lunedì 2 febbraio 2009

Il Papa riceve i vescovi turchi: inaccettabile la violenza contro i credenti di ogni religione. Il ricordo di don Santoro

La Turchia deve garantire la "libertà di culto e la libertà religiosa" a ogni comunità di fede, "rendendo inaccettabile ogni violenza nei confronti dei credenti, quale che sia la loro religione": lo chiede il Papa che, ricevendo i vescovi cattolici turchi in Vaticano, ricorda l'omicidio del missionario italiano Andrea Santoro. "Vorrei ricordare tutti i cristiani, preti e laici, che hanno testimoniato la carità di Cristo, a volte fino al dono supremo della loro vita, come padre Andrea Santoro", ha detto Benedetto XVI ricevendo la Conferenza Episcopale Turca in visita "ad limina apostolorum". "Che questa storia prestigiosa sia per le vostre comunità, di cui conosco il vigore della fede e l'abnegazione nelle prove, non solo il ricordo di un passato glorioso, ma un incoraggiamento a perseguire generosamente sulla via tracciata, testimoniando tra i loro fratelli l'amore di Dio per tutti gli uomini". La "distinzione tra la sfera civile e la sfera religiosa", garantita dalla Costituzione turca, "è certamente un valore che deve essere protetto", ha affermato il Papa. "In questo quadro, spetta allo Stato di garantire in modo effettivo ai cittadini e alle comunità religiosa la la libertà di culto e la libertà religiosa, rendendo inaccettabile ogni violenza nei confronti dei credenti, quale che ne sia la religione". Più specificamente, il Papa appoggia il "desiderio" espresso dai vescovi turchi di un "dialogo sincero" con le autorità turche "al fine di trovare una soluzione ai diversi problemi che si pongono alle vostre comunità, tra cui quello del riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e dei suoi beni". Per Papa Ratzinger è "auspicabile che si possano stabilire dei contatti permanenti, ad esempio per mezzo diuna commissione bilaterale per studiare le questioni non ancora risolte".