sabato 2 luglio 2011

Il Papa: Chiesa non un’organizzazione sociale, relazione profonda con Cristo, vissuta e alimentata da Parola e Eucaristia, rende efficace l’annuncio

Circa settemila persone provenienti dalla diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti (Bari) hanno partecipato stamani all'udienza dal Papa in Vaticano. Il vescovo, mons. Mario Paciello, ha pronunciato un discorso di saluto a Benedetto XVI e gli ha rivolto un invito: "Dedichi uno dei suoi viaggi apostolici nel sud d'Italia alla nostra diocesi". Un invito che è stato accolto in sala dal coro "Vieni, vieni".
“Vivere più intensamente l’essere Chiesa”, “Popolo di Dio, Corpo di Cristo e Comunione”, è stata l’esortazione che Benedetto XVI ha rivolto nel suo discorso ai fedeli della diocesi, impegnati nel cammino sinodale. Il Papa ha tenuto a sottolineare che la Chiesa “non possiede in se stessa il principio vitale, ma dipende da Cristo, di cui è segno e strumento efficace”. Ha così messo in guardia dal “rischio di ridurre il tutto ad una dimensione orizzontale, che snatura l’identità della Chiesa e l’annuncio della fede”. "La Chiesa non è un'organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte - ha ribadito il Pontefice -: essa è la Comunità di Dio, è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù...La relazione profonda con Cristo, vissuta e alimentata dalla Parola e dall'Eucaristia, rende efficace l'annuncio, motiva l'impegno per la catechesi e anima la testimonianza della carità". Benedetto XVI ha osservato che "molti uomini e donne del nostro tempo hanno bisogno di incontrare il Signore o di riscoprire la bellezza del Dio vicino" perchè "l'attuale momento storico è segnato da luci e ombre. Assistiamo ad atteggiamenti complessi: ripiegamento su se stessi, narcisismo, desiderio di possesso e di consumo, sentimenti e affetti slegati dalla responsabilità". "Tante - è la conclusione - sono le cause di questo disorientamento, che si manifesta in un profondo disagio esistenziale, ma al fondo di tutto si può intravedere la negazione della dimensione trascendente dell'uomo e della relazione fondante con Dio. Per questo è decisivo che le comunità cristiane promuovano percorsi validi e impegnativi di fede". Per questo, è stata la sua esortazione, “è decisivo che le comunità cristiane promuovano percorsi validi e impegnativi di fede”. Una particolare attenzione, ha quindi sottolineato, deve essere assegnata all’educazione alla vita cristiana, “affinché ogni persona possa compiere un autentico cammino di fede”.
Ed ha ribadito che “in questo impegno la famiglia resta la prima responsabile”: “Cari genitori, siate i primi testimoni della fede! Non abbiate paura delle difficoltà in mezzo alle quali siete chiamati a realizzare la vostra missione. Non siete soli! La comunità cristiana vi sta vicino e vi sostiene. La catechesi accompagna i vostri figli nella loro crescita umana e spirituale, ma essa va considerata come una formazione permanente, non limitata alla preparazione per ricevere i Sacramenti”.La partecipazione alla Messa domenicale, ha proseguito, “è decisiva per la famiglia e per l’intera Comunità”. Ed ha ricordato che nei Sacramenti, “soprattutto nell’Eucaristia, il Signore Gesù opera per la trasformazione degli uomini” assimilandoli a Sé: “E’ proprio grazie all’incontro con Cristo, alla comunione con Lui, che la comunità cristiana può testimoniare la comunione, aprendosi al servizio, accogliendo i poveri e gli ultimi, riconoscendo il volto di Dio nell’ammalato e in ogni bisognoso”. Di qui il rinnovato invito, partendo dall’Eucaristia e dalla preghiera, a “valorizzare” le iniziative di volontariato esistenti in diocesi, “per formare persone solidali, aperte e attente alle situazioni di disagio spirituale e materiale”: “In definitiva, l’azione pastorale deve mirare a formare persone mature nella fede, per vivere in contesti nei quali spesso Dio viene ignorato; persone coerenti con la fede, perché si porti in tutti gli ambienti la luce di Cristo; persone che vivono con gioia la fede, per trasmettere la bellezza di essere cristiani”. Il Papa non ha, infine, mancato di rivolgere un pensiero speciale ai sacerdoti. “Siate sempre riconoscenti del dono ricevuto – ha detto - perché possiate servire, con amore e dedizione, il Popolo di Dio affidato alle vostre cure”: “Annunciate con coraggio e fedeltà il Vangelo, siate testimoni della misericordia di Dio e, guidati dallo Spirito Santo, sappiate indicare la verità, non temendo il dialogo con la cultura e con coloro che sono in ricerca di Dio”.

