La scelta di Filadelfia, in Pennsylvania, per l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie nel 2015 ha in parte sorpreso per la dimensione della città e per lo scandalo della pedofilia. “Tre mesi fa circa ho ricevuto una lettera del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che ci chiedeva se Filadelfia fosse stata interessata a diventare sede del prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie. Sono tempi difficili per la nostra diocesi, anche dal punto di vista finanziario. Di conseguenza ero un po’ preoccupato”. A raccontarlo, in un’intervista su www.family2012.com, mons. Charles Chaput (nella foto con Benedetto XVI), arcivescovo di Filadelfia. Nella risposta, il presule ha fatto presente i “problemi, sia finanziari che logistici, dal momento che si tratta di gestire un evento con centinaia di migliaia di persone… Sei settimane fa, ci hanno scritto nuovamente da Roma, dicendo che erano pervenute le risposte delle altre diocesi candidate. La lettera spiegava che le difficoltà finanziarie e gestionali erano perfettamente comprensibili, ma che, ciononostante, il Papa in persona aveva deciso di puntare su Filadelfia”. Per l’arcivescovo, “questo pronunciamento di Benedetto XVI” è “una decisione dello Spirito Santo e, perciò, sono ben contento di preparare un evento che, pur in tempi difficili, sarà di pace, gioia e amore”.
SIR
"Il Papa ha scelto Filadelfia, nonostante tutto"