martedì 9 novembre 2010

Un atto ecumenico con il primate anglicano e il metropolita ortodosso di Pergamo per i 50 anni del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani

Il Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani celebrerà il suo 50° anniversario con un atto ecumenico il 17 novembre alle 17.00 nella Sala San Pio X, in Via della Conciliazione a Roma. L'evento sarà presieduto dal presidente del dicastero, mons. Kurt Koch, e conterà sull'intervento del presidente emerito, il card. Walter Kasper, dell'arcivescovo anglicano di Canterbury, Rowan Williams, e del metropolita ortodosso di Pergamo Ioannis (Zizioulas), del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Si commemoranno così i 50 anni dall'istituzione del Segretariato per la promozione dell'Unità dei cristiani, in seguito diventato Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani, spiega un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede diffuso questa mattina. “Questo sguardo al passato, rivolto al momento dell’istituzione ed al cammino intrapreso fino ad oggi, offrirà non solo l’occasione di esprimere gratitudine a Dio per coloro che hanno contribuito a far avanzare l’ecumenismo e per gli abbondanti frutti che sono stati già raccolti”, indica il testo. “Permetterà anche di suscitare un rinnovato interesse per la causa dell’unità e ribadire la ferma volontà di proseguire il cammino verso la piena comunione di tutti i cristiani, affrontando con fiducia le sfide, anche nuove, che si presentano”, aggiunge. La storia del Pontificio Consiglio per l'ecumenismo risale al 5 giugno 1960, domenica di Pentecoste, quando il Beato Giovanni XXIII istituì il Segretariato per la promozione dell'Unità dei cristiani, insieme alle undici commissioni che avrebbero preparato il Concilio, con il Motu Proprio "Superno Dei Nutu". Il primo presidente del Segretariato fu il card. Agostino Bea, al quale sono succeduti i cardinali Johann Willebrands, Edward Idris Cassidy, Walter Kasper e, il 1° luglio 2010, l'arcivescovo Koch. Nel 1998, con la Costituzione Apostolica "Pastor Bonus", Giovanni Paolo II ha cambiato il nome del Segretariato in Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani. “Nel corso degli anni, il Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani ha curato i rapporti con il vasto mondo ecumenico sia a livello multilaterale che attraverso contatti e dialoghi bilaterali con molte Chiese e Comunità cristiane”, segnala il comunicato pubblicato questo martedì. La data dell’atto commemorativo, il 17 novembre, è stata volutamente fatta coincidere con la sessione plenaria del dicastero, che si terrà dal 15 al 19 novembre sul tema “Verso una nuova tappa del dialogo ecumenico”.

Zenit

Una mostra e un convegno per celebrare la riapertura della Biblioteca Apostolica Vaticana dopo i restauri. Il 18 dicembre la visita di Benedetto XVI

Un milione e 600mila volumi a stampa, 80mila manoscritti e 100mila unità archivistiche, 8mila400 incunaboli circa, 300mila tra monete e medaglie, 150mila tra stampe, disegni e matrici, oltre 150mila fotografie. Sono alcuni dei numeri della "Biblioteca dei Papi" che ha riaperto al pubblico il 20 settembre scorso dopo tre anni di lavori straordinari. In occasione della riapertura attesa dai tanti studiosi che qui sono a casa, circa 20mila l'anno, la Biblioteca Apostolica Vaticana (foto) si racconta al grande pubblico attraverso una mostra, allestita in Vaticano nel Braccio di Carlo Magno, e intitolata "Conoscere la Biblioteca Vaticana", una storia aperta al futuro, che verrà inaugurata l'11 novembre e resterà aperta per tutto il mese di gennaio. Si affianca a questa iniziativa, il convegno di studio "La Biblioteca Apostolica Vaticana come luogo di ricerca e come istituzione al servizio degli studiosi", che si svolgerà dall'11 al 13 novembre. La mostra, organizzata dalla Biblioteca e dall'Opera romana pellegrinaggi, si avvale di mezzi multimediali che consentono la visione di spazi 'interni' altrimenti inaccessibili. Convegno e mostra sono stati presentati questa mattina in Sala stampa vaticana dal bibliotecario di Santa Romana Chiesa, card. Raffaele Farina, dal prefetto della Biblioteca mons. Cesare Pasini, dal viceprefetto Ambrogio Piazzoni, dalla curatrice della mostra Barabara Jatta e dall'amministratore delegato dell'Opera romana pellegrinaggi, padre Cesare Atuire. La mostra, ha spiegato la curatrice Barbara Jatta, "vuole renderla accessibile al grande pubblico, comprese le scolaresche" e così prevede accanto alle sezioni tradizionali, un percorso multimediale fatto di videocomputer e audiovideo multilingue che ne raccontano la storia, l'organizzazione, i suoi tesori. In due laboratori, di restauro e di fotografia, gli esperti della Biblioteca compiranno parte del loro lavoro ordinario, a portata di mano per i visitatori, che potranno fare domande e ricevere spiegazioni su come si restaurano o rilegano antichi codici e pergamene. Il prefetto della Biblioteca, mons. Cesare Pasini, ha annunciato che per in occasione della riapertura, Papa Benedetto XVI visiterà la Biblioteca il prossimo 18 dicembre.

