venerdì 29 maggio 2009

Agorà dei giovani 2009. 'Fino ai confini della terra', la festa della diocesi di Macerata a conclusione del Triennio

Sono stati tre anni intensi, costellati da numerose iniziative e vissuti con entusiasmo e partecipazione anche nella diocesi di Macerata–Tolentino–Recanati–Cingoli-Treia. E ora che si è giunti al termine all’Agorà dei Giovani Italiani, il triennio che la Chiesa Italiana ha dedicato alla trasmissione della fede alle nuove generazioni, non poteva mancare un evento conclusivo che racchiudesse degnamente le tappe percorse dal 2006 ad oggi. L’appuntamento è per domani , con il ritrovo e l’accoglienza dei gruppi provenienti da ciascuna Vicaria a Macerata in piazza della Libertà, alle ore 17.00. "Fino ai confini della terra" il titolo scelto per l’iniziativa che, simultaneamente in ogni diocesi italiana, intende racchiudere l’itinerario sperimentato. Nel corso della serata sono previsti inoltre diversi laboratori che coinvolgeranno i ragazzi impegnati nell’approfondimento della dimensione culturale e sociale dell’evangelizzazione: dopo l’ascolto, vissuto dai giovani nell’indimenticabile incontro con il Santo Padre Benedetto XVI a Loreto nel 2007, e l’annuncio, testimoniato con la GMG di Sydney nel luglio 2008, questo è infatti l’anno della missione. Ad animare l’evento, intervallato da momenti di musica e testimonianza e dalla cena da condividere insieme, ci sarà poi lo spettacolo serale previsto per le ore 21.00, con la partecipazione di Tv Marche: verranno presentati i report relativi alle attività realizzate nel pomeriggio dai ragazzi e trasmessi i video più significativi del triennio appena trascorso. Alle ore 23.00 i giovani confluiranno infine nella Cattedrale di San Giuliano (foto), per la Veglia di Pentecoste presieduta dal Vescovo mons. Claudio Giuliodori. Se l’obiettivo dell’Agorà era quello di promuovere, attraverso un percorso nazionale, "un nuovo slancio della Pastorale giovanile ed un crescente coinvolgimento dei giovani nel cammino della Chiesa italiana" è altrettanto vero che la Diocesi maceratese ha cercato di interpretare al meglio le attese con diverse proposte – a partire dall’indagine "Identità cercasi" svolta negli istituti superiori – mirando, nel futuro, ad un percorso strutturato con i catechisti e gli educatori che valorizzi i grandi eventi e sia al tempo stesso innestato nell’esperienza di fede ordinaria dei giovani, al fine di trasmettere loro la bellezza e la fatica della vita cristiana.

Vivere Italia


Sono molto legato a questa città e in particolare alla famiglia che mi ha accolto nella loro casa nei giorni precedenti l'Incontro nazionale dei giovani con Papa Benedetto a Loreto. Conservo nel cuore momenti straordinari vissuti a Macerata in quei giorni: la preghiera, la riflessione, la gioia di stare assieme, il divertimento. Insieme alla GMG di Colonia è stata una delle esperienze più belle della mia vita. A distanza di quasi due anni, desidero ringraziare ancora una volta tutti quelli che hanno reso possibile questo: grazie di vero cuore!
Scenron

L' ambasciatore del Burkina Faso al Papa: le rendiamo omaggio per le parole coraggiose sull'Aids. Il suo pensiero compreso dai fedeli e dalle autorità

Lo stato africano del Burkina Faso difende il Papa per le sue dichiarazioni sulla lotta all'Aids, rilasciate lo scorso 17 marzo durante il volo che lo portava in Camerun, e che gli hanno attirato critiche da alcuni parlamenti e politici europei, tra cui la Camera del Belgio a la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Alcuni criticano la posizione della Chiesa" sulla lotta all'Aids "pretendendo di difendere gli africani", ma il Burkina Faso "rende omaggio" all'insegnamento del Papa sulla lotta a questa pandemia. Lo ha detto il nuovo ambasciatore del Burkina Faso, Beyon Luc Adolphe Tiao, nel suo discorso al Papa in occasione della presentazione delle lettere credenziali. "Qui da noi, - ha spiegato il diplomatico - l'imam, il sacerdote e il capo consuetudinario lavorano di concerto: tutti hanno l'obiettivo di combattere lo stesso male. Focalizzarsi sul preservativo, significa non occuparsi del problema dell'Aids". L'ambasciatore ha detto di aver "constatato di persona", nel corso del viaggio papale in Camerun e Angola, "l'intolleranza religiosa che ha effetti tanto devastanti nel mondo". "La scena internazionale è stata dominata qualche tempo fa da interpretazioni, riteniamo improprie - ha detto l'ambasciatore a Benedetto XVI - di alcune sue decisioni e dichiarazioni; la polarizzazione e l'attenzione sulla questione del preservativo ha completamente occultato l'essenza del suo pensiero su quella terribile pandemia del secolo che è l'Aids". "Sono lieto di assicurarla - ha aggiunto l'ambasciatore del Burkina Faso - che in Africa, dove questo male colpisce di più, l'essenza del suo pensiero è stata ben compresa da milioni di fedeli e anche dalle autorità politiche". "Al di là di ogni polemica - ha sottolineato il diplomatico africano rivolto al Papa - rendiamo omaggio al coraggio con il quale lei interpella ogni uomo e ogni donna dinanzi a un male il cui sradicamento fa appello prima di tutto a una concezione responsabile e morale della sessualità".

