martedì 19 maggio 2009

Il Papa in Terra Santa. 'Pave the Way Foundation': gratitudine per il coraggio e la forza manifestati nel pellegrinaggio di grande successo

La fondazione interreligiosa "Pave the Way Foundation" ha ringraziato con una lettera per “il coraggio e la forza” che Benedetto XVI ha manifestato nel suo pellegrinaggio in Terra Santa. Il testo, firmato dal fondatore e presidente dell'istituzione, Gary L. Krupp, ebreo, lamenta allo stesso tempo le critiche che si sono levate da vari settori contro il Santo Padre, spiegando che in realtà di tratta di persone o istituzioni con “agende opposte”. “Desidero esprimerle la mia sincera e sentita gratitudine per aver iniziato e completato il suo pellegrinaggio di grande successo in Terra Santa”, spiega il fondatore della "Pave the Way Foundation". “In una regione separata da differenze politiche, religiose e culturali, percorrere una linea sottile per portare il messaggio di pace di Dio a tutti quanti lo ricercano richiede enorme coraggio e forza”. “Solo chi cerca di mettersi nei panni di un altro riesce a capire veramente le necessità, le paure, e può identificarsi con il dolore di tutti i popoli della regione. Purtroppo, c'è chi ha agende opposte ed è pronto a criticare e a minare i suoi preziosi sforzi nel nome della pace”.
“Memore di questo, per favore prenda forza dalla voce di coloro che le hanno parlato in musica al suo arrivo in Israele e dall'apprezzamento di quanti vedono attraverso le critiche e l'ostilità e la negatività di alcuni commentatori”. “Possa Dio darle la forza di continuare il suo pontificato per molti anni, e ricche benedizioni di successo nel suo sforzo di portare la pace di Dio nel nostro mondo travagliato”, termina la lettera, riconoscendo il lavoro del Papa “per porre fine all'uso errato del santo nome di Dio”. La “Pave the Way Foundation”, come spiega la sua pagina web, “è dedita al raggiungimento della pace colmando le differenze con la tolleranza, l'educazione e le relazioni pratiche tra le religioni, mediante scambi culturali, tecnologici e intellettuali”. L'organizzazione “cerca di eliminare l'uso della religione come strumento storicamente utilizzato da alcuni per raggiungere i propri interessi personali e provocare conflitti”.

Il Papa in Terra Santa. Mons. Franco: i cristiani hanno sentito vicino il cuore di Benedetto XVI. Ha lasciato ricordi bellissimi

“Si è sentito il cuore del Papa vicino alle realtà della Terra Santa e questo tutti i nostri cristiani lo hanno avvertito in modo meraviglioso”. E’ un bilancio “estremamente positivo” quello che il nunzio in Israele e delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina, mons. Antonio Franco, traccia in un'intervista all'agenzia SIR del pellegrinaggio di Benedetto XVI in Giordania, Israele e Territori palestinesi. “Il Papa – afferma il nunzio - ha lasciato ricordi bellissimi in Terra Santa, giorni vissuti intensamente, sia nei momenti un po’ più di tensione sia in quelli di partecipazione e commozione spirituale, più rilassati e sereni”. Anche le perplessità ed i timori della vigilia sono stati spazzati via: “Benedetto XVI ha vissuto tutte le realtà della Terra Santa, lo ha fatto nella genuinità, nella realtà di quello che si vive giorno per giorno. Ha vissuto tutta la fatica, la difficoltà e anche la tensione di Gerusalemme, il clima più disteso a Betlemme e poi a Nazareth in un clima familiare. Certamente sono cadute tante perplessità e tante difficoltà della vigilia, si è creato un clima di comunicazione profonda, nonostante non vi sia stato un incontro personale con ciascuno. Ma si è sentito il cuore del Papa vicino alle realtà della Terra Santa e questo tutti i nostri cristiani lo hanno avvertito in modo meraviglioso”.

Il Papa in Terra Santa. 'L'Osservatore Romano': piena sintonia tra Benedetto XVI e Barack Obama sui due Stati, israeliano e palestinese

Piena identità di vedute tra il Papa e Barack Obama sulla soluzione di due stati per la Terra Santa: è quanto sottolinea oggi L'Osservatore Romano, in un articolo dedicato all'incontro avuto ieri alla Casa Bianca, tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu (nella foto con Benedetto XVI) e il presidente degli Stati Uniti. "Il presidente americano - si legge in un articolo di prima pagina dal titolo 'Due Stati una sola pace' - ha confermato il proprio sostegno alla visione dei due Stati, israeliano e palestinese, che vivano pacificamente l'uno accanto all'altro, in piena sintonia con quanto auspicato da Benedetto XVI nel suo recente viaggio in Terra Santa: "Che la soluzione dei due Stati divenga realtà e non rimanga un sogno". Il giornale vaticano registra poi come Netanyahu abbia però fatto sapere di "non prendere in considerazione lo spazio politico e territoriale per la nascita di uno Stato palestinese, ma al massimo una forma di autogoverno".