Ansa, Radio Vaticana, TMNews

UDIENZA AI PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO DELLA DIOCESI DI ALTAMURA-GRAVINA-ACQUAVIVA DELLE FONTI (ITALIA) - il testo integrale del discorso del Papa

Riunione dei cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici vaticani: 2010 chiuso con un bilancio consuntivo consolidato in attivo

Il bilancio della Santa Sede ha chiuso il 2010 con un attivo di circa 10 milioni di euro. Il dato emerge dal comunicato del Consiglio dei cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, riunitosi in Vaticano ieri e l’altro ieri. Il bilancio, si sottolinea fra l’altro nella nota, riflette una “tendenza positiva” già riscontrata nel 2009, nonostante le difficoltà in cui versa tuttora la situazione economico-finanziaria mondiale. Gli “elementi di incertezza e instabilità” innescati dalla grave crisi del 2008 non hanno impedito alla Santa Sede di chiudere il 2010 con un bilancio consuntivo consolidato in attivo. L’esame contabile effettuato nei giorni scorsi, sotto la presidenza del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, dai cardinali membri del Consiglio deputato allo studio dei problemi economici e organizzativi della Santa Sede ha certificato entrate per circa 245 milioni e 200 mila euro, contro un totale di uscite di circa 235 milioni e 350 mila, con un utile d’esercizio di circa 9 milioni e 850 mila euro. Le cifre – illustrate dal presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, il cardinale Velasio De Paolis – vengono accompagnate nel comunicato ufficiale dalla considerazione secondo la quale il bilancio 2010 “parrebbe dunque rafforzare, sia pure con tutti gli elementi di incertezza e di instabilità che la situazione economico-finanziaria mondiale ancora presenta, la tendenza positiva evidenziatasi nell’esercizio del 2009, che, peraltro, già assorbiva gli effetti negativi derivanti dalla forte crisi finanziaria del 2008”. Le uscite, si spiega, “sono da imputarsi per la maggior parte alle spese ordinarie e straordinarie dei Dicasteri e Organismi della Santa Sede, i quali, con la loro specifica attività, partecipano alla cura pastorale del Sommo Pontefice nei confronti della Chiesa universale”. E si fornisce anche il numero complessivo del personale dipendente dalla Santa Sede, che al 31 dicembre 2010 arrivava a 2.806 unità, contro le 2.762 del 2009. La nota ufficiale specifica che, per la materia di loro competenza, sono stati ascoltati il direttore generale della Radio Vaticana, padre Federico Lombardi, e il direttore amministrativo, Alberto Gasbarri.Tra le verifiche all’ordine del giorno figurava anche quella riguardante il Bilancio Consuntivo 2010 del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che ha registrato entrate per quasi 256 milioni di euro e costi per circa 235 mila, con un utile effettivo di 21 milioni di euro. “A tale risultato – si commenta – hanno contribuito sia l’ottimo andamento dei Musei vaticani, grazie, in particolare, alla crescita del numero dei visitatori, in controtendenza rispetto alla crisi del settore turistico mondiale, sia la ripresa dei mercati finanziari”. Ricordando come il Governatorato vaticano, con i suoi 1.876 dipendenti (nel 2009 erano 1.891), abbia un’amministrazione autonoma e indipendente da contributi provenienti dalla Santa Sede o da altre istituzioni, e che tale amministrazione sovrintende alla gestione del territorio dello Stato e alle strutture di supporto per l’attività della Sede Apostolica, la nota ufficiale pone in risalto come l’impegno posto dal Governatorato alla manutenzione e alla conservazione “di quello che, a ragione, può essere ritenuto uno dei più importanti patrimoni storico-artistici dell’umanità”. I cardinali del Consiglio hanno poi esaminato i dati relativi all'Obolo di San Pietro, che si compone del totale delle offerte inviate al Santo Padre dalle Chiese locali, dagli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica, da Fondazioni e da singoli fedeli, soprattutto in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nel 2010, si afferma, l'Obolo è ammontato complessivamente a 67 milioni e 700 mila dollari americani, in ribasso rispetto all’anno precedente. E tuttavia, si legge nel comunicato, i membri del Consiglio esprimono “riconoscenza e apprezzamento a tutti coloro che, con il proprio contributo, hanno voluto sostenere la sollecitudine pastorale e caritativa del Santo Padre, soprattutto in situazioni di calamità e di emergenza in varie parti del mondo”. Le ultime cifre menzionate riguardano l’importo versato a sostegno della struttura centrale della Chiesa, in base al canone 1271 del Codice di Diritto Canonico, pari a 27 milioni e 360 mila dollari americani – anche in questo caso in flessione rispetto al 2009 – e l’importo delle offerte pervenute da altre istituzioni, tra cui lo IOR, che ha donato al Santo Padre 55 milioni di euro per le sue attività di religione.

