martedì 26 luglio 2011

GMG 2011-Il Papa a Madrid. Presentati gli scenari di Piazza Cibeles e Cuatro Vientos. L'accoglienza per i giovani disabili, che Benedetto incontrerà

A tre settimane dall'inizio della Giornata Mondiale della Gioventù, Ignacio Vicens, architetto e designer degli scenari di Cibeles e dell’aerodromo di Cuatro Vientos, ha presentato, stamattina, in una conferenza stampa a Madrid, alcune simulazioni di tali creazioni. “Gli scenari per la Giornata Mondiale saranno giovani, vivaci e moderni; e perseguiranno un obiettivo fondamentale: evidenziare la presenza del Papa tra più di un milione di giovani attesi a Madrid”, ha detto Vicens. “Sarà una architettura effimera. Cioè, da montare e smontare in modo rapido, allo stesso tempo economica”, ha sottolineato Vicens. Le superfici saranno bianche per offrire la possibilità di effettuare proiezioni e giochi di luce. “Nel caso di Cibeles abbiamo cercato di rispettare la cornice di Piazza Cibeles, con il Palacio de Correos sullo sfondo; e nel caso dell’aerodromo di Cuatro Vientos abbiamo creato un unico spazio: una sorta di area di 200 metri con una grande montagna dove il Santo Padre sarà posto sotto l'ombra di un albero metallico; e con altri rilievi dove si posizioneranno i giovani o il Coro e l'Orchestra della Giornata mondiale”, ha anticipato Vicens, che ha anche progettato i 200 confessionali al Parque del Retiro. Qui i giovani potranno ricevere il sacramento della confessione in oltre 30 lingue. Lo stesso Santo Padre andrà a confessare alcuni giovani.
La GMG è un evento per tutti i giovani, anche per coloro che sono malati o hanno disabilità (uditiva, visiva, intellettuale o fisica). Nella GMG di Madrid è stato messo tutto lo sforzo logistico necessario affinché 4.000 giovani con disabilità possano partecipare alla Giornata Mondiale e sentirsi a casa. Più di 1.500 saranno ospitati in strutture completamente adattate e accessibili; e 600 volontari della GMG si dedicheranno a rispondere alle loro esigenze. María José González, responsabile del settore Disabilità della GMG, ha spiegato, stamattina, in conferenza stampa: “Questi giovani avranno luoghi dedicati e adattati nei principali eventi della GMG. Anche il Papa ha voluto incontrare una loro rappresentazione presso la Fondazione Istituto San José sabato 20 agosto, e un giovane con disabilità fisica sarà presente nella cena che il Santo Padre terrà con 12 giovani del mondo”. Tra le iniziative, González ha ricordato il tendone della disabilità con il motto “Capaci di amare”, che sarà situato nel Parque del Retiro e che vuole avvicinare tutti i giovani alla realtà della disabilità e al volontariato con disabili. Nel tendone ci saranno stand di diverse realtà ecclesiali impegnate a favore dei disabili e le 25 foto vincitrici del concorso “Con altro sguardo” nelle quali i giovani hanno rappresentato il tema della disabilità nella vita della Chiesa.

SIR

GMG 2011-Il Papa a Madrid. La bella gioventù in cammino verso la capitale spagnola. Le ultime novità e i dettagli degli eventi con Benedetto XVI

