lunedì 19 settembre 2011

Giornata Mondiale della Gioventù 2013. 100mila giovani accolgono a San Paolo la Croce e l'Icona di Maria. Mons. Scaramussa: è tempo di evangelizzare

Circa 100.000 giovani hanno accolto ieri a San Paolo, in Brasile la Croce e l'Icona della Giornata Mondiale della Gioventù. Il grande evento, intitolato “Bote Fé”, si è svolto nell'aeroporto Campo de Marte, nella zona nord della città, ed è stato allietato da musica e momenti di preghiera e fraternità. Dalle 9.00 alle 21.00, giovani, famiglie, religiosi e vescovi hanno vissuto un'anticipazione di quella che sarà la GMG di Rio de Janeiro, nel 2013. All'apertura dell'evento, riferisce il portale dell'arcidiocesi di San Paolo, il card. Odilo Scherer, arcivescovo della città, ha affermato che “la Chiesa ha fiducia nei giovani”. La gioventù, ha aggiunto, “possiede un cuore generoso e il desiderio di costruire un mondo migliore per sé e per le prossime generazioni”. Mons. Tarcísio Scaramussa, vescovo ausiliare di San Paolo e responsabile del Settore Gioventù dell'arcidiocesi, ha confessato che “la grande aspettativa era avere un buon inizio, con una risposta consistente a livello di interesse, e questo è stato già confermato con la partecipazione a Madrid e ora qui”. “E' tempo di evangelizzare, di trovare motivi di gioia e speranza per un mondo nuovo”, ha dichiarato. Per mons. Scaramussa, il giovane “è una priorità: la Chiesa crede nel presente e nel futuro. Il giovane è la Chiesa oggi e il rinnovamento delle forze per la Chiesa del domani, oltre alla gioia che la gioventù ha e di cui la Chiesa ha bisogno”. Per il “Bote Fé” sono stati preparati servizi e attività: la tenda delle confessioni, la cappella per l'adorazione, la rappresentazione del Rosario, video sulla storia della GMG e sulla Giornata di Madrid, Messe e testimonianze. Grande lo spazio dato alla musica, con la presenza di vari gruppi. “Nei prossimi anni sperimenteremo il cattolicesimo in modo reale, con uno spettacolo di unità. Oggi non si ha la possibilità di evangelizzare senza la musica”, ha detto il cantante e missionario della Comunidade Canção Nova Dunga. Nel pomeriggio, i giovani hanno accolto i simboli della GMG. La Croce e l'Icona sono giunte su camion dei pompieri durante la Messa presieduta da mons. Scherer. La festa è continuata fino alle 21.00, quando la Croce e l'Icona hanno proseguito il loro cammino verso la Cattedrale, dove sono rimaste fino a questa sera.

Zenit

Galleria fotografica: Bote Fé

Il Papa in Germania. 'SIR': nei suggestivi incontri svilupperà dialogo con società occidentali di antica identità cristiana, che segna il pontificato

Per il suo viaggio apostolico in Germania Benedetto XVI “ha scelto uno dei temi fondamentali della sua predicazione, fare di tutto perché ‘Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno’”. Lo sottolinea Francesco Bonini in una nota per l'agenzia SIR. “I suggestivi appuntamenti tedeschi, dai luoghi di Lutero al Bundestag – rileva Bonini –, gli permetteranno di sviluppare questo dialogo con le società occidentali di antica identità cristiana, che segna il Pontificato. Gli esiti non sono scontati, nel senso della vecchia deriva che presentava come inevitabile la secolarizzazione. Si tratta piuttosto di entrare nella ragione dell’agnosticismo contemporaneo, che è una condizione di tanti, in Europa, che genera una ‘strana penombra’, che tende a rimuovere come politicamente scorretto il tema di Dio”. Tre le linee “culturali e civili” che caratterizzano, a tal riguardo, il pontificato di Papa Ratzinger. “La prima – scrive Bonini – è la rivendicazione di una ‘sana’ laicità, come affermazione di una sfera pubblica aperta alla dimensione religiosa”. La seconda “è la necessità di una nuova alleanza tra la fede e la ragione, come sicuro presidio contro i rischi del fondamentalismo e del laicismo”. Infine “la constatazione dell’emergenza educativa come impegno a fare ripartire il dinamismo di una modernità da riportare alla sua radice”.

