mercoledì 22 aprile 2009

Agorà dei Giovani 2009. La diocesi di Palestrina conclude il triennio con la Croce della GMG consegnata dal Papa

Da oggi a venerdì 24 nella diocesi di Palestrina ci sarà la conclusione del triennio dell’Agorà dei giovani italiani: una grande occasione per la vita diocesana. Sarà caratterizzato dalla presenza importante della Croce e Icona delle GMG, che il Santo Padre Benedetto XVI ha consegnato simbolicamente questa mattina in Piazza San Pietro a tutti i giovani della Diocesi. In questi giorni saranno ospiti una rappresentanza di giovani della Polonia, circa 120 ragazzi, ospitati nelle famiglie del territorio, una occasione di vero gemellaggio spirituale. La partecipazione e l’organizzazione di questi giorni intensi sarà l’occasione per iniziare un cammino comune di pastorale giovanile, con le associazioni, i movimenti, gli istituti religiosi nonché collaborare in sinergia con i media diocesani, le istituzioni locali ecclesiali e civili. È si l’evento conclusivo dell’Agorà, evento che si svolgerà in tutte le diocesi/regioni italiane il 30 e 31 maggio, vigilia e Domenica di Pentecoste, ma soprattutto è l’inizio di una nuova stagione della pastorale giovanile. Il programma della manifestazione vede, stasera, l’accoglienza della Croce e una veglia di preghiera in cattedrale. Domani, a Zagarolo, “Giovani in Festa!” con un concerto della rock band cristiana “One way”, chiusura il 24 aprile con “Fino agli estremi confini”, un pellegrinaggio notturno da Cave fino al santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano. La manifestazione avrà un’appendice a Pentecoste, quando tutte le diocesi italiane celebreranno la chiusura del triennio Agorà, con la rassegna “Noi cerchiamo la Bellezza, ovunque!”. “Con questi eventi – spiegano dalla diocesi di Palestrina - vorremmo lasciare un segno per continuare il lavoro intrapreso da anni nel campo giovanile”.

Il Papa in Terra Santa. Le Chiese in Giordania: lo storico viaggio metterà in rilievo il ruolo del Paese come promotore del dialogo interreligioso

Gioia delle Chiese in Giordania per il viaggio apostolico del Santo Padre previsto dall'8 all'11 maggio. I leader religiosi cristiani hanno ribadito che tale visita dimostrerà al mondo intero che la Giordania fa parte della Terra Santa e getterà la luce sul Regno come uno “Stato modello” per quello che riguarda la convivenza pacifica tra popoli e religioni. Il segretario generale del Consiglio dei Capi delle Chiese in Giordania, padre Hanna Nur, ha dichiarato che i preparativi in corso per l'arrivo di Benedetto XVI riflettono l’affetto dei giordani nei confronti del Santo Padre, in un Paese dove tutti i cittadini sono uguali davanti alla Costituzione, e dove la libertà religiosa è garantita per tutti. Il Consiglio ha ricordato poi che gli occhi della comunità internazionale saranno puntati verso la Giordania durante l’attesa visita del Papa, ribadendo che il Paese è stato – e rimarrà sempre – un riferimento nel promuovere la comprensione reciproca, la tolleranza, la moderazione, e il rispetto delle religioni e dei diritti umani. Questa visita storica metterà in rilievo il ruolo del Paese come promotore del dialogo interreligioso, soprattutto quello tra Islam e Cristianesimo. Il Consiglio vede anche nella visita di Benedetto XVI, un’opportunità per rafforzare la presenza cristiana in Giordania e in Terra Santa, dove la Chiesa è vitale e molto attiva.

