mercoledì 25 agosto 2010

Il Papa nel Regno Unito. Un libretto tascabile per seguire le liturgie e gli eventi del viaggio. Confermata l'esibizione di Susan Boyle a Glasgow

Dalla prossima settimana saranno distribuite in tutte le parrocchie di Inghilterra, Scozia e Galles un milione di copie di un manuale tascabile dal titolo “Magnificat - liturgie ed eventi della visita apostolica di Papa Benedetto XVI al Regno Unito 16-19 settembre 2010”. L’”handbook”, prodotto dalla Conferenza Episcopale del Regno Unito, contiene testi che hanno lo scopo di aiutare i fedeli a seguire i pubblici eventi e le celebrazioni che costelleranno il viaggio di Papa Benedetto nonché una serie di brevi articoli sul significato e l’importanza del viaggio. Presentato oggi in un comunicato stampa, la Conferenza Episcopale tiene a precisare che il testo è contenuto in un formato tascabile che lo rende facile da trasportare ed è quindi “un compagno di viaggio per le liturgie papali”. "Anche se un milione di copie – aggiunge mons. Andrew Summersgill, coordinatore del viaggio papale - non è una cifra sufficiente per tutti coloro che frequentano regolarmente la Messa, è certamente sufficiente perché ogni famiglia abbia una copia. E naturalmente anche per quelle persone che sono andranno a Bellahouston, a Hyde Park, o a Cofton Park. Sarà anche utile per coloro che seguiranno il Papa da casa o negli incontri organizzato nella loro parrocchia”. Susan Boyle, la cantante scozzese divenuta una star planetaria grazie a un concorso per nuovitalenti, canterà per il Papa, realizzando "il suo sogno più grande". Boyle canterà durante la Messa all'aperto che Benedetto XVI presiederà a Glasgow, in Scozia, il 16 settembre, interpretando tre canzoni, tra le quali la sua versione di "I dreamed a Dream', il tema tratto dal musical "Les Miserables", che l'ha lanciato nell'empireo dello spettacolo mondiale. "Poter cantare per il Papa è un grande onore e qualcosa che ho sempre sognato, è indescrivibile", ha confidato la star, che prima di arrivare al successo ha cantato per anni in un coro parrocchiale. Nel parco di Bellahouston (foto), dove si celebrerà la Messa, la Boyle sarà accompagnata da uncoro di 800 persone; e canterà anche l'inno religioso "How Great Thou Art" oltre a una canzone di saluto quanto Benedetto XVI lascerà il parco in direzione dell'aeroporto di Glasgow, per recarsi a Londra. "La visita del Papa è un grande evento per i cattolici scozzesi", ha aggiunto la Boyle parlando al Daily Record. "La fede è la base della mia vita, recito il Rosario ogni giorno e mi sento molto vicina alla mia religione".

SIR, Affaritaliani.it

Il Papa: non cessate mai di ricercare la verità profonda su voi stessi e sulle cose con l’occhio interiore del cuore. L'appello per la Somalia

"Ognuno di noi dovrebbe avere qualche santo che gli sia familiare, per sentirlo vicino con la preghiera e l'intercessione, ma anche per imitarlo". È l'invito rivolto questa mattina da Benedetto XVI ai fedeli, durante l'Udienza generale nel cortile interno del palazzo apostolico di Castel Gandolfo, a cui hanno partecipato più di 4mila persone. "Vorrei invitare ognuno a conoscere maggiormente i Santi - ha detto il Papa - a cominciare da quello di cui portate il nome, leggendone la vita, gli scritti. Siate certi che diventerà una buona guida per amare ancora di più il Signore e un valido aiuto per la vostra crescita umana e cristiana". Nel suo discorso poi il Papa ha sottolineato come anche lui sia legato in modo particolare ad alcune figure di Santi fra questi San Giuseppe e San Benedetto, di cui porta anche il nome. Poi non ha mancato di citare Sant'Agostino, "che ho avuto il grande dono di conoscere, per così dire, da vicino attraverso lo studio e la preghiera e che è diventato un po’ un compagno di viaggio nella mia vita e nel mio ministero". Ha ricordato un aspetto importante dell'esperienza umana e cristiana del santo ovvero "la ricerca inquieta e costante della verità". Una caratteristica, ha detto, "attuale anche nella nostra epoca in cui sembra che il relativismo sia paradossalmente la verità" che deve guidare il pensiero, le scelte, i comportamenti – poi aggiunge - Il suo, lo sappiamo non è stato un cammino facile: ha pensato di incontrare la Verità nel prestigio, nella carriera, nel possesso delle cose, nelle voci che gli promettevano felicità immediata; ha commesso errori, ha attraversato tristezze, ha affrontato insuccessi ma, e questo è importante, non si è mai fermato, non si è mai accontentato di ciò che gli dava solamente un barlume di luce; ha saputo guardare nell'intimo di se stesso e si è accorto, come scrive nelle Confessioni, che quella Verità, quel Dio che cercava con le sue forze era più intimo a sè di se stesso, gli era stato sempre accanto, non lo aveva mai abbandonato, era in attesa di poter entrare in modo definitivo nella sua vita". Sant'Agostino, ha sottolineato il Papa, ha capito nella sua inquieta ricerca che non è lui ad aver trovato la Verità, ma la Verità stessa, che è Dio, lo ha rincorso e lo ha trovato. Poi ha detto: "E in questo cammino verso la verità, per il Santo è fondamentale il silenzio: le creature debbono tacere se deve subentrare il silenzio in cui Dio può parlare. Questo - ha osservato - è vero anche nel nostro tempo: a volte si ha una sorta di timore del silenzio, del raccoglimento, del pensare alle proprie azioni, al senso profondo della propria vita". Un pensiero lo ha rivolto anche a chi è distante dalla Chiesa o vive come se Dio non esistesse, sottolineando come non si debba aver paura di continuare a cercare la verità perché anche loro potranno incontrare Dio: "Cari fratelli e sorelle vorrei dire a tutti, anche a chi è in un momento di difficoltà nel suo cammino di fede, o anche a chi partecipa poco alla vita della Chiesa o a chi vive “come se Dio non esistesse”, di non avere paura della verità, di non interrompere mai il cammino verso di essa, di non cessare mai di ricercare la verità profonda su se stessi e sulle cose con l'occhio interiore del cuore. Dio non mancherà di donare Luce per far vedere e Calore per far sentire al cuore che ci ama e che desidera essere amato". Al termine, il Papa ha lanciato un accorato appello per la fine delle violenze in Somalia dove da tre giorni è in atto l'offensiva dei ribelli legati ad Al Qaida, contro il governo di transizione somalo: “Sono vicino alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che, in Somalia, soffrono a causa dell'odio e dell'instabilità. Auspico che, con l'aiuto della comunità internazionale, non si risparmino sforzi per ristabilire il rispetto della vita e dei diritti umani”.

Libero-news.it, SIR


L’UDIENZA GENERALE - il testo integrale della catechesi e dei saluti del Papa