venerdì 5 febbraio 2010

Il Papa nel Regno Unito. Benedetto XVI annuncia la tappa in Scozia. Il card. O'Brien: un nuovo incoraggiamento e un vigore rinnovato

Papa Benedetto XVI ha confermato che il suo prossimo viaggio apostolico nel Regno Unito, previsto dopo l'estate, includerà anche la Scozia. Lo ha annunciato ricevendo in udienza i Vescovi scozzesi in visita 'ad limina apostolorum', quattro giorni dopo averlo fatto con i loro omonimi inglesi e gallesi, lunedì scorso, quando ha approfittato anche per confermare il suo viaggio nel Regno Unito. Neanche in quell'occasione il Papa ha rivelato date concrete, affermando che il viaggio avverrà entro l'anno. Come ai vescovi di Inghilterra e Galles, il Papa ha chiesto ai presuli scozzesi di preparare questo viaggio apostolico, incoraggiando i fedeli “a pregare affinché essa sia un tempo di grazia per tutta la comunità cattolica”. “Cogliete l'opportunità di rendere più profonda la loro fede e di riaccendere il loro impegno a rendere testimonianza al Vangelo. Come i monaci di Iona che diffondono il messaggio cristiano in lungo e in largo in Scozia, permettete loro di essere fari di fede e santità per il popolo scozzese oggi”, ha aggiunto. Al viaggio si è riferito nel suo saluto anche il card. Keith O'Brien (nella foto con Benedetto XVI), presidente dei vescovi scozzesi, che ha affermato che esso avrà luogo “quest'autunno”. Il porporato ha aggiunto che la notizia “riempie di gioia” e ha aggiunto che i cattolici scozzesi hanno “ricordi bellissimi della visita del Suo venerabile predecessore, Giovanni Paolo II nel 1982”. “Siamo sicuri che il popolo scozzese offrirà a Sua Santità un’accoglienza calorosa. Speriamo che la Sua visita ci darà un nuovo incoraggiamento, un vigore rinnovato e una gioia particolare mentre continuiamo a servire Cristo nelle circostanze odierne”.

Zenit

Il Papa a Malta. Benedetto scrive al presidente dell'Isola: non vedo l'ora di unirmi ai maltesi per l'importante anniversario dell'arrivo di San Paolo

''Non vedo l'ora di unirmi'' ai maltesi ''per commemorare l'importante anniversario dell'arrivo di San Paolo sulle loro coste'': è quanto scrive il Papa in una lettera inviata al presidente di Malta, George Abela (nella foto con Benedetto XVI), per ringraziarlo dell'invito a visitare l'isola i prossimi 17 e 18 aprile. Nella lettera, pubblicata dal Times of Malta, Benedetto XVI sottolinea come questo evento sarà un'occasione importante per riflettere e ad approfondire la fede cristiana. Occasione del viaggio apostolico è il 1950° anniversario del naufragio di San Paolo nell'arcipelago, che secondo la tradizione avvenne nel 60 durante il suo viaggio verso Roma. Quello a Malta sar il 14° viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI, il terzo di un Pontefice nell'arcipelago del Mediterraneo dopo i viaggi di Giovanni Paolo II nel 1990 e nel 2001.

Asca

Mons. Migliò: Benedetto XVI è coraggioso perché guarda i problemi che ci sono dentro la Chiesa. Padre Lombardi: sul caso Boffo il Papa sa cosa succede

Con la recente denuncia del carrierismo all'interno della Chiesa "abbiamo la dimostrazione che il Papa è coraggioso perché guarda i problemi che ci sono dentro la Chiesa, fatta di uomini e donne che hanno il peccato originale come tutti", secondo mons. Arrigo Miglio, presidente della commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Il presule ha risposto alle domande dei giornalisti sulle ultime polemiche legate al caso di Dino Boffo, l'ex direttore di Avvenire, sottolineando che "come tutti gli altri anche noi uomini di Chiesa abbiamo bisogno regolarmente di chiedere perdono e di convertirci. I sette vizi capitali hanno le loro radici nel cuore di tutti, preti, laici, uomini e donne. La novità è forse che il Papa lo dice con molta chiarezza e molta schiettezza". Secondo Miglio, che ha parlato a margine di una conferenza stampa presso la presidenza dell'Azione cattolica, quando critica il carrierismo, Benedetto XVI si rivolge "a due tipi di interlocutori", coloro che sono fuori della Chiesa e coloro che ne fanno parte, "perché nessuno di noi si senta immune e garantito e abbia l'umiltà di chiedere perdono". Per il vescovo di Ivrea, ad ogni modo, "la Chiesa sarebbe più danneggiata se, quando ci sono cose che non vanno, si tentasse di nasconderle".
Papa Benedetto XVI legge i giornali ed è informato di quanto scrivono in questi giorni sul caso Boffo. A spiegarlo è il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in risposta alla domanda su un presunto ''dossier'' sul suo tavolo in merito alla vicenda. ''E' ovvio che il Papa sa quel che succede ed è informato della realta''', è stato il commento del gesuita.