SIR

In dialogo con l'Occidente. Tre linee culturali: sana laicità, fede e ragione ed emergenza educativa

Il Papa nel Regno Unito. Il premier Cameron: il suo messaggio rilevante oggi quanto un anno fa. Enorme contributo alla società dalle persone di fede

È un riconoscimento a pieno raggio del ruolo che il Papa ha come leader morale del nostro mondo e viene dal Primo Ministro del Paese forse più secolarizzato dell'Occidente dopo gli Stati Uniti: la Gran Bretagna. David Cameron (foto) ha voluto festeggiare, insieme ai cittadini britannici, un anno dal viaggio di Benedetto XVI, dicendo che “il messaggio del Pontefice è rilevante oggi quanto un anno fa”. Insomma, Cameron fa proprio quel richiamo del Papa ad abbandonare il relativismo della nostra epoca per tornare alle origini del cristianesimo che gli aveva ottenuto un interminabile applauso proprio a Westminster il 17 settembre dell’anno scorso. Anzi, il premier britannico usa la dottrina sociale della Chiesa per spiegare quella guerriglia che ha scioccato milioni di inglesi e di persone in tutto il mondo dandone una interpretazione morale. "La guerriglia scioccante nel Regno Unito - dice Cameron nella sua dichiarazione - sottolinea che abbiamo più bisogno che mai di costruire una nuova cultura di responsabilità sociale e sviluppare comunità forti e influenti mentre affrontiamo le difficili sfide economiche". Insomma una vera sintonia tra un Primo Ministro che ha sposato da tempo il principio della sussidiarietà cattolica, anglicano praticante, che ha detto di credere nella Resurrezione. Una dichiarazione anche storica quella di Cameron, se si pensa allo scisma di Enrico VIII, al pregiudizio anticattolico che da sempre esiste nella cultura britannica e al fatto che qui i fedeli del Papa, fino alla fine dell’800, non godevano dei diritti civili. Cameron si lascia alle spalle tutto questo con parole che sanno di un nuovo ecumenismo. Rende tributo non solo ai cattolici che pure, da sempre minoranza religiosa, appena cinque milioni su una popolazione di circa sessanta, saranno felici di questo suo riconoscimento. Dice di “essere profondamente orgoglioso dell’enorme contributo che le persone di fede hanno portato alla nostra società e di essere ansioso di continuare la nostra stretta collaborazione tra il Regno Unito e la Santa Sede mentre lavoriamo per il bene comune”. Parole coraggiose a favore della religione che Blair, diventato cattolico soltanto una volta fuori dalla politica, non ha mai pronunciato. Perchè qui nel Regno Unito, a differenza che in America, i politici “non si occupano di Dio”, per usare proprio le parole di Blair.

Silvia Guzzetti, Famiglia Cristiana.it

Dichiarazione del Primo Ministro David Cameron

Benedetto XVI riceve il gruppo di astronauti della Stazione Spaziale Internazionale con cui aveva dialogato in collegamento con lo spazio il 21 maggio

Gli astronauti europei della Missione Dama STS 134 e MagISStra - Expedition 26/27, guidati da Roberto Vittori e Paolo Nespoli ed accompagnati dai vertici dell'Agenzia Spaziale Europea e di quella Italiana guidati dal direttore generale Esa Jean-Jacques Dordain e dal presidente Asi Enrico Saggese, sono stati ricevuti questa mattina in udienza da Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo che ha così incontrato di nuovo di persona gli astronauti con i quali si era collegato dal Vaticano il 21 maggio scorso, mentre navigavano nello spazio a 400 chilometri dalla terra. Ne ha dato notizia l'Asi. Gli italiani Roberto Vittori, colonnello e pilota dell'Aeronautica Militare, e Paolo Nespoli hanno riconsegnato al Papa la medaglia trasportata sulla Stazione Spaziale. Vittori aveva ricevuto dal Santo Padre una medaglia d'argento raffigurante la creazione dell'uomo dipinta da Michelangelo nella Cappella Sistina. La medaglia ha volteggiato all'interno della Stazione tra Vittori e Nespoli, e oggi è tornata nella mani del Pontefice a ricordare un importante momento di conversazione tra il capo della Chiesa Cattolica e gli astronauti in volo a 400 chilometri dalla Terra. Tra gli altri doni scambiati: un atlante dell’universo e un quadro con foto della Stazione spaziale, della bandiera vaticana e della bandiera della Nasa. Il gruppo degli astronauti, coinvolto in un tour post lancio che li vedrà in diversi appuntamenti in differenti parti della penisola, è composto da: Paolo Nespoli, Catherine Coleman, Roberto Vittori, Mark Kelly, Gregory Harold Johnson, Edward Michael Finke, Andrew Jay Feustel e Scott Kelly Il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese, e il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea, Jean-Jacques Dordain, hanno congiuntamente dichiarato di "essere profondamente emozionati e onorati che, il Santo Padre, abbia ricevuto gli equipaggi internazionali della Stazione Spaziale Internazionale, tra i quali i due astronauti dell'Esa di nazionalità italiana, dimostrando che i voli spaziali umani sono il simbolo di pace e cooperazione internazionale che preparano il futuro dell'umanità".

