giovedì 29 dicembre 2011

Concistoro vicino: il Vaticano ordina nuovi anelli cardinalizi. Saranno preparati dai fratelli Savi, gli orafi di fiducia della Santa Sede

Quello che si terrà in febbraio, con ogni probabilità il 18 e il 19 febbraio, è il quarto Concistoro per la creazione di nuovi cardinali del Pontificato di Benedetto XVI. Vatican Insider ha scritto più volte delle liste di possibili nuovi porporati: una conferma dell’ormai imminente decisione è determinata dalla decisione di acquistare nuovi anelli cardinalizi. È tradizione infatti che il Pontefice regnante doni ai nuovi "senatori della Chiesa" un anello. Fino ad oggi Papa Ratzinger ha usato regalare ai cardinali da lui creati gli anelli forgiati sul modello usato durante il Pontificato di Giovanni Paolo II: un rettangolo d’oro lavorato, dove si staglia un crocifisso. Ora però è stato approvato il disegno di un nuovo anello cardinalizio, fatto a forma di croce, che sarà usato per la prima volta il prossimo febbraio: è stato preparato dall’oreficeria ecclesiastica dei fratelli Savi, che si trova in Borgo Pio e il costo si aggira sui 1.500 euro. I Savi collaborano già da tempo con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice: sono loro ad aver realizzato la "ferula" papale, la croce che il Papa usa come bastone pastorale durante le celebrazioni.

Andrea Tornielli, Vatican Insider

Sabato i Primi Vespri e il Te Deum in ringraziamento per l'anno trascorso presieduti dal Papa. Card. Vallini: abbiamo tanti motivi per ringraziare Dio

Sabato 31 dicembre alle 17.00 nella Basilica di San Pietro Benedetto XVI guida la preghiera dei Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e il Te Deum. Una tradizione iniziata dal Beato Giovanni Paolo II, ricorda il card. Agostino Vallini in una lettera alla diocesi di Roma. Papa Wojtyla, scrive, volle "guidare la preghiera che la Chiesa di Roma eleva al Signore per ringraziarlo dei benefici ricevuti durante l’anno". Il testo del cardinale continua poi elencando i motivi per ringraziare Dio di "avere accompagnato la nostra comunità diocesana": dai nuovi diaconi e sacerdoti ai tanti bambini che hanno ricevuto il battesimo; dalle coppie che hanno consacrato il loro amore nel matrimonio al cammino pastorale sull’Eucaristia e la testimonianza, fino a questo anno di riflessione sull’iniziazione cristiana. "Sono tutti segni della bontà di Dio nei nostri confronti. A questi motivi si aggiungono poi le tante grazie che ciascuno di noi ha ricevuto dalla Provvidenza". Di qui l’invito a "partecipare numerosi alla celebrazione in San Pietro per vivere con il nostro vescovo, il Papa Benedetto XVI, questo significativo momento della vita della nostra diocesi". La preghiera continuerà domenica 1° gennaio, 45° Giornata Mondiale della Pace, con la Messa presieduta dal Papa alle 9.30 nella Basilica Vaticana.

RomaSette

Il Papa nomina mons. Wacław Depo nuovo arcivescovo di Częstochowa. Nomine di membri e consultori del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali

Papa Benedetto XVI ha oggi nominato mons. Wacław Depo arcivescovo di Częstochowa, in Polonia. Finora vescovo di Zamość-Lubaczów (Polonia), succede a mons. Stanisław Nowak, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età. Sempre in Polonia, Benedetto XVI ha nominato mons. Jan Kopiec vescovo di Gliwice, finora vescovo ausiliare di Opole (Polonia). Il Papa ha inoltre fatto una serie di nomine nel Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Ha nominato membri del dicastero i cardinali Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria (Croazia), Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay (India), John Njue, arcivescovo di Nairobi (Kenya), Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), gli arcivescovi Timothy Michael Dolan, di New York (Stati Uniti d'America), Mark Benedict Coleridge, di Canberra and Goulburn (Australia), Salvatore Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Manuel José Macário do Nascimento Clemente, di Porto (Portogallo), Joseph Befe Ateba, di Kribi (Camerun) e Barthélemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio della Cultura. Ha quindi nominato vari consultori del medesimo Pontificio Consiglio, tra cui padre Antonino Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio Rai e di Rai Radio Uno, Erminio Fragassa, presidente e amministratore delegato di MicroMegas Comunicazione S.p.A. (Italia), Marco Tarquinio, direttore responsabile di Avvenire e Giovanni Maria Vian, direttore responsabile de L'Osservatore Romano.