Tra poco meno di un mese, il 21 agosto 2011, Benedetto XVI chiuderà la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, un evento che dovrebbe convogliare a Madrid circa un milione di giovani provenienti da tutto il mondo. Staff, volontari e autorità sono impegnati nella preparazione ad hoc delle varie aree che vedranno svolgersi questo nuovo incontro del Papa con i giovani. Nella capitale spagnola, il quartier generale della GMG 2011! sarà la moderna parrocchia di San Juan de la Cruz. Ad accogliere i visitatori, il grande logo rosso, arancione e giallo di questo raduno di giovani che è presente, inoltre, in ogni ufficio in cui collaborano fianco a fianco decine di giovani volontari e staff: finanzieri, specialisti della comunicazione, informatici o tecnici. Un operare continuo per fare in modo che il numero di partecipanti alla GMG aumenti ogni giorno. Si presume che parteciperanno 420.500 iscritti provenienti da 193 paesi, di cui 86.000 italiani, 82.000 spagnoli, circa 50.000 francesi, più di 26.000 americani, 15.600 tedeschi… oltre a 2100 russi e circa 300 cinesi. Diverse centinaia di volontari sono invece attivi in un’altra area, esterna alla città, in un immenso edificio di vetro. Dietro a una scrivania, sommerso da un piacevole frastuono, il giovane Raphaël è giunto dalla Francia da alcune settimane per occuparsi dell’allestimento dei concerti proposti agli affezionati della GMG. In totale, saranno 295 gli eventi culturali organizzati per l'occasione tra concerti, opere teatrali, mostre, film... A meno di un mese dalla GMG, il direttore esecutivo dell'evento è ottimista. “I piccoli problemi non mancano di certo“, dichiara Yago de la Cierva prima di citare, per esempio, le 7 tonnellate di rosari provenienti dall'Ecuador e bloccate dalle dogane spagnole nel porto di Valencia, o ancora la delicata questione delle bucce di 11.00 chili di banane che saranno distribuite ai giovani. “Lavoriamo 25 ore al giorno“, sostiene ancora Yago de la Cierva. Intorno a lui, lo staff si occupa soprattutto degli alloggi per i giovani. Questi saranno ospitati in 5000 ambienti diversi: scuole, parrocchie o famiglie di Madrid. La sezione responsabile della comunicazione prevede l'arrivo di 4.500 giornalisti mentre quella delle catechesi prepara le informazioni proposte ai giovani in 250 aree della capitale spagnola, in una moltitudine di lingue, compresa la lingua dei segni. Un altra squadra si occupa della "sacca del pellegrino". Fornita a ogni partecipante alla GMG registrato, contiene il "pass" per partecipare ai vari eventi, numerose guide pratiche, il libretto liturgico Magnificat pubblicato appositamente per l'occasione, una copia del catechismo per i giovani YouCat. E, in modo del tutto originale, ogni sacca ha al suo interno una scatola di medicinali che racchiude un piccolo crocifisso, per "guarire le anime", oltre a una bottiglia di birra senza alcool. Se il direttore della prossima GMG può dirsi ottimista, l'arcivescovo di Madrid non è certo da meno. Arcivescovo di Santiago de Compostela nel 1989, all'epoca della seconda GMG celebrata fuori Roma da Giovanni Paolo II, il card. Antonio Rouco Varela (nella foto con Benedetto XVI) si definisce più che soddisfatto dell'ampiezza che ha assunto questo incontro di portata mondiale in una ventina d'anni. Arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale del Paese, ritiene che questa nuova GMG dimostrerà al popolo spagnolo che "la religione cattolica è un elemento ancora di valore che non può essere abbandonato", perché possiede "delle soluzioni per superare tutte le crisi del nostro tempo". Il 16 agosto, nel tardo pomeriggio, il card. Rouco Varela in persona presiederà la Messa d'apertura della GMG nella Plaza de Cibeles, nel cuore della capitale spagnola. Davanti all'enorme Palazzo delle comunicazioni, dovrebbero essere presenti più di 20.000 giovani per inaugurare questo nuovo incontro tra ragazzi e ragazze di tutto il mondo e il Papa, atteso due giorni più tardi. Al suo arrivo a