giovedì 15 aprile 2010

V anniversario dell'Elezione di Benedetto XVI. Zollitsch: il Papa ha il dono di riconoscere i segni dei tempi, interpretarli e collegarli al Vangelo

“La testimonianza è chiara anche se con essa, in una società spesso solo apparentemente illuminata e che si ritiene liberale, il Papa incontra incomprensione e suscita talora proteste molto forti”: mons. Robert Zollitsch, presidente dei vescovi tedeschi, traccia un quadro di questi cinque anni di Pontificato di Benedetto XVI su L’Osservatore Romano. Parla di un Papa “maestro di analisi rigorosa e di raffinata argomentazione” con “il prezioso dono di riconoscere i segni dei tempi con grande chiarezza e perspicace mente analitica, di interpretarli e di collegarli al messaggio evangelico”. È un Papa che sa “denunciare con intuito fine e sicuro anche i rischi moderni della vita umana”, ma sempre “con gli ‘occhi della carità’”. Continua Zollitsch: “Si attesta così, ancora una volta, che Papa Benedetto ci dona un pontificato spirituale”. Benedetto XVI è anche “un Papa vigile in ambito politico, che prende posizione nei dibattiti pubblici e fa valere solide norme morali anche nei confronti dei potenti”. Una “peculiarità” del suo pontificato è “la risoluta difesa dell’inviolabilità della dignità umana e del rispetto dei diritti fondamentali della persona”. Egli “milita con determinazione per una ‘cultura della vita’” e “non si nasconde dietro la retorica diplomatica o dietro caute formulazioni”. Dunque la sua testimonianza è chiara “anche se con essa, in una società spesso solo apparentemente illuminata e che si ritiene liberale, il Papa incontra incomprensione e suscita talora proteste molto forti”. Mons. Zollitsch sottolinea infine l’aspetto del dialogo, che Benedetto XVI “cerca con convinzione”, anche con le altre religioni. Il vescovo si sofferma in particolare sui rapporti con l’ebraismo cui “Benedetto XVI si sente profondamente legato. Proprio noi tedeschi siamo profondamente grati al Papa per le chiare parole proferite durante la visita al campo di sterminio di Auschwitz” e “durante la visita in Israele, a Tel Aviv e allo Yad Vashem”. Questi cinque anni “dimostrano in modo più che evidente che il Santo Padre è profondamente radicato nella realtà delle cose e il suo ministero papale interpella tutto l’uomo. E un uomo in carne e ossa, con le sue capacità e le sue doti, ma anche con i suoi limiti umani, può esserne all’altezza solo se è trasportato dalla forza dello Spirito Santo. Papa Benedetto è uomo di preghiera e di riflessione spirituale. Qui, nell’amore per il Risorto, trova forza e attinge speranza. Solo così gli è possibile quello che altrimenti eccederebbe le capacità umane. Se è vero che la nostra Chiesa conosce talvolta momenti bui, è però prezioso ogni momento di questo pontificato che vive della potenza piena del Signore ed è pertanto plasmato dalla speranza. Per questo: grazie, Santo Padre”.

Il Velino

83° genetliaco di Benedetto XVI. 'L'Osservatore Romano': un'occasione di gioia come per una persona cara. Ad multos annos, Sancte Pater!

In vista dell'83° compleanno di Papa Benedetto XVI, che cade domani, L'Osservatore Romano ha fatto al Pontefice i suoi auguri con un breve trafiletto, pubblicando in prima pagina anche la riproduzione di un "Grande mazzo di fiori", particolare di un quadro di Jan Bruegel il Vecchio (1606-1607) conservato a Vienna, al Kunsthistorisches Museum. ''Il compleanno di una persona cara - recita il testo - è occasione di gioia anche per i familiari e gli amici. Per questo L'Osservatore Romano, sicuro di interpretare i voti dei suoi lettori e di tantissime altre persone in tutto il mondo, vuole offrire gli auguri a Benedetto XVI con un piccolo segno di omaggio e di affetto''. Il giornale pontificio conclude: ''Ripetendo soprattutto a Dio, con le parole della preghiera cristiana, il ringraziamento per tutti i suoi benefici: Agimus tibi gratias, omnipotens Deus, pro universis beneficiis tuis, qui vivis et regnas in saecula saeculorum, Amen. E rivolgendo al Papa l'auspicio tradizionale che in alcune occasioni la liturgia gli riserva: Ad multos annos, Sancte Pater''.

