Anche nei saluti in varie lingue dopo la recita dell’Angelus, il Santo Padre ha parlato della
festa di oggi. In francese ha ribadito: “Oggi noi celebriamo la moltitudine dei
Santi che sono presso Dio. La santità che la Chiesa onora in loro ha il volto
delle Beatitudini proclamate da Gesù. Nella loro vita, riflettono la luce del
Risorto. Seguendo il loro esempio di fedeltà all’amore di Cristo, camminiamo
anche noi verso la gioia del Regno nel quale Dio asciugherà ogni lacrima dai
nostri occhi e dove noi lo vedremo”. “L’odierna Solennità di Tutti I Santi - ha
dichiarato Benedetto XVI in inglese - ci ricorda il nostro destino eterno, dove
abiteremo, come dice San Tommaso d’Aquino, nella luce vera e perfetta, nel pieno
compimento, nella gioia eterna e nella felicità senza fine”. Salutando i
polacchi, il Papa ha sottolineato un altro aspetto: “Commemorando oggi tutti i
Santi noti e ignoti, ci ricordiamo in modo particolare che tutti siamo chiamati
alla santità, cioè alla vita eterna nella gloria del Signore. Nella
realizzazione di questa vocazione ‘l’esempio dei santi ci sollecita e la loro
fraterna preghiera ci aiuta’. Lasciamoci guidare da loro nel quotidiano cammino
di crescita nella santità”. Infine, nei saluti in italiano, ha citato in
particolare il gruppo di fedeli delle diocesi di Concordia-Pordenone e Vittorio
Veneto, accompagnati dal vescovo emerito mons. Ovidio Poletto, i ragazzi di
Modena che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione e l’associazione
“Angeli della Vita” di Giovinazzo.
SIR
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