Asca, Apcom
venerdì 19 novembre 2010
Giornata di riflessione e studio del Collegio cardinalizio. Levada: una Lettera alle Conferenze Episcopali sulle linee guida contro gli abusi sessuali
Si è parlato anche di pedofilia alla riunione ''di riflessione e di preghiera'' dei cardinali convocata da Papa Benedetto XVI alla vigilia del Concistoro di domani. E' in ''preparazione'' una ''Lettera circolare'' della Congregazione per la Dottrina della Fede indirizzata alle Conferenze episcopali ''sulle linee guida da offrire per un programma coordinato ed efficace'' per affrontare la crisi della pedofilia nella Chiesa. Ad illustrare a che punto è la preparazione della lettera è stato oggi pomeriggio il prefetto dell'ex-Sant'Uffizio, card.William Levada, nella relazione sulla situazione degli abusi sessuali tenuta questo pomeriggio. Levada, riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana ''ha offerto un aggiornamento circa la legislazione canonica riguardante il delitto di abuso sessuale sui minori, e ha quindi svolto alcune osservazioni circa la più ampia responsabilità dei vescovi per la tutela dei fedeli loro affidati. In ciò si è ispirato alle parole del Santo Padre, al suo esempio di ascolto e di accoglienza per le vittime, e ha parlato della collaborazione con le autorità civili e della necessità di un efficace impegno di protezione dei bambini e dei giovani e di un'attenta selezione e formazione dei futuri sacerdoti e religiosi''. Durante il dibattito pomeridiano tra i cardinali, a cui sono intervenuti 12 porporati, è stato ''suggerito, tra l'altro, di incoraggiare le Conferenze Episcopali a sviluppare piani efficaci, tempestivi, articolati, completi e decisi di protezione dei minori, che tengano conto dei molteplici aspetti del problema e delle necessarie linee di intervento, sia per il ristabilimento della giustizia, sia per l'assistenza delle vittime, sia per la prevenzione e la formazione, anche nei Paesi dove il problema non si è manifestato in modo drammatico come in altri''. Nel corso del dibattito che ha concluso la giornata di riflessione con il Papa, si è poi deciso di "manifestare la solidarietà del Collegio cardinalizio - unito con il Santo Padre - con i popoli dell'Iraq e di Haiti, oggi particolarmente provati, e di avviare una iniziativa concreta di raccolta di offerte caritative da inviare tramite Cor Unum". La sessione si è conclusa poco dopo le 19, con brevi parole di ringraziamento di Benedetto XVI e con la preghiera dell'Angelus. Alcuni porporati, ha riferito ai giornalisti l'arcivescovo di Parigi, card. Andrè Vingt-Trois, sono intervenuti ''per portare l'attenzione sul fatto che nel grande dibattito che c'è stato nell'anno passato siamo stati concentrati sopratutto sui paesi occidentali'' mentre ''nessuno si interessa a quel che accade nel resto del mondo''. Ma il resto del mondo, ha aggiunto il card.Vingt-Trois ''è più grande dei Paesi occidentali'', ed è stata ''evocata l'idea che forse si potrebbe consultare le Conferenze Episcopali degli altri Paesi per sapere cosa accade da loro''. Quella del card. Levada, ha spiegato ancora l'arcivescovo di Parigi, ''è stata una comunicazione, soprattutto un chiarimento per aiutarci a mettere bene in chiaro le diverse tappe compiute e le decisioni prese nei mesi passati sul modo di trattare il caso''. Secondo il card. Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, dalla riunione è venuto ''un incoraggiamento alle Conferenza Episcopali'' perchè continuino ad affrontare ''questo grande male''.
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