Viaggi e celebrazioni, l'agenda di fine aprile e maggio di Papa Benedetto

Papa Benedetto XVI compirà una visita pastorale a Montecassino il prossimo 24 maggio. Lo conferma una nota diffusa oggi dalla Sala Stampa vaticana, contenente l'agenda di Benedetto XVI di fine aprile e maggio. Domenica 26 aprile, alle 10.00, Papa Ratzinger presiederà la Santa Messa in Piazza San Pietro per la canonizzazione di 5 nuovi santi, mentre il 3 maggio alle 9.00 ordinerà alcuni diaconi della diocesi di Roma. Dall'8 al 15 maggio, il Pontefice compirà lo storico pellegrinaggio in Terra Santa e il 31 maggio alle 9.30 presiederà la solenne Messa di Pentecoste. A 82 anni, Benedetto XVI non mostra nessun segno di affaticamento e si prepara a questa serie impressionante di appuntamenti che fino a fine maggio lo impegneranno per quattro domeniche su cinque.

Benedetto XVI ai giovani: dopo 25 anni vi affido di nuovo la Croce delle GMG! Continuate a portarla in ogni angolo della terra

Il Papa al termine dell'Udienza generale del mercoledì in Piazza San Pietro ha salutato i giovani del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, che ricordano oggi il 25° anniversario della consegna della croce dell'Anno Santo ai giovani del mondo. "Era infatti il 22 aprile del 1984 - ha detto Benedetto XVI - quando alla fine dell'Anno Santo della Redenzione, l'amato Giovanni Paolo II affidò ai giovani del mondo la grande croce di legno che, per suo stesso desiderio, era stata tenuta presso l'altare maggiore della Basilica di San Pietro durante quello speciale Anno Giubilare. Da allora, la Croce fu accolta nel Centro Internazionale giovanile San Lorenzo, e da lì cominciò a viaggiare per i Continenti, aprendo i cuori di tanti ragazzi e ragazze all'amore redentore di Cristo". "Questo suo pellegrinaggio prosegue ancora - ha ricordato il Papa - soprattutto in preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù, tanto da essere oramai nota come 'Croce delle GMG'. Cari amici, vi affido di nuovo questa croce! Continuate a portarla in ogni angolo della terra - ha concluso - perchè anche le prossime generazioni scoprano la Misericordia di Dio e ravvivino nei loro cuori la speranza in Cristo crocifisso e risorto".

Il Papa: la Chiesa è nelle mani di Cristo, rimane il suo corpo, partecipa della mediazione delle grazie. Nella cupidigia le radici della crisi