TMNews, Radio Vaticana

Il Papa: come Cristo la Chiesa accoglie senza eccezione quanti si avvicinano a lei per ascoltare il messaggio divino di pace, speranza e salvezza

Questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha incontrato il 6° gruppo dei vescovi della Conferenza Episcopale indiana di Rito Latino, comprendente le provincie di Agra, New Delhi, Bhopal e il Vicariato Apostolico di Nepal, ricevuti in questi giorni, in separate udienze, in occasione della Visita "ad Limina Apostolorum".
“Le vostre risorse più significative – ha detto il Papa nel suo discorso – non sono gli edifici, le scuole, gli orfanotrofi, i conventi o i seminari, ma gli uomini, le donne e i bambini della Chiesa in India”, che con la sua storica presenza “ha dato un contributo alla società indiana e numerosi benefici alla cultura”. “Ancora più importante”, ha aggiunto il Santo Padre, è che “la Chiesa in India proclama la sua fede ed amore alla società in generale e lo mette in atto preoccupandosi di tutte le persone, in ogni aspetto delle loro vite spirituali e materiali”. “In particolare – ha sottolineato – la Chiesa Cattolica è amica del povero”. “Come Cristo accoglie senza eccezione tutti quanti si avvicinano a lei per ascoltare il messaggio divino di pace, speranza e salvezza”. Per questo è imperativo, ha raccomandato, che il clero, i religiosi, i catechisti nelle diocesi “siano attenti ai diversi contesti linguistici, culturali, economici di coloro debbono servire”. Benedetto XVI ha messo l’accento sulle “sfide” implicite nella “natura missionaria” della Chiesa: “Dovete sempre essere preparati a diffondere il Regno di Dio e a seguire i passi di Cristo, lui stesso incompreso, disprezzato, falsamente accusato e che ha sofferto per amore della verità. Non lasciatevi dissuadere quando si presentano prove durante il vostro ministero e in quello dei vostri sacerdoti e religiosi”. Benedetto XVI ha apprezzato l’impegno delle Chiese locali nella commemorazione del 25° anniversario del primo viaggio apostolico di Giovanni Paolo II in India, durante il quale aveva incontrato i leader delle altre religioni, dando “una autentica testimonianza del valore del dialogo interreligioso”. La Chiesa Cattolica in India “promuova il benessere della società indiana attraverso una costante attenzione alla promozione dei diritti fondamentali – condivisi da tutta l’umanità – e invitando i fedeli cristiani e di altre tradizioni religiose ad assumere la sfida di affermare la dignità dell’altro e di ogni persona umana”. “Questa dignità” – ha rimarcato infine Benedetto XVI – “non è semplicemente una concessione accordata da qualsiasi autorità terrena. E’ un dono del Creatore, e deriva dal fatto che siano stati creati a sua immagine e somiglianza”. Perciò prega affinché i cristiani in India “continuino ad essere promotori di giustizia, portatori di pace, persone capaci di dialogo rispettoso e amanti della verità su Dio e sull’uomo”.

SIR, Radio Vaticana


Ai vescovi della Conferenza Episcopale dell'India in Visita "ad Limina Apostolorum" - il testo integrale del discorso del Papa

Il Papa in Germania. Il viaggio nelle parole del rettore dell'Accademia Cattolica della Baviera, dei cardinali Koch e Marx

Le aspettative in Germania per il viaggio di Benedetto XVI: intervista col rettore dell'Accademia Cattolica della Baviera

Il card. Koch: il Papa in Germania rafforzerà l'ecumenismo

Non solo tra i cattolici c'è attesa per il viaggio del Papa in Germania: così l'arcivescovo di Monaco e Frisinga

Pubblicato il volume 'L'attività della Santa Sede 2010': dall'elemosina del Papa per le famiglie bisognose al lavoro dei dicasteri della Curia romana

