“Ammiro i cristiani di Baghdad, di Mossoul, della Siria, della Palestina, che quotidianamente sono a contatto con il volto del Crocifisso e continuano a sperare e a lavorare per la pace”: lo ha detto mons. Giorgio Lingua, nunzio apostolico in Giordania ed Iraq, che il 12 ottobre, a Baghdad, ha tenuto l’omelia della Messa di apertura dell’Anno della fede in Iraq. Alla celebrazione, presieduta da mons. Jacques Isaac, ausiliare patriarcale caldeo, hanno partecipato anche rappresentanti di altre chiese. Il nunzio ha riferito di alcune storie di rifugiati siriani in Giordania e si è detto “sconvolto”. “So - ha aggiunto - che molti di voi hanno conosciuto e sperimentato simili atrocità. E mi domandavo: Dov’è l’amore di Dio nel dolore degli innocenti, nei carcerati torturati, nel dramma degli orfani, nelle sofferenze dei malati, nelle paure dei perseguitati, nel pianto dei disperati, nella solitudine degli anziani abbandonati, nei poveri disprezzati, nella precarietà di chi non trova lavoro, nell’angoscia di chi muore di fame in mezzo all’indifferenza del mondo? Ma non dobbiamo dimenticare che il Risorto è il Crocifisso!”. Da qui l’appello di mons. Lingua ad abbandonarsi “alla volontà di Dio, non nella rassegnazione di chi pensa: ‘le cose dovrebbero andare meglio, purtroppo vanno così, sia fatta la Sua volontà!’” ma nella consapevolezza che “possiamo compiere la sua volontà”.
Saranno gli “inviati speciali nell’Anno della fede” per “irradiare lo spirito missionario e lo slancio di solidarietà universale”: gli oltre 700 fra sacerdoti, suore, laici, formatori, animatori, catechisti hanno ricevuto un solenne “mandato missionario” da Sua Beatitudine Mar Bechara Boutros Rai, Patriarca maronita di Antiochia e di tutto l'Oriente e Presidente dell'Assemblea dei Patriarchi e dei vescovi cattolici in Libano. Lo riferisce all’agenzia Fides padre Paul Karam, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Libano rimarcando che la solenne celebrazione, svoltasi ne giorni scorsi a Bkerke, sede del Patriarcato maronita, intendeva “aprire il mese missionario e presentare a tutta la comunità la Lettera Apostolica ‘Porta Fidei’, in cui il Papa spiega i contenuti e lo spirito dell’Anno della fede”. Nella celebrazione, nota “si è compreso il profondo legame fra l’Anno delle fede e la dimensione missionaria a cui sono chiamati tutti i fedeli in Medio Oriente”. Anche il Nunzio Apostolico in Libano, l’Arcivescovo Caccia, presente all’Eucarestia, ha voluto sottolineare “il ruolo missionario dei catechisti, come ribadito nell’Esortazione Apostolica 'Ecclesia in Medio Oriente'” consegnata dal Papa in Libano. “La Chiesa in Libano – conclude il direttore delle POM – intende motivare i suoi animatori, catechisti, religiosi e missionari, perché possano rinnovare lo slancio dell’evangelizzazione nell’Anno della fede”.
Continuano a pervenire all’agenzia Fides informazioni e testimonianze circa l’apertura dell’Anno della fede nelle comunità cattoliche cinesi del continente. Tra queste ne segnaliamo alcune. La diocesi di Tai Yuan ha invocato anche i martiri che hanno contraddistinto la storia della diocesi nel secolo scorso, durante la cerimonia di apertura dell’Anno della fede. Oltre 2mila fedeli hanno preso parte alla Messa presieduta da mons. Meng, Coadiutore della diocesi, con una cinquantina di sacerdoti concelebranti. Come avvenuto in tante altre parrocchie della diocesi, oltre alla lettura della Lettera pastorale del vescovo per l’Anno della fede, è stata anche letta una breve storia dei 5 martiri del secolo scorso, perché la loro intercessione aiuti a consolidare la fede dei fedeli e li faccia diventare testimoni della fede come loro. Nonostante sia la stagione del raccolto per i fedeli contadini del villaggio di Xiao Han della diocesi di Tian Jin, non hanno comunque voluto mancare alla solenne apertura dell’Anno della fede, celebrata il 14 ottobre. Oltre 700 fedeli della diocesi di Xi An hanno partecipato all’apertura dell’Anno della fede presieduta da mons. Giuseppe Dang, Vescovo ordinario, la sera dell’11 ottobre in comunione con Papa Benedetto XVI. Mons. Dang ha spiegato il senso dell’Anno e della fede stessa, ha presentato il progetto pastorale diocesano per questo anno ed ha consegnato ai fedeli la guida per l’Anno della fede. Anche la diocesi di Ha Er Bin ha celebrato l’apertura in concomitanza con la celebrazione presieduta da Papa Benedetto in Vaticano l’11 ottobre. Il rito è stato presieduto dall’amministratore apostolico, ed è stato seguito da un Seminario. La diocesi ha preparato abbondante materiale sul tema, incluso uno “speciale” con tutti i documenti del Papa e della Santa Sede per l’Anno della fede, perché i fedeli possano “approfondire la fede, consolidare la fede e promuovere l’evangelizzazione nell’Anno della fede, attraverso l’Eucaristia e l’incontro con Gesù, spalancando la Porta della Fede” .
