Zenit, Apcom
martedì 25 maggio 2010
L'arcivescovo cattolico di Leopoli invita il Papa a recarsi in Ucraina nel 2012 per i 600 anni del trasferimento della sede primaziale nella città
Papa Benedetto XVI ha ricevuto l'invito a recarsi in Ucraina nel 2012, anche se non ci sono ancora dati ufficiali, secondo quanto hanno reso noto fonti della Chiesa Cattolica nel Paese. L'annuncio è stato dato da mons. Mieczyslaw Mokrzycki, arcivescovo cattolico di Leopoli (foto), in una riunione della Conferenza dei vescovi cattolici dell'Ucraina. Il motivo dell'invito è la celebrazione del 600° anniversario del trasferimento della sede primaziale da Galich a Leopoli, che prevedono eventi sia a Kiev che nella città dell'Ucraina occidentale. Mons. Mokrzycki, che ha lavorato nella segreteria particolare di Giovanni Paolo II dal 1996 al 2005, e dello stesso Benedetto XVI dal 2005 al 2007, ha spiegato che devono essere ancora analizzate le possibili date del viaggio perché ci possa essere una conferma ufficiale da parte della Santa Sede. Si tratterebbe del secondo viaggio di un Papa in questo Paese dalla sua indipendenza, dopo quella di Giovanni Paolo II nel 2001. Il viaggio avrebbe un'importanza decisiva per la promozione del dialogo con la Chiesa ortodossa,maggioritaria nel Paese, una delle priorità di questo pontificato. L'Ucraina è un punto nevralgico per i rapporti tra Chiesa Cattolica e Chiesa Ortodossa russa. Kiev è considerata la culla storica del cristianesimo 'panrusso', Russia, Ucraina e Bielorussia, e il patriarcato di Mosca definisce la questione degli 'uniati' ucraini come il principale ostacolo che permane nella prospettiva di un incontro tra il Papa e il Patriarca moscovita. Ai vertici della Chiesa russa non è piaciuto affatto il trasferimento, nel 2003, della sede dell'arcivescovo maggiore della Chiesa Cattolica di rito greco da Leopoli a Kiev, una mossa vista come un'autopromozione a Patriarcato cattolico. Inoltre, dopo anni con lo sguardo volto verso Occidente, il nuovo presidente Viktor Yanukovich sta imprimendo una netta svolta filo-russa alla politica ucraina. Un elemento in più, per la Chiesa Cattolica in Ucraina, per auspicare un prossimo incontro 'diretto' in patria con il Pontefice romano.