mercoledì 13 luglio 2011

Un anno fa la scomparsa del vaticanista Giuseppe de Carli. L'ultima intervista, da lui realizzata, al card. Joseph Ratzinger prima dell'elezione

Video Rai.TV - Rai Vaticano - Intervista card. Ratzinger

Giuseppe De Carli: Benedetto XVI parla di vita alla morte, di identità in mezzo all'alienazione, di speranza e futuro. Un 'intellettuale col cuore'

L’appello mezzo stampa del card. Zen al governo per fermare i funzionari che fanno violenza alla Chiesa in Cina. L’agenzia 'Fides' apre un blog

Il card. Joseph Zen (nella foto con Benedetto XVI), vescovo emerito di Hong Kong, ha comprato una pagina di pubblicità sul giornale Apple Daily per indirizzare un "appello urgente" al presidente cinese Hu Jintao e al premier Wen Jiabao. Firmandosi come “un anziano cittadino di Hong Kong”, il porporato chiede ai due leader di "dedicare un pò del loro tempo alla cura dei cattolici" in Cina e fermare quei "funzionari canaglia che violano la Costituzione dello Stato, usano violenza facendo emergere la feccia della Chiesa, forzano i vescovi cinesi, sacerdoti e laici di fare cose contro la loro". A Shantou, nella regione cinese del Guangdong, "senza mandato papale, per volontà del governo - ricorda da parte sua l'agenzia AsiaNews, l'agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere - dovrebbe essere ordinato padre Giuseppe Huang Bingzhang. E alla cerimonia dovrebbero partecipare i quattro vescovi del Guangdong", che da diversi giorni risultano scomparsi e sono stati forse sequestrati proprio "per prepararli" all'ordinazione prevista per domani nella cattedrale di San Giuseppe. Anche mons. John Tong, attuale vescovo di Hong Kong, ha diffuso un messaggio a tutte le parrocchie e comunità religiose della diocesi per chiedere preghiere che illuminino quanti stanno per rendersi responsabili di un atto sacrilego. Intanto il Vaticano, attraverso l’agenzia Fides, ha dato vita a un blog dal titolo “Being catholics in China” come mezzo di informazione, dialogo, scambio e formazione rivolto ai cattolici cinesi. "Questo blog è stato creato da Fides per aver uno scambio con i fratelli e le sorelle della Chiesa Cina", si legge nel sottotitolo del blog. Il primo tema affrontato in cinese e in inglese, è quello relativo all’ultima ordinazione episcopale illecita, cioè senza mandato pontificio, messa in atto dalle autorità di Pechino.

Vatican Insider

catholicsinchina.blogspot.com

Il Papa a Lamezia Terme e Serra San Bruno. La diocesi propone tre sussidi per le vacanze in preparazione alla visita per ragazzi, giovani e adulti

Tre sussidi pastorali per questo tempo di vacanze in preparazione alla visita pastorale di Benedetto XVI a Lamezia Terme e Serra San Bruno domenica 9 ottobre. L’iniziativa è della diocesi che propone tre sussidi dedicati ai ragazzi, ai giovani e agli adulti. Il vescovo Luigi Cantafora, nel consegnarli agli animatori pastorali, ricorda che sono pensati per “poter integrare le proposte che già sono in atto nella vita ordinaria delle comunità parrocchiali in vista dell’estate, perché anche i giovani possano prepararsi alla visita del Santo Padre in diocesi con la consapevolezza del tempo di Grazia che il Signore ci concede di vivere”. Si tratta di “semplici” proposte di attività da svolgere in un campo-scuola o nel corso delle attività estive della comunità parrocchiale o in una giornata di ritiro, in vista di questo “meraviglioso evento che ci accingiamo a vivere”. Nel sussidio per gli adulti, ampi stralci della lettera pastorale del vescovo “Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina (At 3,6)” scritta in preparazione alla visita, e alcuni spunti di riflessione per far sì che le suggestioni del presule trovino riscontro nell’esperienza personale.

