Apcom, Agi
sabato 26 settembre 2009
La visita di cortesia del Papa al presidente Klaus. Incontro tra il card. Bertone e il premier Fisher, al centro il Concordato tra Chiesa e Stato
Incontro di Benedetto XVI con il presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus nel Palazzo Presidenziale di Praga nel primo giorno del viaggio apostolico nell'ex Paese sovietico. Il Papa è stato accolto all'ingresso d'onore dal capo di Gabinetto del presidente e dal capo del corpo di guardia che lo scortano alla sala del Trono, al primo piano del complesso monumentale del Castello, per apporre la sua firma sul Libro d'oro del palazzo. Nella sala, ad accogliere Benedetto XVI c'erano il presidente Klaus e la moglie, prima dell'incontro privato nella sala Augsburg. Contemporaneamente, in un'altra sala del palazzo si è svolto l'incontro del segretario di stato card. Tarcisio Bertone con il primo ministro Jan Fisher. E' durato 15 minuti il colloquio privato fra il Papa e il presidente Klaus, presente anche la moglie Livia Klausova. Successivamente, nella sala degli Specchi e il capo di Stato ha presentato la figlia con due bambini. Klaus ha regalato al Pontefice una coppa in cristallo della Boemia con due candelieri di cristallo e uno sgabello per pianoforte. Al di là dell'accoglienza cordiale che il presidente Vaclav Klaus ha riservato al Papa nei colloqui paralleli tra il Pontefice e il Capo di Stato e tra il card. Bertone e il premier Fischer, sono emersi anche i nodi problematici relativi ai rappoerti tra Stato e Chiesa Cattolica nella Repubblica Ceca. "Abbiamo convenuto - ha spiegato Fisher ai giornalisti dopo l'incontro con Bertone - che per affrontare questo problema occorre aspettare al rilancio economico". "Il Concordato non ratificato tra la Santa sede e la Repubblica Ceca, tuttavia - ha aggiunto il premier - non rappresenta un ostacolo nei rapporti bilaterali e nella comunicazione tra entrambe le parti". Prima dell'incontro con le autorità e con il corpo diplomatico Benedetto XVI ha salutato il premier, i presidenti di Camera e Senato, e l'ex dissidente, autore della rivoluzione di velluto, Vaclav Havel.