Madrid, il pomeriggio del 18 agosto, Benedetto XVI sarà accolto dalla coppia reale spagnola e una cinquantina di bambini abbigliati da guardie svizzere. Durante la serata, il Papa incontrerà i giovani nelle vie del centro città, dove passerà, con cinque ragazzi provenienti dai cinque continenti, la grande Porta d'Alcala. Il suo ingresso simbolico a Madrid sarà salutato dal passaggio di una pattuglia aerea che traccerà in cielo i colori della Spagna e del Vaticano. In seguito, Benedetto XVI assisterà a uno spettacolo che proporrà una coreografia con 6 cavalli e cavalieri andalusi in costume folcloristico. Il giorno seguente, il Papa incontrerà il sovrano e la sua sposa al Palazzo della Zarzuela, l'attuale residenza del re di Spagna. Si allontanerà da Madrid di una cinquantina di chilometri per raggiungere il monastero reale dell'Escorial, pantheon dei re di Spagna. Primo Papa a recarsi all'Escorial, Benedetto XVI incontrerà qui circa 2000 giovani religiosi spagnoli e in seguito un migliaio di giovani professori universitari. Di ritorno a Madrid, il papa pranzerà alla Nunziatura apostolica, dove incontrerà, alcune ore dopo, il presidente socialista del governo spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero. In serata, ancora nelle vie di Madrid, il Papa presiederà la Via Crucis in cui ognuna delle 14 stazioni sarà contrassegnata da alcune statue della processione, opere di devozione tradizionale nella penisola iberica, alcune appartenenti al XVII e al XVIII secolo. La croce della GMG sarà portata da giovani provenienti da una quindicina di paesi, rappresentanti della loro sofferenza nel mondo. Il testo preparato per l'occasione, citerà, fra i vari argomenti, gli abusi sessuali subiti da alcuni di essi. Per la prima volta nell'ambito di questa Giornata Mondiale, il 20 agosto il Papa confesserà i giovani. In seguito celebrerà la Messa per quasi 4000 seminaristi di tutto il mondo nella Cattedrale dell'Almudena, a due passi dal Palazzo reale. Nella sacrestia della Cattedrale, al termine della funzione, Benedetto XVI s'intratterrà con il capo dell'opposizione spagnola, Mariano Rajoy che, con le prossime elezioni, potrebbe afferrare le redini del Paese. La Cattedrale inaugurata da Giovanni Paolo II nel 1993 ferve di preparativi. All'esterno, proprio in questi giorni, alcune gru stanno collocando sulle altezze dell'edificio due gigantesche statue di marmo bianco rappresentanti gli angeli Michele e Gabriele. La sera, dopo aver visitato un centro di assistenza per disabili gestito dall'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, Benedetto XVI ritroverà i giovani presso la base aerea dei "Cuatro Vientos", a sud ovest della capitale spagnola. Nel corso della serata, il Papa interverrà davanti a centinaia di migliaia di giovani presenti, rispondendo in particolare alle domande poste da cinque di essi. Prima di concludersi con uno spettacolo pirotecnico, l'incontro proseguirà con un periodo di adorazione del Santo Sacramento. Un ostensorio in oro e argento di tre metri di altezza, un'opera del XVI secolo proveniente da Toledo, farà la sua entrata in scena grazie a un ingegnoso sistema di ascensori, al centro del podio che accoglierà il Papa. Poco meno di un mese prima di questo incontro, l'immensa struttura metallica prende forma poco a poco. Il podio, lungo 200 metri e alto 20, sarò sormontato infine da un enorme albero metallico, che dovrebbe accogliere il Papa. Attualmente, gli aerei militari occupano ancora il suolo dell'aerodromo di "Cuatro Vientos", sul cui lato saranno allineate circa 4.000 toilette. Infine, le aree predestinate potranno accogliere fino a 1,2 milioni di persone per la Messa di chiusura celebrata da Benedetto XVI la mattina del 21 agosto. In occasione della funzione, gli organizzatori prevedono la presenza di 14.000 sacerdoti, 800 vescovi e più di 50 cardinali di tutto il mondo. Anche la coppia reale spagnola è attesa a questa celebrazione al termine della quale il Papa annuncerà la sede della prossima GMG.

