Trentacinque anni fa giusti, il 27 giugno del 1977, Joseph Ratzinger fu fatto cardinale. Fu l’ultimo Concistoro tenuto da Paolo VI. Un Concistoro per pochi, con soli cinque neoeletti. “Sì, eravamo un piccolo gruppo, interessante e simpatico. Oltre a me, c’era Bernardin Gantin. E poi Mario Luigi Ciappi, il teologo della Casa pontificia, Giovanni Benelli e Frantisek Tomasek che era stato nominato ‘in pectore’ già l’anno prima e che ricevette la porpora insieme a noi”. A raccontare di quel concistoro e degli avvenimenti dell’anno seguente, l’anno dei due conclavi inframmezzati dalla morte di Giovanni Paolo I (foto), è lo stesso card. Ratzinger, nell’unica sua intervista con particolari inediti su quei fatti, data a Gianni Cardinale e apparsa su 30 Giorni di agosto-settembre del 2003. Quando Papa Albino Luciani morì, il card. Ratzinger si trovava in Ecuador per un congresso mariano. E nell’intervista raccontò di averlo saputo e di avervi reagito così: “Quando ero là mi raggiunse la notizia della morte del Papa. In un modo un po’ strano. Dormivo nell’Episcopio di Quito. Non avevo chiuso la porta perché nell’Episcopio mi sento come nel seno di Abramo. Era notte fonda quando entrò nella mia stanza un fascio di luce e si affacciò una persona con un abito da carmelitano. Rimasi un po’ sbigottito da questa luce e da questa persona vestita in maniera lugubre che sembrava messaggera di notizie infauste. Non ero sicuro se fosse sogno o realtà. Infine scoprii che era un vescovo ausiliare di Quito, il quale mi comunicò che il Papa era morto. E così seppi di questo avvenimento tristissimo e imprevisto. Nonostante questa notizia, riuscii a dormire in grazia di Dio e la mattina dopo celebrai Messa con un missionario tedesco, il quale nella preghiera dei fedeli pregò ‘per il nostro Papa morto Giovanni Paolo I’. Alla funzione assisteva anche il mio segretario laico, il quale alla fine venne da me e mi disse costernato che il missionario aveva sbagliato nome, che avrebbe dovuto pregare per Paolo VI e non per Giovanni Paolo I. Lui ancora non sapeva della morte di Albino Luciani”. È interessante anche la risposta di Joseph Ratzinger alla domanda successiva, circa lo stato di salute di Luciani quando fu eletto Papa: “Mi sembrava che stesse bene. Certo non appariva un uomo di grande salute. Ma tanti sembrano fragili e poi vivono cento anni. A me appariva di buona salute. Non sono un medico, ma mi sembrava un uomo che, come me, non pareva avere una salute molto forte. Ma queste persone sono poi quelle che hanno di solito una maggiore aspettativa di vita”. Oggi Joseph Ratzinger, eletto a sua volta Papa, ha passato gli 85 anni. Sarà, come dice, di salute “non molto forte”. Sta di fatto che le congetture su un prossimo conclave continuano a sembrare a molti premature.
Sandro Magister, Settimo Cielo
Il Signore sceglie la nostra povertà