“Benedetto XVI, nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2012, si rivolge a tutti i giovani perché nelle loro mani è il nostro oggi e il nostro domani. Chiede una movida notturna inedita, diversa, che non sprechi il vigore giovanile nel passare da un locale ad un altro, da un’anonima folla che si agita dimenandosi ad un’altra folla che fagocita le ore e porta al mattino sfatti, senza energie”. È quanto scrive Cristiana Dobner, carmelitana scalza, in una nota per l'agenzia SIR a commento del Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace 2012, dal titolo “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”. “Per Benedetto XVI – osserva Dobner – l’educazione non è questione di libri, di cattedre, di galatei, è questione di un nucleo vitale che passa da una mano all’altra e la rende incandescente, pronta ad allungarsi e aprirsi, consegnando il tesoro ricevuto: la gioia di vivere. L’educazione è progetto di testimoni vivi, di sentinelle che vibrano e captano, che sanno creare quel contatto fra persona e persona che si muove e diventa anello della movida vera, quella sobria e non futilmente distruttiva”. Per Dobner, “fiducia reciproca, capacità di tessere un dialogo costruttivo, carità reciproca, compassione nei confronti dei più deboli, disponibilità al sacrificio”: sono queste le caratteristiche della “movida giovanile 2012 della sentinella Benedetto”.
SIR
Una "movida" esigente: un Papa che trasmette ai giovani la gioia di vivere