Il Sussidiario.net

Domani il pellegrinaggio a Roma dei ragazzi missionari europei per l'Anno Paolino e l'incontro con Benedetto XVI con il quale dialogheranno

Sarà una giornata tutta dedicata a San Paolo e alla Missione quella che vivranno domani circa 5000 tra ragazzi e accompagnatori provenienti dall’Italia e da alcuni Paesi Europei quali Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda, Polonia, Spagna e Ungheria. Nell’anno bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Genti, il Segretariato internazionale della Pontificia Opera della Santa Infanzia (POSI) e la Segreteria nazionale per l’Italia della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (POIM) hanno infatti organizzato questo Pellegrinaggio Paolino a Roma dei ragazzi Missionari. La giornata si articolerà in due momenti. La mattinata nell’Aula Paolo VI in Vaticano dove, dopo la festa sul tema “Ragazzi, missionari come Paolo” ci sarà l’udienza con il Santo Padre Benedetto XVI. “Siamo molto contenti di questa opportunità offerta ai Ragazzi di incontrare il Santo Padre – ha detto all’agenzia Fides il Segretariato Nazionale della POIM, padre Pietro Pierobon - e di dialogare con Lui, infatti ci saranno 3 ragazzi che rivolgeranno alcune domande al Papa. E poi della possibilità che i Ragazzi hanno di riscoprire la figura missionaria di San Paolo, per trovare nella sua esperienza, tra i suoi ‘successi’ e le sue difficoltà, l'esempio a cui guardare: una persona tutta donata a Cristo e alla missione dell'annuncio del Vangelo. E infine, l'esempio di una persona che ha saputo andare oltre i suoi confini per mettersi in dialogo e in ascolto delle altre culture per annunciare Gesù Cristo”. Il pomeriggio, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, durante la quale i ragazzi rinnoveranno le promesse del battesimo e il loro impegno missionario nei confronti dei loro coetanei.

Fides

Il 1° agosto udienza speciale del Papa a una delegazione dei partecipanti ai mondiali di nuoto di Roma

In occasione della 13° edizione del torneo mondiale iridato di nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere - in programma al Complesso del Foro Italico e al Lido di Ostia dal 17 luglio al 2 agosto prossimi - il Santo Padre Benedetto XVI incontrerà nel corso di un'Udienza speciale, fissata per il 1° agosto alle ore 11.00 nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, una rappresentanza selezionata tra 2.500 atleti, 1.500 tecnici e dirigenti di oltre 190 Paesi, 2.500 volontari e 1.500 operatori della comunicazione. E’ stato il Prefetto della Casa Pontificia, mons. James M. Harvey, a comunicare ufficialmente, con una lettera inviata al Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, la disponibilità del Santo Padre a ricevere la delegazione. "Sono onorato e commosso per l'attenzione che Sua Santità ha ritenuto di riservare alla famiglia del nuoto italiano e mondiale in occasione dei campionati iridati", sottolinea il Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli. "Dopo l'attesa di alcuni mesi, durante i quali abbiamo approfondito con gli organi preposti del Vaticano le peculiarità dell'evento Roma 09, che coinvolgerà persone di tutte le culture, razze ed appartenenze sociali in rappresentanza dell'universo acquatico, all’insegna dei valori dello sport, della fede e della solidarietà tra religioni e costumanze, è arrivato l'auspicato messaggio del Pontefice Papa Benedetto XVI". "Sarà un momento di aggregazione, commozione, speranza e riflessione - evidenzia il Presidente Barelli - elevato dalla benedizione del Santo Padre che suggellerà il clima di pace e generosità col quale renderemo unici i Campionati del Mondo di Roma”.