Antonie-Marie Izoard, Vatican Insider

Pave the Way Foundation: documenti recentemente portati alla luce dimostrano che l'azione diretta di Pio XII ha salvato più di 11mila ebrei di Roma

In base alla documentazione scoperta di recente dagli storici, l'azione diretta di Papa Pio XII (foto) salvò la vita di più di 11.000 ebrei a Roma durante la II Guerra Mondiale. Il rappresentante per la Germania della Pave the Way Foundation, lo storico e ricercatore Michael Hesemann, ha scoperto molti documenti originali di grande importanza nella sua ricerca negli archivi della chiesa di Santa Maria dell'Anima, la chiesa nazionale della Germania a Roma. La Fondazione Pave the Way, con base negli Stati Uniti, fondata dall'ebreo Gary Krupp, ha annunciato il ritrovamento dei documenti in una dichiarazione inviata all'agenzia Zenit. “Molti hanno criticato Pio XII per essere rimasto in silenzio durante gli arresti e quando i treni lasciarono Roma con 1.007 ebrei che vennero mandati al campo di concentramento di Auschwitz”, ha dichiarato Krupp. “I critici non riconoscono neanche l'intervento diretto di Pio XII per porre fine agli arresti del 16 ottobre 1943”. “Nuove scoperte provano che Pio XII agì direttamente dietro le quinte per far terminare gli arresti alle 14.00 dello stesso giorno in cui erano iniziati, ma che non riuscì a fermare il treno dal destino tanto crudele”, ha aggiunto. Secondo uno studio recente del ricercatore Dominiek Oversteyns, il 16 ottobre 1943 a Roma c'erano 12.428 ebrei. “L'azione diretta di Papa Pio XII salvò la vita di più di 11.400 ebrei”, ha spiegato Krupp. “La mattina del 16 ottobre 1943, quando il Papa seppe dell'arresto degli ebrei, ordinò immediatamente una protesta ufficiale vaticana all'ambasciatore tedesco, che sapeva avrebbe avuto senz'altro esito”. “Il Pontefice inviò allora suo nipote, il principe Carlo Pacelli, dal vescovo austriaco Alois Hudal, guida della Chiesa nazionale tedesca a Roma, che era secondo alcuni cordiale con i nazisti e aveva buone relazioni con loro. Il principe Pacelli disse a Hudal che era stato inviato dal Papa, e che Hudal doveva scrivere una lettera al governatore tedesco di Roma, il generale Stahel, per chiedere di fermare gli arresti”. Nella lettera del vescovo Hudal al Generale Stahel si leggeva: “Proprio ora, un'alta fonte vaticana...mi ha riferito che questa mattina è iniziato l'arresto degli ebrei di nazionalità italiana. Nell'interesse di un dialogo pacifico tra il Vaticano e il comando militare tedesco, le chiedo urgentemente di dare ordine di fermare immediatamente questi arresti a Roma e nella zona circostante. La reputazione della Germania nei Paesi stranieri richiede una misura di questo tipo, e anche il pericolo che il Papa protesti apertamente”. La lettera venne poi consegnata a mano al generale Stahel da un confidente di Papa Pio XII, il sacerdote tedesco Pancratius Pfeiffer, superiore generale della Società del Divin Salvatore, che conosceva personalmente Stahel.
La mattina dopo, il generale rispose al telefono: “Ho girato subito la questione alla Gestapo locale e a Himmler personalmente. Himmler ha ordinato che, considerato lo status speciale di Roma, gli arresti siano fermati immediatamente”. Questi eventi vengono confermati anche dalla testimonianza ottenuta durante l'indagine del relatore (alto Giudice) della causa di Beatificazione di Pio XII, il sacerdote gesuita Peter Gumpel. Padre Gumpel ha dichiarato di aver parlato personalmente con il generale Dietrich Beelitz, che era l'ufficiale di collegamento tra l'ufficio di Kesselring e il comando di Hitler. Il generale Beelitz ascoltò la conversazione telefonica tra Stahel e Himmler e confermò che il generale Stahel aveva usato con Himmler la minaccia di un fallimento militare se gli arresti fossero continuati.