Asca, Agi

V anniversario dell'Elezione di Benedetto XVI. Sante Messe, rosari e veglie: così le diocesi italiane si stringono intorno al Papa e pregano per lui

L’Aquila e Foligno. Lunedì 19 Aprile ricorre il V anniversario dell’Elezione di Benedetto XVI al Pontificato e le diocesi de L’Aquila e di Foligno accolgono l’invito della presidenza della CEI “a stringersi in quel giorno nella preghiera intorno a lui, centro di unità e segno visibile di comunione”. Mons. Giuseppe Molinari e mons. Giovanni D’Ercole, rispettivamente arcivescovo metropolita e vescovo ausiliare de L’Aquila, invitano “i parroci e le comunità religiose a promuovere in ogni parrocchia e comunità un ricordo speciale del Santo Padre” nelle Messe di domenica 18 Aprile, organizzando anche iniziative quali veglie di preghiera, adorazioni Eucaristiche, recita del Rosario secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. “In questo momento – scrivono i due presuli - avvertiamo tutti quanto sia necessario far corona al successore di Pietro con la nostra solidarietà spirituale”. Per esprimere adesione al Papa, il 19 aprile alle 18.00 verrà concelebrata dai due vescovi la Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante). Lo stesso giorno il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, presiederà alle 21.00 una Celebrazione Eucaristica in cattedrale. La Chiesa folignate, si legge in una nota, “si stringe attorno al Santo Padre”, pregando “perché riceva d Dio vita e salute e, sotto la guida dello Spirito Santo, possa confermare i fratelli nella fede”.
Ivrea. “C’è una sofferenza che nasce dalle deviazioni di membri della Chiesa, ma c’è anche quella che nasce dagli attacchi di chi, partendo da quelle deviazioni, punta a infangare tutta la Chiesa e a darne una immagine stravolta. Conoscere direttamente l’insegnamento del Papa, il suo pensiero, le sue decisioni, mi pare questa la solidarietà migliore in un momento in cui tutto sembra destinato ad essere travisato ed equivocato”. Lo scrive mons. Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del Comitato organizzatore delle Settimane Sociali. In una nota sul numero del settimanale diocesano Il Risveglio popolare in uscita domani, invita a pregare per Benedetto XVI domenica prossima in tutte le chiese della diocesi, e a partecipare alla celebrazione di lunedì 19 aprile in cattedrale alle ore 20.30. Smentendo l’immagine del Papa diffusa da molti media, mons. Miglio chiarisce: Benedetto XVI è “impegnato a far crescere la trasparenza, senza timore di esonerare i sacerdoti colpevoli, impegnato a guidare e dare coraggio all’azione dei vescovi, disponibile ad incontrare le vittime degli abusi, come avvenuto a Sydney e in altre circostanze”. Anche questo, avverte, “abbiamo bisogno di conoscere, di non dimenticare, per non farci suggestionare dalle caricature malevole di chi non ha né voglia né interesse che la Chiesa si purifichi e continui con nuovo entusiasmo la propria missione educativa”.
Firenze. Lunedì prossimo, 19 aprile, la Chiesa fiorentina si riunirà alle 18.30 nel santuario mariano della Santissima Annunziata per la recita del Santo Rosario. “Un modo per stringersi in quel giorno nella preghiera intorno al Papa, centro di unità e segno visibile di comunione”: così la diocesi, in una nota, definisce l’iniziativa. La recita del rosario sarà presieduta dall’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori.