Federazione Italiana Nuoto

Benedetto XVI al nuovo ambasciatore del Sudafrica: la Chiesa partecipa alla lotta contro l'Aids sostenendo la fedeltà e l'astensione

Il Papa torna a ribadire con forza che la via per la lotta all'Aids è "la fedeltà dentro il matrimonio e l'astinenza all'esterno". Benedetto XVI - nel discorso consegnato al nuovo ambasciatore del Sudafrica George Johannes - affronta la questione della lotta alla pandemia. "La Chiesa Cattolica - dice - confida nel settore dell'educazione, dei programmi sociali e dell'assistenza medica", che "hanno un positivo impatto nella vita del Paese. La Chiesa - aggiunge il Pontefice - contribuisce al tessuto morale della società attraverso la promozione dell'integrità, della giustizia e della pace, insegnando il rispetto per la vita dal concepimento fino alla morte naturale. In particolare - ribadisce il Papa - la Chiesa partecipa seriamente alla campagna contro la diffusione dell'Hiv/Aids sostenendo la fedeltà all'interno del matrimonio e l'astinenza dai rapporti esterni". Allo stesso tempo, le strutture cattoliche - conclude Benedetto XVI - non smettono di destinare risorse per "l'assistenza concreta" ai sieropositivi "nel continente e in tutto il mondo".

Apcom

Il Papa ai nuovi ambasciatori: superare la crisi economica per una pace autentica e un mondo più giusto e prospero per tutti

Per superare la crisi economica servono misure comuni improntate allo spirito di solidarietà: è quanto sottolineato da Benedetto XVI nel discorso di stamani agli ambasciatori di Mongolia, India, Benin, Nuova Zelanda, Sud Africa, Burkina Faso, Namibia e Norvegia, ricevuti per la presentazione delle Lettere credenziali. Nel suo intervento, il Papa si è lungamente soffermato sull’attuale crisi economica e sulle vie da intraprendere per superarla. La povertà rappresenta una grave minaccia alla pace, per questo serve un supplemento di impegno comune per superare la crisi economica. Benedetto XVI ha subito affermato che l’attuale crisi economica richiede una presa di coscienza “per edificare una pace autentica in vista della realizzazione di un mondo più giusto e prospero per tutti”. In effetti, ha osservato, le ingiustizie suscitano divisioni tra i popoli e li marginalizzano attentando così alla pace. “La pace – è stata la sua esortazione – non può che costruirsi impegnandosi con coraggio a eliminare le disparità create da sistemi ingiusti, così da assicurare a tutti un livello di vita che permetta un’esistenza degna”. Queste disparità, ha proseguito, sono divenute ancora più dannose a causa della crisi finanziaria ed economica. Ed ha indicato alcuni dei fenomeni più preoccupanti legati alla crisi: la riduzione degli investimenti stranieri, il crollo della domanda di materie prime, la diminuzione degli aiuti internazionali e delle rimesse degli immigrati per i loro famigliari. "Questa crisi – è la preoccupazione del Papa – può trasformarsi in una catastrofe umana per gli abitanti di numerosi Paesi fragili”. I primi ad essere colpiti sono i più vulnerabili e tuttavia, ha constatato, questa crisi ha ridotto in povertà anche persone che vivevano in modo dignitoso. La recessione, ha detto con rammarico, può generare delle conseguenze irreversibili e minacciare l’esistenza stessa di molte persone. Primi fra tutti i bambini che devono perciò essere protetti in modo prioritario. D’altro canto, ha rilevato, la disperazione causata dalla crisi economica porta alcune persone alla ricerca di soluzioni violente per sopravvivere. Di qui, il rischio di conflitti interni che possono destabilizzare le società già deboli. Ha così lodato quei Paesi che nonostante le difficoltà hanno deciso comunque di non diminuire il loro aiuto alle popolazioni più colpite dalla crisi. Un esempio, ha avvertito, che va seguito anche dagli altri Paesi sviluppati per permettere a quelli poveri di sostenere le loro economie a difesa dei più bisognosi. “Invoco un supplemento di fraternità e di solidarietà – è stato il suo appello – e una generosità globale realmente vissuta”. Questa condivisione, ha aggiunto, “chiede ai Paesi sviluppati di ritrovare il senso della misura e della sobrietà nell’economia e nello stile di vita”. Il Papa non ha poi mancato di parlare del ruolo delle religioni in favore della pace, specie in un periodo in cui vengono “attaccate e discreditate”. I leader religiosi, è stato il suo monito, devono aiutare i credenti a progredire nella santità e ad interpretare le parole divine nella verità. “E’ opportuno – ha affermato – favorire l’emergere di un mondo in cui le religioni e le società possano aprirsi le une alle altre”. Il Papa ha auspicato la creazione di uno spazio che renda il dialogo positivo e necessario. Infine, ha assicurato, che la Chiesa Cattolica desidera, attraverso il suo contributo, dare una visione positiva dell’avvenire dell’umanità.

Radio Vaticana