L’Anno della fede nella
Basilica papale di San Paolo fuori le
Mura si apre nel giorno della festa di
San Luca, giovedì 18 ottobre, con la
celebrazione dei Vespri solenni. È il benedettino Ildebrando
Scicolone, abate emerito di San
Martino delle Scale, a tenere la meditazione.
Vengono eseguiti anche
brani di musica sacra collegati alla
figura e alla testimonianza dell’evangelista.
"È questo lo stile che caratterizza
il programma di eventi organizzati
in basilica per dare particolare
risalto all’Anno della fede, rimarcando
alcuni aspetti della figura e
dell’insegnamento dell’apostolo Paolo", spiega il cardinale arciprete
Francesco Monterisi, sottolineando
come tutte le iniziative siano state
pensate e promosse in piena collaborazione
con l’abbazia benedettina.
In Basilica si sentono "particolarmente
interpellati" dall’Anno della
fede e dalle celebrazioni per i cinquant’anni
dell’apertura del Concilio
Vaticano II. "Proprio a San Paolo
infatti - ricorda il card. Monterisi
- il 25 gennaio 1959, giorno della
festa della conversione dell’ap ostolo
delle genti, Papa Giovanni
XXIII annunciò l’intenzione di indire
il concilio Vaticano II, che poi ebbe
inizio circa tre anni dopo, l’11 ottobre
1962". Inoltre, "sempre in questa
Basilica, Benedetto XVI, ai vespri
del 28 giugno 2010 per la Solennità
dei Santi Pietro e Paolo, ha annunciato
l’istituzione del Pontificio Consiglio
per la Promozione della Nuova
Evangelizzazione".
Nel suo anelito di portare la salvezza
di Cristo a tutte le genti, san
Paolo sottolineava che la giustificazione
deriva dalla fede in Cristo
morto e risorto e non dalle opere
della legge. Secondo il cardinale, "la
situazione religiosa e morale del
tempo di san Paolo ha punti di somiglianza
con quella attuale: perdita
del senso del sacro e conseguente
immoralità diffusa nei costumi della
società dell’impero romano, come
l’apostolo scrive nella Lettera ai Romani,
ai capitoli 1 e 2. Ed è proprio
per superare questa 'esertificazione'
del senso religioso che il Papa
ha indetto l’Anno della fede e il Sinodo
sulla nuova evangelizzazione.
L’esempio e la dottrina di San Paolo,
grande missionario, possono suscitare
cristiani convinti ed entusiasti per
la missione della nuova evangelizzazione". È in questa prospettiva che,
insieme con la comunità benedettina,
è stato preparato un programma
di eventi, semplice ed essenziale.
"Siamo partiti - spiega Monterisi - dalla constatazione che
durante il Concilio Vaticano II le sessioni
iniziavano con la Messa e con
l’intronizzazione del Vangelo per indicare
le basi delle discussioni, delle
proposte, dei documenti". Così,
ogni giorno a San Paolo, alle ore
10.30, "sarà celebrata la Messa dedicata
espressamente ai pellegrini
dell’Anno della fede".
A ricordare, poi, la centralità del
Vangelo "ecco i vespri solenni in
onore dei quattro evangelisti e di San
Benedetto". Dopo la preghiera del
18 ottobre nella festa di san Luca,
giovedì 27 dicembre sarà la volta di
San Giovanni: la meditazione sarà
proposta dall’abate di San Paolo,
Edmund Power, anima di queste iniziative.
Quindi giovedì 21 marzo,
giorno della festa di San Benedetto,
l’arcivescovo Piero Marini, presidente
del Pontificio Comitato per i
Congressi Eucaristici Internazionali
e già maestro delle Celebrazioni Liturgiche
Pontificie, terrà una riflessione
sulla spiritualità del Concilio
Vaticano II.
Giovedì 23 aprile, per la festa di
San Marco, la meditazione sarà affidata
al benedettino Benoît Standaert,
monaco dell’abbazia di Saint-André a Bruges. Infine, venerdì 20
settembre, in occasione della ricorrenza
di San Matteo, a proporre la
riflessione sarà il carmelitano Innocenzo
Gargano, monaco dell’abbazia
di San Gregorio al Celio.
Un altro momento forte è in programma
poi, afferma il card.
Monterisi, "la sera del 25 gennaio
2013, a conclusione della tradizionale
Settimana di preghiera per l’unità
dei cristiani: la celebrazione ecumenica
dei Vespri presieduta dal Pontefice". Inoltre, aggiunge il porporato,
"il Papa nella Lettera Apostolica 'Porta
fidei' invita alla conversione e alla
penitenza. In questo senso sono state
programmate tre celebrazioni penitenziali
con confessione individuale:
una in Avvento il 14 dicembre,
una in Quaresima il 1° marzo e una
nel tempo di Pasqua, poco più di un
mese prima della festa di San Paolo
il 17 maggio". Infine, conclude il
cardinale, "rimarrà aperta sino al
termine dell’Anno della fede la mostra
'Sanctus Paulus extramoenia et
Concilium Oecumenicum Vaticanum II' allestita nella pinacoteca, nell’ambito
del chiostro, con appunto ricordi e
riferimenti all’annuncio e alle diverse
fasi del Concilio Vaticano II".
L'Osservatore Romano
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