Apcom, Asca

Verso la Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Sarà attivo dall'8 febbraio il sito ufficiale italiano della GMG. Un nuovo cammino triennale

www.gmg2011.it: è il sito ufficiale italiano della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011 che sarà attivo dall’8 febbraio. Promosso dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile della CEI, intende essere un punto di riferimento per tutte le notizie riguardanti la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù e uno stimolo a creare nella rete sempre nuovi spazi per far circolare la “buona notizia” della GMG. “La GMG – spiega il responsabile del Snpg, don Nicolò Anselmi - ha sempre due caratteristiche: quella di essere un pellegrinaggio che ha come vertice la Messa della domenica, conclusiva della Giornata, e quella di un fecondo incontro missionario fra la Chiesa che la ospita e le altre Chiese del mondo. Il sito accompagnerà questo pellegrinaggio per tre anni così scanditi: 2010 anno della partenza della preparazione, 2011 anno dell’incontro a Madrid e 2012 anno del racconto, di ritorno dalla Spagna”. “Vogliamo tracciare un vero e proprio cammino pastorale – precisa don Anselmi – per non considerare la GMG un fatto straordinario, ma collegarla sempre meglio alla pastorale quotidiana, ordinaria”. Il sito presenta diverse sezioni come le “news”, i “materiali e sussidi”, gli “album delle GMG”, insieme agli “approfondimenti” dei documenti dei Pontefici riguardanti i giovani e le GMG, ai “link” ai media ecclesiali (SIR, Avvenire, Tv2000, Radio InBlu) e al sito spagnolo della Giornata. Allo stesso tempo è un sito di tutti: coloro che hanno notizie o idee potranno comunicarle in modo che divengano patrimonio della pastorale giovanile italiana scrivendo a info@gmg2011.it. Collegata al sito c’è una newsletter settimanale che si può ricevere previa registrazione on line.

SIR

Il Papa a Cipro. Padre Barato anticipa alcuni dettagli del programma del viaggio di Benedetto XVI. Vedrà il confine tra la parte greca e quella turca

''Il programma dev'essere ancora definito nei particolari. Si parla, tuttavia, dell'arrivo di Benedetto XVI, il 4 giugno, a Paphos, dove avrà luogo una funzione ecumenica con l'arcivescovo ortodosso Chrysostomos II. La stessa sera il Papa si trasferirà a Nicosia. La consegna dell'Instrumentum laboris del Sinodo per il Medio Oriente, ai vescovi e patriarchi mediorientali, dovrebbe avvenire durante la grande celebrazione del 6 giugno''. Il vicario generale patriarcale dei cattolici latini di Cipro, padre Umberto Barato, in un'intervista all'agenzia SIR della CEI, anticipa alcuni dettagli del viaggio di papa Benedetto XVI a Cipro dal 4 al 6 giugno prossimi. I preparativi, spiega il sacerdote, coinvolgono sia la comunità maronita sia quella latina: ''Le cose da preparare sono molte, ma stiamo lavorando per farci trovare pronti. Il tutto avviene in coordinamento con il governo e con la locale Chiesa ortodossa, con la quale operiamo in grande spirito di dialogo ecumenico''. Riferendosi poi alla ''linea verde'' che segna il confine tra la parte greca e quella turca dell'isola, padre Barato si dice convinto che ''a Nicosia il Papa la vedrà senz'altro'', chiarendo subito che ''varcarla è un altro discorso''. ''Da questo viaggio - conclude - mi attendo entusiasmo e vitalità per tutta la Chiesa cipriota''.