“Nel cuore dell’uomo tutti i vizi provengono da una radice: la cupidigia”, e “proprio da queste radici della cupidigia è nata” tutta questa crisi”. Lo ha detto oggi il Papa, che nella catechesi dell’Udienza generale – dedicata alla figura di Sant'Ambrogio Autperto, “un autore piuttosto sconosciuto dell’VIII Secolo” ma il cui “insegnamento” è “un tesoro teologico e spirituale anche per i nostri tempi” – si è riferito, a braccio, alla “presente crisi economica mondiale”, che attraverso questa lettura “rivela tutta la sua attualità”. Riferendosi ad un’opera di Ambrogio, un trattato sulle virtù in cui il santo “ammaestra i monaci su come affrontare il combattimento spirituale di ogni giorno”, e soprattutto “l’assalto che il cristiano deve affrontare dentro di sé, da parte delle forze del male”, Benedetto XVI ha fatto notare che nel “conflitto tra vizi e virtù” Ambrogio “contrappone alla cupidigia il disprezzo del mondo”, che “non è un disprezzo del reato, della bellezza e della bontà della creazione e del Creatore, ma verso la falsa visione del mondo insinuata dalla cupidigia”, la quale – ha spiegato il Santo Padre sempre fuori testo – “insinua che l’avere sarebbe il sommo valore, l’ apparire come qualcosa, e così falsifica la creazione del mondo e distrugge il mondo”. Dopo aver individuato nella “cupidigia” le “radici” della “presente crisi economica mondiale”, il Papa ha ricordato – ancora a braccio – che “Dio ha proposto la porta stretta e la porta larga, non ha indicato una terza via.” Ciò significa che “anche per il ricco vale il combattimento contro la cupidigia, la voglia di essere e di apparire, il concetto della falsa libertà come poter disporre di tutto, secondo il proprio arbitrio”. Anche il ricco,dunque, “deve trovare la vera strada della verità, dell’amore, e così della retta via”. A braccio, oggi, anche la conclusione della catechesi, in cui soffermandosi sull’attualità di Sant'Ambrogio Autperto Benedetto XVI ha ricordato come sia “vissuto in un tempo di forte strumentalizzazione politica della Chiesa, dove nazionalismo e tribalismo hanno sfigurato il volto della Chiesa”. Ambrogio, per il Papa, “ha saputo scoprire il vero volto della Chiesa in Maria,nei santi, e ha capito cosa vuol dire essere cattolico, cristiano: vivere della Parola di Dio, e così dare di nuovo vita alla Parola, offrire la nostra carne per questo nostro tempo”. Altra lezione di Ambrogio, l’aver mostrato che “con la ricerca teologica Dio non va conosciuto realmente come è, solo l’amore lo può raggiungere”: di qui l’auspicio papale che la figura di Ambrogio “ci aiuti a vivere il mistero della Chiesa oggi, in questi nostri tempi”.
Commentando “l’opera più importante” di Sant'Ambrogio Autperto, il suo commento in dieci libri all’Apocalisse, in cui i sofferma sul “ruolo decisivo della Vergine Maria nell’opera della Redenzione”, il Papa ha affermato che “la Chiesa non può essere mai separata da Gesù Cristo”, che “deve in noi, che siamo il suo corpo, quotidianamente nascere, morire e risuscitare”. “La Chiesa è nelle mani di Cristo, rimane il suo corpo, rimane realmente un soggetto con Lui, partecipa della mediazione delle grazie”, ha aggiunto il Santo Padre a braccio, davanti a circa 35 mila fedeli riuniti in piazza S. Pietro. La “formulazioni” di Sant'Ambrogio, per Benedetto XVI, “in qualche modo anticipano quelle di san Bernardo e della mistica francescana, senza tuttavia deviare verso forme discutibili di sentimentalismo, perché egli non separa mai Maria dal mistero della Chiesa”. “Con buona ragione”, quindi, Ambrogio Autperto “è considerato il primo grande mariologo in Occidente”.
Breve siparietto il Papa che mentre salutava i pellegrini ha indossato per qualche secondo una kefiah che gli era stata offerta da due ragazzi. Il Pontefice ha prima stretto la mano ad un ragazzo, probabilmente medio-orientale, che indossava una kefiah, quindi si è messo sul collo un'altra kefiah, dai colori bianco e nero, che una ragazza gli ha offerto. Dopo qualche secondo il segretario personale del Papa, mons. Georg Gaenswein, ha preso il dono e lo ha messo insieme agli altri che il Papa riceve dai pellegrini.

L’UDIENZA GENERALE - il testo integrale della catechesi e dei saluti del Papa


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Pasqua 2009. Gallerie fotografiche delle celebrazioni presiedute da Papa Benedetto XVI


Santa Messa nella Cena del Signore - Immagini della celebrazione

VENERDÌ SANTO, 10 aprile 2009

Celebrazione della Passione del Signore -
Immagini della celebrazione

Via Crucis al Colosseo - Immagini della Celebrazione

SABATO SANTO, 11 aprile 2009

Veglia Pasquale nella notte santa -
Immagini della celebrazione

DOMENICA DI PASQUA, 12 aprile 2009

Santa Messa del Giorno e Benedizione Urbi et Orbi -
Immagini della celebrazione

Meeting degli insegnanti di religione a Roma. Sabato l'incontro con Benedetto XVI

''Io non mi vergogno del Vangelo'': è questo il titolo del Meeting degli insegnanti di religione che si terrà a Roma il 23 e 24 aprile prossimi e che culminerà il 25 aprile con l'incontro tra gli insegnanti e Benedetto XVI nell'Aula Paolo VI in Vaticano. L'iniziativa è promossa dalla CEI e si colloca nel contesto dell'Anno Paolino. Il convegno sarà aperto da una relazione dal card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcolpale italiana, sul tema ''L'insegnamento della religione cattolica oggi in Italia. Continuità ed innovazione nelle finalita' della scuola''. E' prevista la partecipazione di Mariastella Gelmini, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e un intervento di mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI.