fronte alla persecuzione''. ''Essi - ha concluso -, ed altri innumerevoli coraggiosi sacerdoti, religiosi e laici, uomini e donne, hanno mantenuto viva la fiamma della fede in questo Paese''.
Apcom, Asca
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI NELLA REPUBBLICA CECA (26-28 SETTEMBRE 2009) (II) - il testo integrale del discorso del Papa