Applausi scroscianti hanno accolto l'arrivo del Papa in via Garibaldi a Rovereto di Novi (Modena) dove Benedetto XVI rivolgerà un pensiero alla popolazione. Il Papa è arrivato a bordo di un'auto scoperta e al suo passaggio la folla ha scandito il suo nome, gridato 'Viva il Papa!' e 'Grazie!'. Erano presenti adi Bologna, card. Carlo Caffarra, i vescovi delle diocesi maggiormente colpite dal sisma, Carpi, Modena, Mantova, Ferrara, Reggio Emilia ed altri vescovi, oltre alle autorità civili e Militari, ai soccorritori e volontari ed ai fedeli. In rappresentanza del Governo Italiano era presente il ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi.
"La sua visita ci conforta". Lo ha detto il presidente dell'Emilia Romagna Errani, nell'indirizzo di saluto al Papa. "Santo Padre, lei ha visto e vedrà le offese del nostro patrimonio, storico, artistico, religioso. Ai servizi pubblici, alle imprese, alle abitazioni. Ma soprattutto lei vede qui una comunità che pure tra tante difficoltà e disagi vuol essere solidale e al lavoro. Una comunità che vuole costruire qualcosa per domani. Meglio di ieri, con sempre più qualità, umanità e passione". "Vogliamo ridare vita ai nostri luoghi, che sono luoghi di una terra che ci ha sempre dato tanto" ha sottolineato Errani. "Lo vogliamo fare presto e con ordine - ha aggiunto Errani - fissando priorità assieme ai sindaci, ai cittadini, rispettando le regole, ma senza burocrazia, in una situazione così straordinaria". "Affrontata la prima emergenza, il soccorso, il riparo, i servizi di base, con una grande solidarietà e una grande collaborazione davvero corale, abbiamo detto: prima di tutto le scuole". "Perché una società moderna e solidale si misura da come tratta anziani e bambini", ha detto Errani mentre Benedetto XVI annuiva con un gesto della testa. "Come abbiamo considerato sanità e assistenza una priorità nell'emergenza, così vogliamo essere pronti, in modo dignitoso, all'apertura del prossimo anno scolastico". Errani ha aggiunto che "nella pianura tra Reggio Parma Modena e Bologna si trova un concentrato di buona economia e buona occupazione che dobbiamo rilanciare per il bene dell'Italia e dell'Europa, che significa elevando subito, con interventi ad hoc, la tenuta degli edifici produttivi. Assieme a ciò si lavora sul patrimonio storico, artistico, - ha affermato - religioso, per ricostruire i nostri centri storici, tratto sostanziale della vita delle nostre comunità", "accelerando il riconoscimento dei danni e le misure di implementazione necessarie nei diversi casi, coinvolgendo i soggetti deputati: il tutto in trasparenza, sconfiggendo subito possibili infiltrazioni illegali o criminali, lavorando alla luce del sole, con una collaborazione essenziale con il governo nazionale e le istituzioni democratiche". "In questi giorni difficili, la sua preghiera, la sua solidarietà e la sua visita di oggi, ci confortano - ha proseguito il presidente Errani - e ci dicono che possiamo e dobbiamo vincere questa sfida. Non solamente per noi ma anche come ci ha indicato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per dimostrare a tutti che l'Italia ce la puo' fare".
LaPresse News, TMNews
Il saluto di Errani