Albano. “Filiale vicinanza alla sua cara persona” e “adesione incondizionata al suo magistero”: ad assicurarle a éapa Benedetto XVI è stato il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, a conclusione del soggiorno del Pontefice nei giorni scorsi a Castelgandolfo. In una lettera al clero e ai religiosi della diocesi, mons. Semeraro rammenta che domani 16 aprile ricorre il compleanno del Papa, intorno al quale invita a stringersi in preghiera lunedì 19 aprile, quinto anniversario della sua elezione al Sede di Pietro, secondo le indicazioni rivolte a tutte le comunità ecclesiali dalla presidenza CEI. “A tutti – scrive il presule - il Papa invia la sua apostolica benedizione ed ho la gioia di trasmettervi le parole di affetto che egli, come sempre, riserva per la carissima Chiesa di Albano”. “Preghiamo il Signore perché guardi con bontà al nostro papa Benedetto, che ci ha dato come pastore e guida; lo conforti nel suo ministero apostolico e con la sua grazia lo confermi nei desideri e nelle opere di una vita santa” è l’esortazione di mons. Semeraro. “Noi sacerdoti rinnoveremo” la nostra preghiera “nel ritiro spirituale” del 22 aprile in seminario”, informa. Infine l’invito alla veglia di preghiera in programma la sera di sabato 24 aprile presso il Santuario di Santa Teresa in Anzio alle ore 20.30.
Como e Capri. Il vescovo di Como, mons. Diego Coletti, fa sua la riflessione della presidenza CEI e invita tutte le comunità parrocchiali della diocesi a ricordare l’anniversario del quinto anno di pontificato di Benedetto XVI nelle Messe e nelle preghiere dei fedeli di domenica 18 aprile e lunedì 19. Il 19 aprile, alle 20.30, in contemporanea presso la Basilica di Como - San Fedele e presso il Santuario della Madonna di Tirano (Sondrio), verrà recitato il Rosario secondo le intenzioni del Papa. Da parte sua il vescovo di Carpi, mons. Elio Tinti, invita i sacerdoti “a ricordare l’anniversario dell’elezione del Papa Benedetto XVI con una preghiera speciale in ogni Messa celebrata domenica 18 aprile”, affinché il “Signore lo custodisca, gli conceda vita, lo benedica”.
Tivoli. Il vescovo mons. Mauro Parmeggiani invita a pregare per il Papa durante tutte le Messe che verranno celebrate il 19 aprile in diocesi, e in particolare “chiede ai malati di offrire, insieme alle loro preghiere, anche le loro sofferenze per il Papa”. Il 19 aprile lo stesso mons. Parmeggiani guiderà alle 19.30 nella cattedrale di Tivoli una speciale Ora di adorazione eucaristica.
Chiavari. Lunedì 19 aprile mons. Alberto Tanasini presiederà alle 21 nella cattedrale di Nostra Signora dell'Orto la concelebrazione della Messa per le specifiche intenzioni della giornata che sarà trasmessa in diretta dall’emittente diocesana Teleradiopace Chiavari. Alla trasmissione della celebrazione, informa il presule, “farà seguito una particolare trasmissione sulla attività del Santo Padre”.
Venezia. “Saranno dedicate a Benedetto XVI preghiere speciali durante le celebrazioni delle Messe del 18 e 19 aprile – spiega una nota del patriarcato -. Inoltre lunedì 19, nella Basilica cattedrale di San Marco, la quotidiana adorazione eucaristica che comincia in battistero dopo la Messa delle 10 e continua fino alle 16.30, sarà dedicata alla memoria di questo anniversario”.