VIS notizie

RINUNCE E NOMINE

Un laico consultore

VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Da gennaio s'intensifica la preparazione dell'evento con Benedetto XVI: il punto sulla macchina organizzativa

Il tema della famiglia torna con evidenza nel tempo di Natale. Ieri è stato richiamato da Benedetto XVI nella catechesi del mercoledì. Il Papa ha riproposto l’esemplarità di quella di Nazaret. Motivi in più per fare il punto sulla macchina organizzativa del grande evento che nel 2012 attende le famiglie di tutto il mondo: l'Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno. L’evento ha una cadenza triennale ed è stato promosso per la prima volta da Giovanni Paolo II nel 1994 a Roma. Da lì l’appuntamento si è spostato nel 1997 a Rio de Janeiro (Brasile), nel 2000 di nuovo a Roma, nel 2003 a Manila (Filippine), nel 2006 a Valencia (Spagna) e nel 2009 a Città del Messico. Quella di Milano sarà dunque la settima edizione. Il tema scelto, in stretta continuità con il Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona del 2006, è “La famiglia: il lavoro e la festa”. La stessa traccia ha dato il titolo alle catechesi preparatorie dell’incontro, realizzate dallo staff del Pontificio Consiglio per la famiglia in collaborazione con gli uffici preposti dell’arcidiocesi di Milano. Il cammino indicato alle comunità cristiane si sta sviluppando lungo due direttrici: da un lato ci si prepara alla partecipazione, dall’altro, soprattutto da parte delle famiglie della zona di Milano, all’accoglienza. In entrambe le direzioni, il motore dell’incontro sono proprio le catechesi, tradotte nelle lingue più diffuse e disponibili nelle librerie oltre che online sul sito istituzionale dell’evento www.family2012.com. In questi giorni il sito è stato trasformato per augurare ai visitatori un sereno Natale e un felice 2012. Il logo del VII Incontro mondiale pone al centro il disegno stilizzato della cattedrale ambrosiana, davanti alla quale si staglia una famiglia composta dalle figure di quattro persone. Nella versione natalizia on-line in questi giorni, invece, le persone sono sostituite dalla Santa Famiglia sotto la stella cometa. La macchina organizzativa si è messa in moto da tempo, le prime iniziative sono partite lo scorso settembre e da gennaio 2012 si entrerà nel vivo della fase preparatoria dell’incontro. Sulla base dei numeri registrati in occasione dei precedenti appuntamenti, gli organizzatori attendono fino a un milione di persone per la Messa di domenica 3 giugno alla presenza del Santo Padre. Circa la metà sono invece i partecipanti attesi alla festa di sabato 2 giugno, anch’essa alla presenza del Papa. Annunciando la sua partecipazione all’incontro con una lettera al card. Dionigi Tettamanzi, Benedetto XVI scriveva: “Occorre promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a recuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà”. Proprio la quotidianità della vita familiare è al centro dell’attenzione, della riflessione e della preghiera, come occasione di cammino nella società e nel mondo. Il lavoro e la festa sono modalità privilegiate attraverso le quali la famiglia, luogo di relazioni, abita lo spazio sociale di vita e di lavoro e riesce a umanizzare il tempo in occasione della festa. Su questi binari scorre la strada per riscoprire la famiglia come “patrimonio di umanità” e riportarla al centro delle attenzioni non soltanto della Chiesa ma dell’intera società e, magari, della politica. Martedì 29 maggio vi sarà l’accoglienza dei partecipanti. Mercoledì 30, giovedì 31 maggio e venerdì 1 giugno 2012 il Congresso internazionale teologico-pastorale con relazioni e seminari sul tema “La Famiglia: il lavoro e la festa”, riflessioni sulle politiche per le famiglie, incontri con esperienze significative del territorio, Eucaristie nelle parrocchie o per gruppi linguistici, festa nelle città e nelle parrocchie di riferimento. Venerdì 1° giugno è poi in programma una serata al Teatro alla Scala per le delegazioni provenienti dalle varie nazioni e un’adorazione eucaristica in Duomo. Sabato 2 giugno, la Festa delle Testimonianze con la presenza di Benedetto XVI. Domenica 3 giugno, infine, la Santa Messa presieduta dal Papa. Le famiglie sono chiamate nel capoluogo lombardo aprendosi all’accoglienza. Le possibilità di adesione sono diverse, adeguate sia per chi intende essere presente a tutti gli appuntamenti in calendario, sia per chi preferisce partecipare soltanto agli eventi con Benedetto XVI. L’iscrizione, indispensabile, per motivi organizzativi, per poter accedere alle aree dell’evento, può essere effettuata da singoli o in gruppo, entro il 31 marzo 2012. Informazioni e moduli di adesione si trovano in 5 lingue nella sezione “iscrizioni” del sito e, per i dettagli, si può inviare una richiesta via e-mail a iscrizioni@family2012.com. La riuscita dell’iniziativa dipende non soltanto da quante famiglie vi prenderanno parte, ma anche dallo spirito e dal modo in cui si avvicineranno all’evento sia coloro che parteciperanno direttamente, sia quanti lo seguiranno a distanza ma non per questo con minore attenzione. Un contributo fondamentale è atteso dai molti volontari che verranno coinvolti nei vari settori dell’organizzazione, attraverso un reclutamento fra le parrocchie che è già partito.