Un altro documento, intitolato “Le azioni dirette per salvare innumerevoli persone della nazione ebraica”, afferma che il vescovo Hudal riuscì, attraverso i suoi contatti con Stahel e con il colonello Barone von Veltheim, a ottenere che “550 istituzioni e collegi religiosi fossero esentati da ispezioni e visite della polizia militare tedesca”. Solo in una di queste strutture, l'Istituto di San Giuseppe, venivano nascosti 80 ebrei. La nota menziona anche il coinvolgimento “per una parte notevole” del principe Carlo Pacelli, nipote di Pio XII. “I soldati tedeschi erano molto disciplinati e rispettavano la firma di un alto ufficiale tedesco...Migliaia di ebrei locali a Roma, Assisi, Loreto, Padova ecc. vennero salvati grazie a questa dichiarazione”. Michael Hesemann ha affermato che è ovvio che qualsiasi protesta pubblica da parte del Papa quando il treno partì avrebbe provocato la ripresa degli arresti. Oltre a ciò, spiega che la Fondazione Pave the Way ha sul suo sito web l'ordine originale delle SS di arrestare 8.000 ebrei romani, che dovevano essere inviati al campo di lavoro di Mauthausen, per esservi tenuti come ostaggi, e non al campo di concentramento di Auschwitz. Si può pensare che il Vaticano credesse di poter negoziare il loro rilascio. Si è anche appreso che il Vaticano ha riconosciuto che il vescovo Hudal partecipò attivamente nell'aiutare alcuni criminali di guerra nazisti a sfuggire all'arresto dopo la fine del conflitto. A causa della sua posizione politica, il vescovo era persona-non-grata in Vaticano, e infatti venne rimproverato per iscritto dal Segretario di Stato vaticano, il card. Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, per aver suggerito che il Vaticano aiutasse i nazisti a sfuggire all'arresto. Gary Krupp, direttore generale di Pave the Way, ha commentato che la Fondazione “ha dedicato ampie risorse per ottenere e diffondere pubblicamente tutte queste informazioni per storici e studiosi. Curiosamente, nessuno dei maggiori critici di Papa Pio XII si è disturbato a venire negli Archivi Vaticani aperti (aperti completamente dal 2006 fino al 1939) per studi originali, o ha voluto accedere al nostro sito web gratuito, in base ai registri a Roma e ai nostri”. Krupp ha aggiunto di nutrire la sincera speranza che i rappresentanti degli studiosi della comunità ebraica romana compiano ricerche sul materiale originale che si trova solo a pochi passi da casa loro. “Credo che scopriranno che la stessa esistenza oggi di quella che Papa Pio XII chiamava 'questa vibrante comunità' è dovuta agli sforzi segreti di questo Papa per salvare ogni vita”, ha detto. “Pio XII ha fatto ciò che ha potuto, mentre era sotto la minaccia di invasione, di morte, circondato da forze ostili e con spie infiltrate”. Elliot Hershberg, presidente della Pave the Way Foundation, ha aggiunto: “Nel servizio della nostra missione, ci impegniamo a cercare di offrire una soluzione a questa controversia, che interessa più di un miliardo di persone”. “Abbiamo usato i nostri collegamenti internazionali per ottenere e inserire sul nostro sito web 46.000 pagine di documenti originali, articoli originali, testimonianze oculari e interviste a studiosi per fornire questa documentazione pronta a storici ed esperti”. “La pubblicità internazionale di questo progetto ha portato quasi ogni settimana a nuova documentazione, che mostra come ci stiamo muovendo per eliminare l'ingorgo accademico che esiste dal 1963”.

Jesús Colina, Zenit