Celebrare i novant’anni di attività della Caritas di Ratisbona (Regensburg) e il generoso impegno del violoncellista tedesco Thomas Beckmann in favore dei senzatetto: c’è questo duplice obiettivo dietro l’organizzazione del concerto in onore di Benedetto XVI, che si svolge nel tardo pomeriggio di oggi nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Dopo l’incontro con i pellegrini della Baviera dello scorso 3 agosto, ancora una volta un pezzo della patria del Papa, in questa circostanza la diocesi di Ratisbona, si sposta sui Colli albani per far sentire al Pontefice la vicinanza della terra che gli ha dato i natali e in cui ha trascorso gli anni della gioventù. Il concerto dal titolo "Beckmann suona il violoncello" (sottotitolo "in onore di Dio e per la gioia degli uomini") sarà dunque un’altra festa bavarese, in cui Benedetto XVI potrà rivedere volti a lui familiari e ascoltare melodie di alcuni tra i suoi compositori preferiti. La pregevole pubblicazione curata dalla Prefettura della Casa Pontificia per la circostanza, illustra infatti un ricco programma musicale della durata di circa un’ora: articolato in cinque parti, esso prevede motivi di Claudio Monteverdi (1567-1643), di Gottfried August Homilius (1714-1785), di Johann Pachelbel (1653-1706), di Ludwig van Beethoven (1770-1827), di Gabriel Fauré (1845-1924), di Felix Mendelssohn- Bartholdy (1809-1847), di Josef Gabriel Rheinberger (1839-1901), di Maurice Ravel (1875-1937), di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) e di Franz Lehrndofer, organista oggi ottantaquattrenne, nato nell’austriaca Salisburgo e cresciuto in Baviera.Interpreti Thomas Beckmann al violoncello, accompagnato al pianoforte dalla moglie Kayoko Matsushita e da Yuko Kasahara, e la corale Vokalensemble Cantico di Ratisbona, diretta da Edeltraud Appl. Il concerto in onore del Papa è offerto dalla Caritas della diocesi tedesca, che ha scelto Beckmann per il suo impegno al servizio dei più poveri. Il musicista è infatti fondatore dell’associazione per l’assistenza ai senzatetto«Insieme contro il freddo» (Gemeinsam gegen Kälte), alla quale vanno i compensi delle sue esibizioni in chiese e teatri. Cresciuto a Düsseldorf in una famiglia di cultori della musica, suo bisnonno era trombettiere militare e suo fratello maggiore Hannes è professore in violino per Jazz, già durante gli studi Thomas Beckmann si è distinto per il suo talento. Nel 1980 è diventato alunno del maestro Pierre Fournier, uno dei più importanti violoncellisti del secolo scorso. Raccoltane l’eredità e affermatosi anch’egli come valente musicista, nell’inverno del 1993 Beckmann è rimasto molto scosso dalla notizia della morte per assideramento di due donne senza fissa dimora avvenuta a Düsseldorf, mentre migliaia di persone affollavano il mercato natalizio. Subito ha organizzato una campagna di raccolta di sacchi a pelo e di generi di prima necessità, dalla quale qualche anno dopo è nata l’iniziativa "Insieme contro il freddo". I risultati incoraggianti hanno poi portato il promotore a estendere l’attività a livello nazionale, fino a oggi in ben cento città tedesche, e persino fuori dai confini della Germania, per esempio nel 2011 ha suonato per le vittime del devastante terremoto in Giappone.Ma è soprattutto a Ratisbona che il celebre violoncellista ha riscosso grandi successi, esibendovisi per ben quattro volte. E il ricavato dei suoi concerti è sempre stato donato tutto alla Caritas diocesana, tanto che ormai si è instaurato un vero e proprio rapporto di mutua collaborazione. Soprattutto con il portavoce dell’organismo caritativo, Marcus Weigl, un ex Domspatzcioè un corista della nota schola del duomo di Ratisbona a lungo diretta da mons. Georg Ratzinger, il fratello del Pontefice. Weigl, che per due anni è stato anche assistente del maestro di cappella del duomo Georg Ratzinger, e Beckmann avevano espresso da tempo il desiderio di ripetere il concerto di Ratisbona davanti al Papa. E ora questo desiderio è divenuto realtà. E se Beckmann si esibirà con il suo strumento, le parti cantate del programma sono affidate all’ensemble Cantico. Nata nel 1993 la corale riunisce voci maschili, tutti ex Domspatzen, e femminili di cantanti bavaresi con un’età compresa tra i 22 e i 40 anni. Anche questo coro si distingue per l’impegno sociale, visto che destina gran parte dei proventi delle tournée a finalità caritative o religiose. Da parte sua la Caritas di Ratisbona festeggia alla presenza del Pontefice i novant’anni di attività: fondata nel 1922 essa attualmente riunisce novecento tra istituzioni e iniziative di servizio solidale.
Gianluca Biccini, L'Osservatore Romano