“La comunione affettiva ed effettiva delle Chiese particolari con la Chiesa universale trova nell’azione dei Nunzi apostolici uno snodo insostituibile e particolarmente importante nella realtà del continente africano”: lo ha detto stamane in Vaticano, nel corso dell’ottava Congregazione generale del Sinodo dei vescovi per l’Africa, il card. Tarcisio Bertone (nella foto con Benedetto XVI), segretario di stato. “Si tratta – ha proseguito – di una fitta rete di presenze che non è finalizzata soltanto a promuovere e sostenere i rapporti fra la Santa Sede e le autorità statali, bensì intende prima di tutto ‘rendere sempre più saldi ed efficaci i vincoli di comunione fra la Sede apostolica e le singole Chiese particolari’”. Su 53 paesi africani, 50 hanno relazioni diplomatiche con la Santa Sede, oltre all’Unione Africana con sede ad Adis Abeba e all’Organizzazione degli Stati Arabi, con sede al Cairo. Bertone ha sottolineato che i Nunzi “danno voce al Santo Padre nella difesa della dignità della persona e dei suoi diritti fondamentali, così come, in collaborazione con gli Espiscopati, si adoperano in difesa della libertà religiosa e della promozione di un dialogo autentico, sia con le altre Chiese o comunità ecclesiali, che con gli appartenenti ad altre religioni”.