SIR

Il 2011 di Benedetto XVI. Oltre 2 milioni e mezzo di fedeli lo hanno incontrato in Vaticano. Casa Pontificia: dati approssimativi, c'è stata crescita

Sono oltre 2,5 milioni (2.553.800) i fedeli che nel 2011 hanno partecipato ai vari incontri con Benedetto XVI, ovvero Udienze generali (400.000) e particolari (101.800), Celebrazioni liturgiche (846.000), Angelus e Regina Coeli (1.206.000). I dati sono stati pubblicati questa mattina dalla Prefettura della Casa Pontificia. Un comunicato ricorda che si tratta di dati approssimativi, che vengono calcolati sulla base delle domande di partecipazione agli eventi pervenute alla Prefettura, e dei biglietti distribuiti dalla stessa, come pure su una stima sommaria delle presenze a momenti come l’Angelus o il Regina Coeli e le grandi Celebrazioni in Piazza San Pietro: su tutte, quest’anno, la solenne cerimonia di Beatificazione di Giovanni Paolo II. I dati mostrano una crescita di partecipazione rispetto agli ultimi tre anni. Il quadro presentato, spiega ancora la nota, si riferisce solo agli incontri in Vaticano e a Castel Gandolfo e non comprende altri momenti, vissuti dal Pontefice con una grande partecipazione di fedeli come i viaggi apostolici in Italia e all’estero.

Radio Vaticana

La diocesi di Lanciano-Ortona aspetta il sì del Papa per una visita. Mons. Cipollone lo ha nuovamente invitato in occasione dell'Anno della fede