Radio Vaticana

COMUNICATO DEL CONSIGLIO DI CARDINALI PER LO STUDIO DEI PROBLEMI ORGANIZZATIVI ED ECONOMICI DELLA SANTA SEDE

Le nomine del Papa. Mons. Rainer Maria Woelki nuovo arcivescovo di Berlino, il card. Re legato pontificio al XXV Congresso Eucaristico Nazionale

Benedetto XVI ha nominato il nuovo arcivescovo metropolita di Berlino. Si tratta del 54enne mons. Rainer Maria Woelki, finora ausiliare di Colonia. Mons. Woelki è consultore della Congregazione per l’Educazione Cattolica. In seno alla Conferenza episcopale tedesca ricopre fa parte della Commissione per le vocazioni ed i ministeri ecclesiali e di quella per la scienza e la cultura Benedetto XVI ha poi nominato il card. Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi, suo inviato al XXV Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà ad Ancona dal 3 all'11 settembre. Come è noto sarà poi lo stesso Papa a celebrare la Messa conclusiva nei cantieri navali che ospiteranno l'evento. Il Pontefice ha nominato anche un inviato per le celebrazioni anniversarie dell'Abbazia di Cava dei Tirreni, previste per lo stesso mese di settembre: è il presidente emerito del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, cardinale Renato Raffaele Martino.

Radio Vaticana, Agi

RINUNCE E NOMINE

60° anniversario di Ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI. Lombardi: un lungo cammino di fedeltà, un dono per la Chiesa, in particolare i sacerdoti

Lo scorso 29 giugno, Benedetto XVI ha condiviso, con una dovizia di particolari quasi sorprendente, i pensieri e i sentimenti spirituali che in 60 anni hanno accompagnato e accresciuto in lui la consapevolezza della sua vocazione al sacerdozio. Una vocazione vissuta fino al servizio più alto di Successore di Pietro nel segno di una fedeltà trasparente, come nota il nostro direttore generale, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
“Non più servi, ma amici”. Nel giorno anniversario della sua ordinazione sacerdotale, solennità dei Santi Pietro e Paolo, l’omelia che il Papa ha pronunciato è stata un’intensa testimonianza della sua spiritualità sacerdotale. Ciò che più colpisce è l’insistenza sul rapporto personale con Gesù, che nel momento dell’ordinazione si è rivolto a lui e lo ha accolto nella cerchia di coloro a cui si era rivolto nel Cenacolo. Il rapporto diventa così intimo che il sacerdote può dire “io” con verità a nome stesso di Gesù, ripetendo con efficacia le sue stesse parole, come avviene quando amministra il Sacramento del perdono e consacra l’Eucaristia.Da quel giorno il Papa ha compiuto un lungo cammino, attraversando e svolgendo le diverse forme del ministero ecclesiale fino a quella più alta. Un cammino paziente, che egli descrive “sotto il sole e la pioggia, nella serenità e nella difficoltà, nelle diverse fasi della purificazione e della prova, come anche nella gioia evangelica”. 60 anni di fedeltà, celebrati in semplicità e senza trionfalismo, perché sono un dono piuttosto che una conquista. Un dono per tutta la Chiesa e in particolare per tutti i sacerdoti, a cui giustamente Benedetto XVI non si stanca di ricordare, con la sua parola e soprattutto il suo esempio, che il rapporto personale con Gesù - l’amico - è la sorgente permanente della vitalità e della fecondità della loro chiamata e del loro servizio.

Radio Vaticana

Il Papa a Lamezia Terme e Serra San Bruno. Talarico: la presenza di Benedetto XVI darà la spinta necesseria per la ripartenza dell'intera Calabria

Il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti e il presidente del Consiglio Francesco Talarico, lunedì 4 luglio, alle 10.00, incontreranno a Lamezia Terme, nella sede della diocesi, il vescovo mons. Luigi Cantafora. L'occasione della visita dei rappresentanti delle massime istituzioni calabresi sarà utile per affrontare tutti gli aspetti organizzativi della prossima visita di Papa Benedetto XVI in Calabria, nella diocesi lametina e alla Certosa di Serra San Bruno. Al vescovo di Lamezia, Scopelliti e Talarico confermeranno il massimo impegno e sostegno delle istituzioni regionali per l'evento previsto per il prossimo 9 ottobre. "Dalla visita del Santo Padre la Calabria si aspetta molto. Sarà un'occasione - afferma il presidente Talarico - per rilanciare, all'interno della Calabria e dalla Calabria verso l'intero Paese, il tema della riconciliazione. La presenza del Papa, in una regione con grandi difficoltà, ma proiettata a rinnovarsi e a puntare sulle nuove generazioni per un reale cambiamento, darà la spinta necessaria per la ripartenza dell'intera Calabria. Le istituzioni regionali, che già guardano con la giusta sensibilità all'opera pastorale dei vescovi della Calabria, impegnati nella loro azione di rievangelizzazione, trarranno dalla visita del Papa, insieme a tutti i cittadini calabresi, gli stimoli giusti per un risveglio delle coscienza".

Agi