SIR, Fides
IRAQ E SIRIA - I volti del crocifisso. L'Anno della fede aperto a Baghdad: il
nunzio sui cristiani dei Paesi in conflitto
Saranno gli “inviati speciali nell’Anno della fede” per “irradiare lo spirito missionario e lo slancio di solidarietà universale”: gli oltre 700 fra sacerdoti, suore, laici, formatori, animatori, catechisti hanno ricevuto un solenne “mandato missionario” da Sua Beatitudine Mar Bechara Boutros Rai, Patriarca maronita di Antiochia e di tutto l'Oriente e Presidente dell'Assemblea dei Patriarchi e dei vescovi cattolici in Libano. Lo riferisce all’agenzia Fides padre Paul Karam, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Libano rimarcando che la solenne celebrazione, svoltasi ne giorni scorsi a Bkerke, sede del Patriarcato maronita, intendeva “aprire il mese missionario e presentare a tutta la comunità la Lettera Apostolica ‘Porta Fidei’, in cui il Papa spiega i contenuti e lo spirito dell’Anno della fede”. Nella celebrazione, nota “si è compreso il profondo legame fra l’Anno delle fede e la dimensione missionaria a cui sono chiamati tutti i fedeli in Medio Oriente”. Anche il Nunzio Apostolico in Libano, l’Arcivescovo Caccia, presente all’Eucarestia, ha voluto sottolineare “il ruolo missionario dei catechisti, come ribadito nell’Esortazione Apostolica 'Ecclesia in Medio Oriente'” consegnata dal Papa in Libano. “La Chiesa in Libano – conclude il direttore delle POM – intende motivare i suoi animatori, catechisti, religiosi e missionari, perché possano rinnovare lo slancio dell’evangelizzazione nell’Anno della fede”.
Continuano a pervenire all’agenzia Fides informazioni e testimonianze circa l’apertura dell’Anno della fede nelle comunità cattoliche cinesi del continente. Tra queste ne segnaliamo alcune. La diocesi di Tai Yuan ha invocato anche i martiri che hanno contraddistinto la storia della diocesi nel secolo scorso, durante la cerimonia di apertura dell’Anno della fede. Oltre 2mila fedeli hanno preso parte alla Messa presieduta da mons. Meng, Coadiutore della diocesi, con una cinquantina di sacerdoti concelebranti. Come avvenuto in tante altre parrocchie della diocesi, oltre alla lettura della Lettera pastorale del vescovo per l’Anno della fede, è stata anche letta una breve storia dei 5 martiri del secolo scorso, perché la loro intercessione aiuti a consolidare la fede dei fedeli e li faccia diventare testimoni della fede come loro. Nonostante sia la stagione del raccolto per i fedeli contadini del villaggio di Xiao Han della diocesi di Tian Jin, non hanno comunque voluto mancare alla solenne apertura dell’Anno della fede, celebrata il 14 ottobre. Oltre 700 fedeli della diocesi di Xi An hanno partecipato all’apertura dell’Anno della fede presieduta da mons. Giuseppe Dang, Vescovo ordinario, la sera dell’11 ottobre in comunione con Papa Benedetto XVI. Mons. Dang ha spiegato il senso dell’Anno e della fede stessa, ha presentato il progetto pastorale diocesano per questo anno ed ha consegnato ai fedeli la guida per l’Anno della fede. Anche la diocesi di Ha Er Bin ha celebrato l’apertura in concomitanza con la celebrazione presieduta da Papa Benedetto in Vaticano l’11 ottobre. Il rito è stato presieduto dall’amministratore apostolico, ed è stato seguito da un Seminario. La diocesi ha preparato abbondante materiale sul tema, incluso uno “speciale” con tutti i documenti del Papa e della Santa Sede per l’Anno della fede, perché i fedeli possano “approfondire la fede, consolidare la fede e promuovere l’evangelizzazione nell’Anno della fede, attraverso l’Eucaristia e l’incontro con Gesù, spalancando la Porta della Fede” .
SIR, Fides