SIR

Il Papa in Croazia. Speciale sessione plenaria della Conferenza Episcopale del Paese. Lettera di gratitudine di Benedetto per la calorosa accoglienza

Si è tenuta, ieri a Zagabria, una speciale sessione plenaria della Conferenza Episcopale croata, presieduta dall’arcivescovo Marin Srakić di Đakovo-Osijek. Al centro dei lavori l’analisi del Viaggio Apostolico di Benedetto XVI nel Paese il 4 e 5 giugno scorsi. Mons. Srakić ha parlato del viaggio del Papa come di un grande evento per la Chiesa croata e la nazione, ed ha diffuso una lettera in cui il Santo Padre esprime gratitudine per la calorosa accoglienza e per la partecipazione attenta e devota della gente. Nel cuore del Papa restano gli incontri con i giovani in piazza Ban Josip Jelačić, con le famiglie all'Ippodromo di Zagabria e i Vespri con i vescovi, sacerdoti, religiosi, teologi, seminaristi e novizi presso la cattedrale di Zagabria. Dal canto loro, i vescovi del Paese hanno sottolineato la grande partecipazione dei giovani, i quali, nel corso della Veglia di preghiera di sabato 4 giugno, “hanno fatto risuonare la loro voce attraverso la preghiera, i canti e la meditazione, offrendo una grande testimonianza della loro fede”. I presuli hanno poi ricordato i temi principali dei discorsi pronunciati dal Papa, come la difesa della famiglia e il necessario dialogo tra tutte le strutture della società. La Conferenza Episcopale ha invitato i fedeli a leggere e contemplare le parole del Papa in modo che possano portare frutto nella nazione.

SIR, Radio Vaticana

Mons. Viganò avrebbe accettato di diventare nunzio apostolico negli Stati Uniti. Mons. Sambi verso la Prefettura degli Affari Economici

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, attuale segretario del Governatorato della Città del Vaticano, avrebbe accettato di diventare nunzio apostolico negli Stati Uniti prendendo il posto di Pietro Sambi, che sarà richiamato a Roma per ricoprire un incarico cardinalizio. Sarebbe dunque ormai deciso l’avvicendamento rivelato tre settimane fa da Vatican Insider, dopo mesi di tensioni e di contrasti. Viganò in neanche due anni ha introdotto un coordinamento migliore degli strumenti di gestione, creando un ufficio di Programmazione e Controllo di gestione; ha istituito un ufficio Acquisti beni e servizi, centralizzando tutti gli acquisti e ottenendo maggiori sconti dai fornitori; ha fatto in modo che nei lavori interni al Vaticano le maestranze impegnate siano coordinate in modo razionale; ha preteso che venissero sempre presentati progetti con preventivi di spesa precisi e che ci fosse sempre un responsabile dei lavori. Nell’attuare queste riforme, il prelato lombardo avrebbe urtato troppe sensibilità, rendendo sempre più difficili le relazioni tra la segreteria generale del Governatorato e i responsabili degli uffici. E si sarebbe anche scontrato con i vertici della Segreteria di Stato. Per questo Benedetto XVI, ascoltato tutte le parti in causa, ha deciso l’avvicendamento. A sostituire Viganò nell’incarico di numero due del Governatorato sarà il canonista Giuseppe Sciacca, uditore della Rota Romana, conosciuto e stimato sia dal Papa che dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone. La nunziatura di Washington rappresenta una soluzione onorevole: si tratta infatti di una destinazione importante e prestigiosa, che tiene conto del servizio svolto da mons. Viganò a Roma in questi anni, anche come delegato per le rappresentanze pontificie come responsabile del personale. L’attuale nunzio a Washington, l’arcivescovo Pietro Sambi, potrebbe essere designato quale Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, o, secondo altre fonti, come presidente del Governatorato, al posto del dimissionario card. Giovanni Lajolo. Una delle possibili destinazioni diplomatiche di cui si era parlato nelle scorse settimane per Viganò era quella di Praga, attualmente vacante. Ma nella capitale della Repubblica Ceca potrebbe invece arrivare un altro nunzio, proveniente da Dublino, l’arcivescovo Giuseppe Leanza, in Irlanda dal 2008.

Andrea Tornielli, Vatican Insider

Il racconto del genio femminile a servizio della Chiesa: il ciclo di catechesi di Benedetto XVI su alcune grandi Sante del Medioevo