“L’attività della Santa Sede” è un corposo volume che anno per anno dà il resoconto degli atti compiuti dal Papa e dalla Curia romana. È una “pubblicazione non ufficiale”, come specificato nel frontespizio, ma nonostante ciò contiene non poche informazioni, a volte anche curiose, che non sono reperibili in altre fonti vaticane. Per verificarlo basta sfogliare l’ultima edizione, riguardante le attività del 2010, che è stata stampata da poco dalla Libreria Editrice Vaticana. In essa apprendiamo ad esempio che lo scorso anno l’ufficio disciplinare della Congregazione per la Dottrina della Fede ha aperto 643 pratiche, delle quali l’82% riguardano i "delicta graviora", all’interno dei quali è compreso l’abuso sessuale di minori compiuto da chierici, l’8% i "delitti contro la fede", il 3% "casi di apparizioni" e il 7% altre questioni di vario genere. Nello stesso periodo la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha trattato alcune centinaia di casi riguardanti la richiesta di dispensa papale a potersi risposare dopo un matrimonio "rato ma non consumato". Dispensa che è stata concessa in 301 casi e respinta in 2. La Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha concesso, attraverso la Pontificia Opera della Propagazione della Fede, il cui fondo di solidarietà però risulta ridotto "notevolmente" a causa della recessione economica, oltre 85 milioni di dollari di aiuti alle diocesi in territorio di missione. Altri 30 milioni e più sono stati inoltre distribuiti tramite la Pontificia Opera San Pietro Apostolo. E oltre 19 milioni tramite la Pontificia Opera dell’infanzia missionaria. La Rota Romana, la cui giurisprudenza fa da modello per tutti i tribunali ecclesiastici del mondo, nell’anno giudiziario 2010 ha emesso 175 sentenze definitive riguardo alla nullità matrimoniale, la maggioranza delle quali, 93 contro 82, a favore della nullità. Il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, su indicazione del Papa, ha costituito quattro gruppi di studio in vista di una possibile revisione di alcune materie del Codice di Diritto Canonico, riguardanti questioni di diritto penale, diritto processuale, diritto matrimoniale e diritto patrimoniale, e i rapporti tra il codice della Chiesa latina e quello delle Chiese orientali. E' stata costituita una commissione mista, con esperti della Commissione "Ecclesia Dei" e della Congregazione del Culto Divino, per l’"aggiornamento" delle memorie dei Santi e il "possibile inserimento di nuovi prefazi" nel Messale romano preconciliare del 1962, al quale Benedetto XVI ha dato piena cittadinanza nel 2007. L'Elemosineria Apostolica, in risposta a quasi settemila lettere di richiesta di aiuto provenienti da singoli e famiglie, ha elargito "con discrezione" e "nella quotidianità", a nome del Papa, una somma "vicina al milione di euro". Somma interamente coperta con i contributi ricevuti per le pergamene con benedizione apostolica richieste dai fedeli: 115.500 le pergamene rilasciate direttamente dall’elemosineria e 112.000 quelle distribuite attraverso quasi ottanta enti convenzionati.

Sandro Magister, www.chiesa

Il Papa: un anno fa nel Regno Unito, rendete testimonianza gioiosa della verità del Vangelo che libera le menti e illumina gli sforzi per vivere bene

Una Messa solenne di ringraziamento ad un anno dal viaggio di Papa Benedetto XVI nel Regno Unito. Si è celebrata ieri nella Cattedrale di Westminster alla presenza di tutti i vescovi e cardinali del Paese, del nunzio apostolico, mons. Antonio Mennini, dei rappresentanti del governo britannico e dell’arcivescovo anglicano Rowan Williams. Papa Benedetto XVI ha inviato per l’occasione un messaggio di augurio affinché l’anniversario del suo viaggio nel Regno Unito serva “come rinnovato impegno a raccogliere la sfida lanciata un anno fa in questo stesso luogo: rendere testimonianza gioiosa della verità del Vangelo che libera le nostre menti e illumina i nostri sforzi per vivere saggiamente e bene, sia come individui che come membri della società". Nel messaggio il Papa torna a rivolgersi ai seminaristi incoraggiandoli a “tenere gli occhi fissi su Gesù Cristo, a dedicarsi anima e corpo alla loro formazione intellettuale e spirituale, e ad essere araldi fermi della nuova evangelizzazione”. Anche l’arcivescovo Rowan Williams, leader della Comunione anglicana, ha inviato un messaggio in occasione della Messa di ringraziamento: “La visita – scrive - è stata un grande dono per tutte le comunità cristiane del Regno Unito, affermando il loro ruolo nella società e rafforzando la loro determinazione a servire le comunità di questo paese”. L’arcivescovo afferma anche che sarebbe “impossibile anche per i più convinti secolaristi ignorare o respingere” i discorsi pubblici di Benedetto XVI. Ed aggiunge: “Papa Benedetto ha mostrato a tutti noi qualcosa di ciò che significa in pratica la particolare vocazione della Sede di Roma, una testimonianza della portata universale del Vangelo”. Nell’omelia di ieri, anche l’arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, ha fatto riferimento alle violenze di Londra. “Papa Benedetto XVI – ha detto - ha parlato della necessità nella nostra società dei valori morali, necessari per una società pacifica e armoniosa. Gli scandali nel mondo dei media e la violenza e saccheggi per le strade di alcune città inglesi, a metà agosto, hanno rivelato quanto profondamente siano vere le sue osservazioni. Se i principi morali che sostengono il processo democratico non si fondano, a loro volta, su nient’altro di più solido che sul consenso sociale, allora la fragilità del processo si mostra in tutta la sua evidenza".

SIR