Asca

Vedrà il confine - il testo integrale dell'intervista

Il Papa: nuove generazioni di sacerdoti e laici che testimonino la verità cristiana in ogni ambito ecclesiale e professionale e la difendano

Formare nuove generazioni di sacerdoti e laici perché sappiano testimoniare la verità cristiana in ogni ambito ecclesiale e professionale, ne difendano l’integrità dei principi e la libertà di manifestarli pubblicamente. E’ questo il mandato che Benedetto XVI ha affidato ai vescovi scozzesi, ricevuti questa mattina in Vaticano per la loro visita 'ad limina apostolorum'. Il Papa ha affrontato i temi della tutela della vita dalle derive scientifiche che la minacciano, chiedendo ai presuli una piena adesione al Magistero ecclesiale in ogni circostanza. Le parole del Papa sono risuonate quasi come un anticipo, e soprattutto una preparazione, di ciò che avverrà durante il viaggio apostolico in Gran Bretagna. Un anticipo incisivo nei contenuti e nei toni, che hanno toccato i nodi più attuali della realtà ecclesiale e sociale scozzese. Alla base, Benedetto XVI ha posto il capitolo della formazione delle forze cristiane del Paese, clero e laici. Servono, ha detto con chiarezza, sacerdoti che “si impegnino seriamente nella preghiera e vivano con gioia il loro ministero”, perché è questo tipo di testimonianza che “porta frutto non solo nella vita spirituale dei fedeli, ma anche per ciò che riguarda le nuove vocazioni”. "Sottolineate il ruolo indispensabile del sacerdote nella vita della Chiesa, soprattutto nel provvedere all'Eucaristia dalla quale la Chiesa stessa riceve la vita. E incoraggiate le persone preposte alla formazione dei seminaristi a compiere tutto il possibile per preparare una nuova generazione di sacerdoti impegnati e zelanti, ben formati umanamente, dal punto di vista accademico e spirituale per svolgere il ministero nel ventunesimo secolo”. Senza confondere i propri ambiti di apostolato con quello dei sacerdoti – come talvolta accade, ha rilevato il Papa – anche i laici hanno bisogno di un’adeguata preparazione, perché è grazie a questo, ha affermato il Pontefice, che è possibile “dare un forte impulso al compito di evangelizzare la società”. La formazione dei laici parte dalle scuole e di quelle cattoliche in particolare, ha osservato Benedetto XVI, “si può essere fieri” del contributo offerto “nel superare il settarismo e nella creazione di buoni rapporti tra le comunità”, grazie alla loro “potente forza di coesione sociale”. “Nell’incoraggiare gli insegnanti cattolici nel loro lavoro, ponete un accento particolare sulla qualità e la profondità dell’educazione religiosa, in modo da preparare un articolato e ben informato laicato cattolico, in grado e disposto a svolgere la sua missione. Una forte presenza cattolica nei media, nella politica locale e nazionale, nella magistratura, nelle professioni e nelle università può solo servire ad arricchire la vita nazionale della Scozia, con persone di fede che danno testimonianza della verità, soprattutto quando la verità è messa in discussione”. Non è mancato un passaggio, nel discorso del Pontefice, dedicato alle sfide poste, ha detto ai presuli, “dalla marea montante del secolarismo” che si registra in Scozia. “Il sostegno all'eutanasia – ha stigmatizzato fra l’altro - colpisce al cuore la concezione cristiana della dignità della vita umana. I recenti sviluppi in materia di etica medica e alcune delle pratiche promosse nel campo dell'embriologia destano grande preoccupazione. Se l'insegnamento della Chiesa viene compromesso, anche leggermente, in uno di tali settori, diventa difficile difendere la pienezza della dottrina cattolica in modo integrale”. I pastori della Chiesa, ha incalzato il Papa, devono pertanto “continuamente richiamare i fedeli alla completa fedeltà al Magistero della Chiesa, sostenendo e difendendo allo stesso tempo, il diritto della Chiesa a vivere liberamente nella società secondo le proprie convinzioni”. Anche perché, ha soggiunto, “troppo spesso la dottrina della Chiesa è percepita come una serie di divieti e posizioni retrograde, mentre la realtà, come sappiamo, è che essa è creativa e vitale, ed è diretta alla realizzazione più completa possibile del grande potenziale di bene e di felicità che Dio ha inscritto in ognuno di noi”. Benedetto XVI si è anche congratulato per i miglioramenti in campo ecumenico. Quattrocentocinquanta anni dopo quella che ha definito una “dolorosa rottura” dell’unità della Chiesa Cattolica in Scozia, il Papa ha posto in risalto “i progressi compiuti nel guarire le ferite che sono l’eredità di quel periodo, in particolare per ciò che concerne il settarismo che ha continuato ad alzare la testa, anche in tempi recenti”. Nel “resistere alle pressioni che intendono diluire il messaggio cristiano – ha concluso il Pontefice – orientatevi al traguardo della piena e visibile unità, per essere pienamente in grado di rispondere alla volontà di Cristo”.