La diocesi di Lanciano-Ortona aspetta con ansia che il Santo Padre accolga l’invito che gli è stato rivolto per una visita pastorale. L’arcivescovo Emidio Cipollone, nel corso del tradizionale faccia a faccia con gli operatori dell’informazione che si è svolto nei giorni scorsi, ha ribadito di aver recapitato un nuovo invito a Papa Benedetto XVI, dopo quello dello scorso ottobre, sempre per il tramite della Segreteria di Stato vaticana. "Quale occasione migliore - ha affermato il presule - è l’arrivo del Papa nella diocesi della fede, che ospita il primo Miracolo Eucaristico della storia e le spoglie di San Tommaso Apostolo, in occasione dell’Anno della fede indetta dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. Data la vicinanza con Roma, il Papa potrà venire da noi anche un solo giorno con Messa a Lanciano (foto) al mattino e preghiera sulla tomba di San Tommaso ad Ortona nel pomeriggio". È intuibile l’attesa dei fedeli del luogo, i quali contano di poter ascoltare dal vivo le parole del Successore di Pietro del quale apprezzano, come, del resto, tutti gli uomini e le donne di buona volontà, la chiarezza, la lucidità e il rigore morale. L’auspicio di tutti è che, nonostante i tanti impegni, il Santo Padre trovi il tempo per poter far visita ad una terra ricca di storia e di tradizioni e la cui religiosità è ben nota a tutto il mondo cattolico. Il Miracolo Eucaristico di Lanciano avvenne nell’anno settecento. Un monaco mentre celebrava la Santa Messa fu assalito dal dubbio circa la presenza reale di Gesù nella Eucaristia. Pronunziate le parole della consacrazione sul pane e sul vino, all’improvviso, dinanzi ai suoi occhi vide il pane trasformarsi in carne, il vino in sangue. La tradizione non ci ha consegnato i dati anagrafici del monaco-sacerdote tra le cui mani si è verificato lo straordinario e inatteso mutamento. Si sa solo era un monaco di rito orientale, greco, appartenente alla grande famiglia spirituale dei basiliani. A Ortona, invece, è molto forte la devozione verso San Tommaso al quale è dedicata concattedrale dell’arcidiocesi dove si custodiscono le reliquie dell’apostolo dal XIII secolo. Il Santo è protagonista di un brano del Vangelo di Giovanni (20,24-29) in cui prima dubitò della risurrezione di Gesù e poi lo riconobbe. Secondo la tradizione, si spinse a predicare il Vangelo fuori dei confini dell’Impero romano, in Persia ed India, dove fondò la prima comunità cristiana. Mons. Emidio Cipollone, ben conscio di questa grande tradizione storica e di fede, chiamato a reggere le sorti dell’arcidiocesi l’11 ottobre 2010, a poco più di un anno dalla sua presa di possesso canonico della cattedra, ha pensato bene di far leva di questi due punti di forza per far sì che Papa Ratzinger accetti l’invito che gli è stato ufficialmente rivolto.

Carmine Alboretti, La Discussione

Cori accanto all’albero, il Natale dei fratelli Ratzinger. Georg ha portato al Papa il tradizionale regalo: un’agendina-calendario tascabile

Da martedì Benedetto XVI è insieme al fratello Georg (foto) negli appartamenti vaticani. Il fratello del Papa, già direttore del coro di Ratisbona, vive nella città tedesca in una casa nei pressi della Cattedrale, ma si reca spesso a visitare il Papa. Georg Ratzinger ha rivelato al Bayerischer Rundfunk un piccolo dettaglio: ogni anno, quando arriva a Roma per le feste natalizie, è solito portare al fratello un piccolo dono, un’agenda-calendario tascabile. La sera, dopo la cena delle 19.30, "trascorreremo un po’ di tempo accanto all’albero di Natale", ha raccontato mons. Ratzinger. Nell’appartamento pontificio viene addobbato ogni anno un abete proveniente dalle foreste bavaresi, spedito da Thaddäus Kühnel, che è stato autista, "corriere" e amico personale del futuro Papa. La musica che viene ascoltata più spesso dai fratelli Ratzinger in questo periodo è un CD di canzoni natalizie registrato dal coro della Cattedrale di Ratisbona. Joseph e Georg, informa il giornalista tedesco Paul Badde, assaggiano i loro biscotti preferiti. "Non c’è davvero nulla di speciale – commenta Georg Ratzinger – soltanto cose da vecchi…". Della comune passione per la musica, il fratello del Papa aveva detto: "Nella nostra casa tutti amavano la musica. Nostro padre aveva una cetra che suonava spesso la sera. Cantavamo insieme. Per noi era sempre un evento. A Marktl sull’Inn, poi, c’era una banda musicale che mi affascinava molto. Ho sempre pensato che la musica sia una delle cose più belle che Dio abbia creato. Anche mio fratello ha sempre amato la musica: forse l’ho contagiato io". Quando viene a Roma, in Vaticano, Georg Ratzinger, che ha problemi di vista, è assistito da suor Christine, della comunità Das Verk (L’Opera) e abita nella zona superiore dell’appartamento papale, dove risiedono anche i due segretari del Pontefice. Benedetto XVI, di pomeriggio, va a trovare il fratello nella sua camera. Mons. Ratzinger partecipa alla Messa mattutina e siede a tavola con il Papa per colazione, pranzo e cena. Nell’agosto 2008, Benedetto XVI ha detto del fratello: «Dall’inizio della mia vita mio fratello è stato sempre per me non solo compagno, ma anche guida affidabile. È stato per me un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza, la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato sempre la strada da prendere, anche in situazioni difficili».

Andrea Tornielli, Vatican Insider