Giornata Mondiale della Gioventù 2011. La prima ufficiale dell'Inno 'Saldi nella fede'. L'autore: avvicinare ai giovani l'umanità santissima di Gesù

C’è stata la prima dell'inno della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, uno dei simboli più caratteristici e “colonna sonora” della GMG, ieri sera alla vigilia della festa della “Virgen de la Almudena”, patrona di Madrid. “Saldi nella fede” è il titolo del brano, che è stato eseguito dall'Orchestra giovanile della Comunità di Madrid (JORCAM) e dal coro di voci bianche de El Escorial. Entrambi i gruppi hanno partecipato anche alla registrazione del canto, che sarà distribuito a partire dal prossimo 19 novembre. L’inno accompagnerà i giovani nella preparazione e nella celebrazione della GMG di Madrid, e si basa su un testo di Paolo, “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, scelto dal Papa come tema per la GMG di Madrid 2011. L’autore del testo è mons. César Franco, coordinatore generale della GMG e vescovo ausiliare di Madrid. Secondo l’autore, “le strofe evidenziano l’umanità santissima di Cristo nello stile della tradizione mistica spagnola e cercano di avvicinarla ai giovani”. L’autore della musica è Enrique Vázquez Castro, sacerdote di Victoria e rinomato compositore di musiche ecclesiali. Per scrivere la musica, ha detto Vázquez, “la prima sfida è stata quella di elaborare una melodia che aiutasse a capire il testo, cantarlo e recitarlo”. L’inno sarà in tre versioni: una liturgica, una strumentale per grandi cori e una popolare con accompagnamento di chitarra.

SIR

Il Papa a Santiago de Compostela e Barcellona. Il portavoce vaticano: al centro del viaggio il primato di Dio, priorità di questo pontificato

Intervistato dalla Radio Vaticana, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha spiegato che l'annuncio del primato di Dio “è la priorità di questo pontificato”. “Dio è stato veramente al centro dei discorsi, sia della prima sia della seconda tappa, perché l’incontro con Dio è la meta del pellegrinaggio – ha affermato il gesuita –. Il Papa pensa molto al rischio dell’oblio di Dio e dell'indifferenza verso la trascendenza nella nostra cultura e nel nostro tempo e, quindi, si sente impegnato a ricordare agli uomini la relazione fondamentale con Dio”. “Da Santiago, il Papa ha avuto anche delle parole molto forti connesse al tema di Dio e delle radici cristiane per l’Europa”. “Ha ricordato all’Europa - con una certa appassionata ammonizione - che cosa sarebbe l’Europa se dimenticasse l’importanza della presenza di Dio nella nostra vita, se le croci che sono ai crocicchi delle nostre strade venissero dimenticate nel loro significato e fossero prive di senso di riferimento per il valore dell’amore e della dedizione di Dio a noi e di noi agli altri nella nostra vita”. “Nella tappa di Barcellona – ha detto ancora padre Lombardi –, mi sembra che il tema dell'unione tra verità e bellezza, tra fede e arte, tra fede, arte e liturgia della Chiesa sia stato veramente espresso in modo assolutamente unico per il luogo in cui la celebrazione è avvenuta. Non credo che durante il Pontificato ci sia stata un’altra liturgia di dedicazione in un ambiente simile e così espressiva della ricchezza dei significati che questa liturgia porta con sé”. Secondo il direttore della Sala Stampa della Santa Sede i cattolici spagnoli che hanno seguito da vicino il viaggio apostolico, in particolare i partecipanti alle due celebrazioni eucaristiche, hanno compreso bene il messaggio del Papa. “La gente, certo, se sta ad ascoltare, capisce. Credo che, però, qui abbiamo un messaggio che passa anche attraverso un evento con tutta la sua complessità e ricchezza. Questa è un po’ la bellezza misteriosa della liturgia della Chiesa, perché esprime attraverso atti, parole, attraverso canti - e in questo caso anche attraverso le forme artistiche della scultura e della architettura - la ricchezza di un messaggio”, ha detto in riferimento alla Sagrada Familia di Antoni Gaudí. “Io penso – ha concluso il portavoce vaticano – che questo evento avrà un significato importante: sarà veramente per la Chiesa un messaggio di impegno a curare sempre di più la dignità del linguaggio con cui esprime la realtà sacra, il rapporto con Dio e la vita della comunità cristiana”.

Zenit