“Circa l’80% dei 350 milioni di arabi musulmani africani vive nei paesi dell’Africa settentrionale”: lo ha ricordato mons. Maroun Elias Lahham, vescovo di Tunisi, il cui intervento si è concentrato proprio sui rapporti tra cristiani e seguaci dell’Islam nel continente “nero”. “I rapporti islamo-cristiani in Africa del nord – ha detto – sono diversi da quelli dell’Europa, dell’Africa subsahariana e anche dei paesi arabi del Medio oriente. La specificità delle relazioni islamo-cristiane nelle Chiese dell’Africa settentrionale può arricchire le esperienze di dialogo vissute altrove, in Europa e nell’Africa subsahariana”. Secondo mons. Lahham “la Chiesa che vive in tali paesi al 100% musulmani gode di un margine abbastanza ampio di libertà nell’esercizio del culto cristiano, come per esempio in Tunisia”. Tra l’altro ha notato che “si tratta di una Chiesa che vive in paesi musulmani in cui sta nascendo un movimento di pensiero critico nei confronti dell’Islam integralista e fanatico”. Il vescovo ha quindi proposto che “il Sinodo per il Medio Oriente previsto per l’ottobre 2010 comprenda anche le diocesi dell’Africa del nord, soprattutto per quanto riguarda le minoranze cristiane e i rapporti e il dialogo con l’Islam”.
SIR