Questo pomeriggio, nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, ha avuto luogo un Concerto offerto in onore di Papa Benedetto XVI dalla Caritas di Ratisbona, che celebra i 90 anni di attività, in collaborazione con l’artista Thomas Beckmann, fondatore in Germania dell’associazione per l’assistenza ai senzatetto "Gemeinsam gegen Kälte" (Insieme contro il freddo). "'Beckmann suona il violoncello!' In onore di Dio e per la gioia degli uomini!", il tema dell’evento che ha visto Thomas Beckmann al violoncello, accompagnato al pianoforte dalla moglie Kayoko Matsushita e da Yuko Kasahara. Le parti cantate del concerto sono state affidate alla corale "Vokalensemble Cantico" di Regensburg, diretta da Edeltraud Appl. Erano in programma motivi di Claudio Monteverdi (1567-1643); Gottfried August Homilius (1714-1785); Johann Pachelbel (1653-1706); Ludwig van Beethoven (1770-1827); Gabriel Fauré (1845-1924); Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847); Josef Gabriel Rheinberger (1839-1901); Maurice Ravel (1875-1937); Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) e di Franz Lehrndorfer (vivente, nato nel 1928). L’apertura alla bellezza di Dio ci apre all'amore per gli altri, in particolare verso i più bisognosi: è quanto ha affermato Benedetto XVI a conclusione del concerto. Il Pontefice ha ricordato Snta Chiara, nel giorno in cui la Chiesa ne fa memoria. Una donna che dalla trasparenza di Dio ha ricevuto la luce e l’ha portata al mondo: lo stesso atteggiamento del musicista che aprendosi alla "splendente bellezza e forza vitale del Creatore", la “claritas divina”, supera se stesso in una tensione verso il Bene. Per questo, ha spiegato il Santo Padre, è consequenziale che gli artisti si impegnino per il bene e per l’aiuto e il sostegno ai bisognosi: partendo dalla loro profonda esperienza della bellezza, trasmettono il bene che hanno ricevuto in dono”. In questo modo, ha proseguito il Papa, “il Bene fluisce nel mondo” e, come Santa Chiara, “l’uomo diventa trasparente riflesso della presenza e dell’agire del Creatore”. L’esibizione, con brani di Monteverdi, Homilius, Pachelbel, Beethoveen, è stata salutata da Benedetto XVI come “un girotondo di composizioni vocali e strumentali”. “La musica - ha detto - è un’espressione dell’ambito spirituale, di un luogo interiore della persona, aperto a tutto quello che è vero, buono e bello”. “Non è dunque un caso che spesso la musica accompagni la preghiera, facendo risuonare i sensi e le emozioni nell’incontro con Dio”. Aprirsi alla bellezza che viene dal Creatore, ha infine sottolineato il Papa riferendosi al nome dell'associazione fondata da Beckmann, vince "il freddo che è dentro di noi e apre il nostro cuore".
Radio Vaticana
CONCERTO IN ONORE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI OFFERTO DALLA CARITAS DI REGENSBURG - il testo integrale del saluto del Papa