Profonda soddisfazione e gratitudine per le “molteplici opere di fraterna solidarietà” esprime il Papa ai Cavalieri di Colombo, in un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, in occasione dell’Assemblea dell’Ordine in corso da ieri e fino a domani nella città statunitense di Denver, nel Colorado. “Perché il mondo possa conoscere nuova speranza”, il tema della Suprema Convention dei Cavalieri di Colombo, “opportunamente ispirato – evidenzia nel messaggio il card. Bertone - dalla grande Preghiera per le famiglie con cui il Beato Giovanni Paolo II concludeva la sua Esortazione apostolica Ecclesia in America”. “Oggi - sottolinea il porporato - di fronte ai segni sempre più evidenti di una crescente dimenticanza di Dio, un rigetto della maggior parte dei fondamentali principi di moralità e una rottura nelle reali basi della vita sociale, nessun seguace di Cristo può mancare di raccogliere questo urgente appello a lavorare per la ricostruzione delle nostre comunità, in accordo con i valori permanenti radicati nella legge naturale, confermati dal Vangelo e custoditi nella visione cristiana della vita”. Per questa ragione Benedetto XVI “esprime la sua profonda gratitudine ai Cavalieri di Colombo per il loro continuo contributo al responsabile dibattito pubblico sui grandi temi etici che modelleranno il futuro delle nostre società democratiche”. “Il Papa vede – riferisce il segretario di Stato – in questo prezioso servizio al bene comune un notevole esempio di apostolato laico. Una tale testimonianza chiara e coraggiosa è quanto mai necessaria alla luce del proliferare di iniziative legislative che non solo minano le istituzioni base della società, quali il matrimonio e la famiglia, ma anche minacciano i diritti umani fondamentali dell’obiezione di coscienza e della libertà religiosa”. Da qui l’incoraggiamento del Santo Padre all’Ordine dei Cavalieri di Colombo a "rinnovare e rafforzare i propri lodevoli programmi di catechesi e formazione permanente nella fede e nei principi della moralità cristiana, cosicché ogni Cavaliere possa essere preparato ad offrire un ragionevole motivo delle sue più profonde convinzioni”. Un grazie particolare Benedetto XVI rivolge ai Cavalieri per le “molteplici opere di fraterna solidarietà” e di aiuto caritatevole ai poveri nel mondo, così anche in occasione di disastri, come per le recenti calamità ad Haiti e in Giappone. Ricordiamo la nascita dell’Ordine, negli Stati Uniti nel 1882 per iniziativa di un sacerdote cattolico, Michael McGivney, parroco a New Haven nel Connecticut, che volle fondare una società cattolica di mutuo soccorso verso i più bisognosi, fino a diventare la più numerosa nel mondo con un milione 600 mila associati.
Radio Vaticana