Il Papa raccontato da suo fratello Georg: è questo il contenuto del libro-intervista di mons. Georg Ratzinger, che uscirà negli Stati Uniti il primo marzo con la Ignatius Press intitolato "My Brother the Pope" (Mio fratello il Papa). Sono ricordi personali, piccoli particolari di vita quotidiana, aspetti della biografia meno conosciuti della vita di Benedetto XVI. Fra l’altro si apprende che la sera Georg e Joseph, per rilassarsi, spesso guardavano in tv la serie del commissario Rex, "perchè ci piacciono i cani". Questo come altri particolari sono stati diffusi dall’agenzia cattolica americana Catholic News Service. Si apprende, per esempio, su un piano più serio, che il padre considerava Hitler “l'anticristo”. Raccontando infatti l’ascesa di Hitler al potere nel 1930 in Germania, mons. Ratzinger dice che il loro padre, considerava il dittatore come "Anticristo" e per questo si rifiutò di aderire al partito nazista. "Ma per non mettere la nostra famiglia completamente a rischio - spiega - consigliò la mamma di aderire all’organizzazione delle donne”. Altri aneddoti vengono alla luce: “Quando un cardinale ha visitato la piccola città dove vivevamo, nel 1931, arrivando in una limousine nera, Joseph, che aveva solo quattro anni, esclamò: 'Un giorno sarò cardinale!'". Segni, ironici, del destino. Tuttavia, mons. Ratzinger spiega anche che suo fratello non è mai stato ambizioso, e gli onori esterni gli sono stati "sempre sgraditi". Il libro, di 256 pagine, racconta soprattutto gli anni vissuti da Georg insieme a Joseph Ratzinger, e in particolare, si sofferma nella descrizione dello stretto rapporto umano e religioso che intercorre tra loro da quando erano adolescenti. Mons. Georg Ratzinger risponde a decine di domande del giornalista e storico tedesco, Michael Hesemann, che ha lavorato con lui molte ore. Georg Ratzinger sottolinea diversi momenti della sua vita vissuti insieme al futuro Papa e spiega a lungo le loro sensazioni il giorno in cui, il 29 giugno 1951, furono ordinati sacerdoti insieme. D’allora, racconta, hanno passato insieme sempre una buona parte delle vacanze; e sono stati sempre giorni in cui hanno parlato molto, non solo per fare bilanci ma anche per guardare in avanti. Questo rapporto stretto con suo "fratello Papa" non è mai venuto meno e anche adesso, racconta mons. Georg Ratzinger, si sentono al telefono quasi tutti i giorni. Il Papa, inoltre, è un gran lavoratore: "Si puo concentrare magnificamente durante tutta la giornata e lavora molto velocemente e efficientemente", ma non lavora di notte. Infine, Georg Ratzinger rivela che il fratello non è rimasto indifferenze alle critiche che gli sono piovute addosso sia da Papa che da cardinale. "E' molto sensibile, ma sa anche da quali angoli vengono questi attacchi, e le loro ragioni, cosa c'è di solito dietro". Per questo, "li supera più facilmente". Nella lunga conversazione con Hesemann mons. Ratzinger racconta molti particolari dell’infanzia e della giovinezza del Papa e illustra come e quando è nato nel futuro Papa Benedetto XVI l’amore per Cristo e per la sua Chiesa.
Adnkronos, TMNews
Il Papa raccontato dal fratello: in tv guarda Il commissario Rex