Jimmy Savile, il defunto dj della BBC accusato post-mortem di abusi sessuali sui minori, durante il Pontificato di Giovanni Paolo II fu insignito dell'Ordine di San Gregorio Magno, ordine equestre riconosciuto dalla Santa Sede. E ora, dopo le richieste di informazione da parte dell'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, la Santa Sede precisa che quell'onoreficenza non avrebbe dovuto essergli concessa, condanna con durezza gli abusi sessuali compiuti da Savile e sottolinea, per bocca del direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, che l'onoreficienza "decade con la morte della persona".
Un portavoce di Nichols ha spiegato che il primate d'Inghilterra "ha scritto la scorsa settimana alla Santa Sede per domandare all'ufficio competente di indagare se l'onoreficienza concessa a Jimmy Savile per le sue opere caritatevoli possa essere rimossa ex post e i suoi effetti annullati". Interpellato dalla BBC, il portavoce vaticano ha affermato che la Santa Sede "condanna con fermezza l'orribile crimine degli abusi sessuali su minori" e considera "molto gravi" le rivelazioni sul dj britannico. "Rattrista profondamente che a una persona risultata così compromessa sia stata concessa in vita una onoreficienza da parte della Santa Sede, che alla luce delle recenti informazioni certamente non avrebbe dovuto essergli attribuita". Quanto alla rimozione, "poiché non esiste una lista ufficiale permanente delle persone che hanno ricevuto un'onoreficienza del Papa nel passato, non è possibile depennare nessuno da una lista che non esiste". Ad ogni modo, "i nomi di coloro che ricevono un'onoreficienza papale non appaiono nell'annuario pontificio e l'onoreficienza decade con la morte della persona".
"La cosa più importante - ha concluso Lombardi - è riaffermare la condanna della Chiesa nei confronti di tutte le forme di abuso sessuale, e in particolare l'abuso di minori, crimine estremamente grave. La Santa Sede è irremovibile su questo punto".
TMNews
Risposta di padre Lombardi a domanda di giornalisti sullo scandalo di Jimmy Savile
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