Benedetto XVI ha deciso di non prendere nessuna decisione fino a dopo Pasqua per quanto riguarda il “cambio” alla Congregazione più delicata ed importante, Dottrina della Fede. L’attuale titolare, lo statunitense William Levada, ha da tempo offerto al Papa la sua disponibilità, e gli ha espresso il desiderio di essere sostituito. Nelle settimane passate Benedetto XVI ha ricevuto quello che sembrava un candidato più che probabile, mons. Gerhard Müller, vescovo di Ratisbona. Benedetto XVI non gli ha promesso nulla; gli ha detto però che fino a Pasqua non ci sarebbe stata nessuna decisione sul futuro di Dottrina della Fede. Si sa che a mons. Müller non dispiacerebbe essere scelto per questo incarico tanto che, a quanto sembra, l’ipotesi di farlo venire a Roma affidandogli la Biblioteca, il cui titolare card. Farina, potrebbe prima o poi rinunciare l’ha lasciato piuttosto freddo. Non è escluso però che mons. Müller possa essere nominato a Mainz, alla sede che è attualmente del card. Lehmann, e raggiungere così la dignità cardinalizia. Lehmann ha compiuto 76 anni, e ha rinunciato alla presidenza della Conferenza Episcopale tedesca per problemi di salute. Ma a quanto sembra, Benedetto XVI sta cercando un anglofono per guidare la Congregazione per la Dottrina della Fede, perché pensa, fra l’altro, che il mondo occidentale in generale, e gli Stati Uniti in particolare siano il luogo sociale e culturale in cui sono più forti e pressanti le sfide alla dottrina della Chiesa e alla fede cristiana.
Marco Tosatti, San Pietro e dintorni