Grandi manovre nella Santa Sedeper fare luce sulle fughe di documenti. Il card. Julian Herranz, a capo della commissione d'inchiesta dei tre cardinali nominati dal Papa, ha affermato che il lavoro d'indagine "é intenso ma proficuo" e "incontra molta collaborazione da parte di tutti". "Sono molto sereno, le cose vanno bene", ha dichiarato Herranz. Il cardinale, proveniente dalle fila dell'Opus Dei, ha spiegato che le audizioni stanno avvenendo "a ritmo molto intenso: le persone sentite sono più di quattro, cinque a settimana". Si tratta di «ecclesiastici e laici, soprattutto officiali dei dicasteri di Curia". "Le persone - ha spiegato ancora «- uando vengono da noi parlano con tutta sincerità, con tutta apertura, é un colloquio, diciamo un'audizione. Noi facciamo le domande, loro parlano di quello di cui vogliono parlare". "È chiaro che in questa fase" ha proseguito Herranz "è necessaria un'assoluta riservatezza perché le persone coinvolte ne hanno diritto fino alla conclusione delle indagini". E sulle tempistiche dell'inchiesta ha affermato: "Questo non dipende da noi. Noi porteremo le nostre conclusioni a chi di dovere e poi decideranno, quello che dobbiamo fare è cercare di concludere con il maggior numero di dati e di elementi sufficienti". Certamente, ha osservato, «stiamo lavorando con rapidità", ma i tempi definitivi dell'indagine "ora non si possono prevedere". E ha concluso: "Tutto va molto bene, presto ci sarà qualche sorpresa".
Lettera 43