Il ministero degli Esteri israeliano ha diffuso una netta smentita dell’editoriale pubblicato nei giorni scorsi dal popolare giornale israeliano Yediot Aharonot scritto dal corrispondente romano Menachem Gantz nel quale la nomina dell’arcivescovo Giuseppe Lazzarotto (foto) a nunzio apostolico in Israele veniva definita come “imbarazzante e umiliante per Israele”, uno “schiaffo in faccia a Tel Aviv” che metterebbe in evidenza “i rapporti tesi tra lo stato ebraico e la Santa Sede”. “Lazzorotto – ha scritto Gantz – era legato allo scandalo di preti pedofili che scosse la Chiesa Cattolica in Irlanda nel 2005”. Il portavoce del ministro degli estri Paul Hirschson ha dichiarato a Vatican Insider: “Lo Stato di Israele e la Santa Sede hanno buoni rapporti fondati sulla fiducia reciproca. Israele ha approvato la nomina di Lazzarotto. Desideriamo fare i nostri migliori auguri al nuovo nunzio. Le relazioni fra i due stati non destano alcuna preoccupazione". Il rabbino David Rosen, direttore internazionale a Gerusalemme dell’American Jewish Commitee (AJC) ha affermato: “L’arcivescovo Lazzarotto è molto rispettato nella Segreteria di Stato vaticana e la sua nomina non è certamente un arretramento, e comunque non ha alcun senso parlare di schiaffo in faccia ad Israele. In ogni caso – conclude – le relazioni diplomatiche sono eccellenti”. Per quanto riguarda le accuse nei confronti di Lazzarotto per la scandalo pedofilia in Irlanda, Rosen ha osservato che “su di lui non ci sono accuse che lo riguardino personalmente”
Lisa Palmieri-Billig, Vatican Insider