Un recente ciclo di catechesi che ha impegnato nei mesi scorsi Benedetto XVI, durante i mercoledì dell’Udienza generale, ha riguardato la descrizione della vita e dell’opera di alcune grandi Sante del Medioevo. Dal settembre 2010 alla fine del gennaio 2011, il Papa ha offerto una galleria di ritratti di santità femminile che hanno segnato in modo indelebile il percorso del cristianesimo nell’Europa e nel mondo. Giovanni Paolo II lo aveva argomentato in termini generali, e con un’ampiezza di gratitudine e di ammirazione quasi mai viste, scrivendo nel 1988 la "Mulieris dignitatem". Benedetto XVI ha fatto altrettanto ma in termini specifici, individuali, cercando e scegliendo in quella “enciclopedia” dell’eccellenza umana che sono le vite dei Santi, in questo caso di grandi Sante del tempo antico, per dimostrare, con Papa Wojtyla, che non c'è stata un'epoca in cui il “genio femminile” non sia stato una pietra angolare della Chiesa. Inaugurando il ciclo di catechesi sulle Sante medievali, Benedetto XVI cita un passaggio della "Mulieris dignitatem": “‘La Chiesa - vi si legge - ringrazia per tutte le manifestazioni del genio femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e a tutte le nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità; ringrazia per tutti i frutti di santità femminile’. Anche in quei secoli della storia che noi abitualmente chiamiamo Medioevo, diverse figure femminili spiccano per la santità della vita e la ricchezza dell’insegnamento” (1° settembre 2010).
Ciò detto, il Papa si trasforma in un narratore di figure celeberrime, o sconosciute ai più, che accendono di abbaglianti luci di carità e di sapienza gli anni cosiddetti “bui” della storia europea dopo l’anno Mille. Per mesi, attraverso le sue parole, sfilano davanti agli occhi della Chiesa contemporanea le donne che hanno costruito quella di mille anni prima. Dalla poliedrica monaca benedettina Ildegarda di Bingen, che di genio ne aveva da vendere, con le sue doti di letterata, musicista, cosmologa, al cuore di fuoco di Giovanna d’Arco, amica della verità del Vangelo e dunque nemica di ogni suo accomodamento: “Santa Giovanna d’Arco ci invita ad una misura alta della vita cristiana: fare della preghiera il filo conduttore delle nostre giornate; avere piena fiducia nel compiere la volontà di Dio, qualunque essa sia; vivere la carità senza favoritismi, senza limiti e attingendo, come lei, nell'Amore di Gesù un profondo amore per la Chiesa” (26 gennaio 2011).
Nel mezzo, ritratti di mistiche e di donne d’azione, dove per entrambi il punto di partenza è l’amore per Gesù e quello d’arrivo l’amore per l’umanità che a Gesù va condotta. Un esempio di cristianesimo che brilla universale dalle ribalte discrete della preghiera e della contemplazione è, dice Benedetto XVI, quello di Chiara d’Assisi: “‘Chiara infatti si nascondeva; ma la sua vita era rivelata a tutti. Chiara taceva, ma la sua fama gridava’. Ed è proprio così, cari amici: sono i Santi coloro che cambiano il mondo in meglio, lo trasformano in modo duraturo, immettendo le energie che solo l’amore ispirato dal Vangelo può suscitare. I Santi sono i grandi benefattori dell’umanità” (15 settembre 2010).
Dalle mura del chiostro a quelle del castello, il Medioevo annovera una Santa regina, Elisabetta d’Ungheria, icona della faccia più nobile del potere: quella che non teme di sporcarsi l’orlo del mantello a contatto con gente di rango inferiore, ma anzi porta di persona il cibo a chi ha fame, risarcimento alle vittime di ingiustizie, dignità nella miseria. Appoggiata in questo dal marito, il re Lodovico; il che, osserva il Papa, dimostra che il segreto della felicità di coppia sta nell’impegno, non nel disimpegno: “Elisabetta aiutava il coniuge ad elevare le sue qualità umane a livello soprannaturale, ed egli, in cambio, proteggeva la moglie nella sua generosità verso i poveri e nelle sue pratiche religiose...Una chiara testimonianza di come la fede e l’amore verso Dio e verso il prossimo rafforzino la vita familiare e rendano ancora più profonda l’unione matrimoniale” (20 ottobre 2010).
Il Medioevo non è solo un’epoca storica. C’è un Medioevo anche oggi, un buio dello spirito che inquieta. Tutti noi, afferma il Papa durante una di queste catechesi, “siamo a rischio di vivere come se Dio non esistesse”, e questo significa che spesso si hanno per compagni il pessimismo e la sfiducia. Così, Benedetto XVI ricorda che i Santi sono degli ottimisti con delle ottime ragioni per esserlo. E parlando della mistica britannica Giuliana di Norwich, ricorda il distillato della sua saggezza: se credi in Dio, tutto non può che finire in bene: “Le promesse di Dio sono sempre più grandi delle nostre attese. Se consegniamo a Dio, al suo immenso amore, i desideri più puri e più profondi del nostro cuore, non saremo mai delusi. 'E tutto sarà bene', 'ogni cosa sarà per il bene': questo il messaggio finale che Giuliana di Norwich ci trasmette e che anch’io vi propongo quest’oggi (1° dicembre 2010).

Radio Vaticana