Modena. Un’ora di adorazione eucaristica con la preghiera del Rosario e del Vespro. È quanto organizza, il 19 aprile, l’arcidiocesi di Modena-Nonantola alle ore 17.00 nella cattedrale. “Per disposizione dell’arcivescovo Antonio Lanfranchi – informa l’ufficio stampa diocesano – il 19 aprile avrà luogo un’ora di adorazione eucaristica. Alle ore 18, mons. Lanfranchi presiede la celebrazione dell’Eucaristia. L’arcivescovo ha altresì disposto che ogni parrocchia della diocesi individui le modalità più opportune per la preghiera per il Papa. Anche nella messa di domenica, nella preghiera dei fedeli, si faccia espresso riferimento al Sommo Pontefice e al suo ministero”.
La Spezia. Nella diocesi di La Spezia-Sarzana-Brugnato si pregherà per il Papa il 19 aprile, nella chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Neve (viale Garibaldi, La Spezia). “Il vescovo diocesano, mons. Francesco Moraglia – fa sapere il vicario generale, mons. Pier Carlo Medinelli –, invita sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, associazioni, movimenti e tutti i fedeli a partecipare alla celebrazione che si terrà alle ore 21”.
Cosenza. ''Ci ritroveremo con tutta la Chiesa che si raccoglie in preghiera attorno alla augusta persona del Papa, per manifestargli la piena comunione di affetto e la filiale vicinanza in quest'ora di grande sofferenza. Ci sentiamo così vicini all'eperienza dei primi Cristiani ''mentre Pietro era tenuto in carcere dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui''. Invito perciò i presbietri, i religiosi, le religiose, le consacrate e i fedeli laici, ad una veglia di preghiera''. Lo scrive, in una lettera, l'arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, convocando i presbiteri, i religiosi e le religiose, i membri delle associazioni cattoliche, tutti i fedeli laici, per una Veglia di preghiera lunedì 19 aprile alle ore 19 nella Chiesa Cattedrale. Per quanti vorranno organizzare altri momenti di preghiera nella stessa giornata del 19 aprile, nelle parrocchie o nelle comunità, l'arcivescovo raccomanda di scegliere orari diversi dall'orario della Veglia diocesana.
Aosta. La Valle ricorderà il Santo Padre nella preghiera, in particolare nella celebrazione eucaristica di lunedì 19 aprile alle ore 18.30 nella Chiesa Santuario dell'Immacolata di Aosta, nella messa presieduta dal Vescovo di Aosta, Mons. Giuseppe Anfossi, che guiderà la preghiera e la riflessione della comunità diocesana. "Mentre la Chiesa si stringe attorno al Papa Benedetto - si legge in una nota della Curia - non vuole venire meno al dovere di purificazione, pregando in particolare per le vittime di abusi sessuali e per quanti, in ogni parte del mondo, si sono macchiati di tali odiosi crimini". La preghiera sarà anche per sostenere i tanti sacerdoti, religiosi e religiose e i tanti educatori laici che svolgono con dedizione e assoluta fedeltà a Dio e all'uomo il loro compito educativo, spendendo se stessi generosamente al servizio degli altri, in particolari dei piccoli.
Bologna. “In questo momento dobbiamo stringerci con particolare forza nell’unità ecclesiale con il Santo Padre”. È quanto afferma il card. Carlo Caffarra invitando i sacerdoti dell’arcidiocesi a partecipare alla Messa solenne che verrà celebrata il 19 aprile alle ore 18.30 nella cattedrale di san Pietro) “in segno di speciale comunione di preghiera, di affetto e di solidarietà”.
Cremona. Il vescovo mons. Dante Lafranconi, presiederà una Messa solenne il 19 aprile alle ore 21.00 in cattedrale. “L'intera comunità diocesana – fa sapere l’Ufficio stampa diocesano – è invitata a partecipare a questa celebrazione nella quale potrà esprimere il suo affetto e la sua vicinanza al Santo Padre, in quest’ora così difficile per la Chiesa universale”.
Teramo. La diocesi di Teramo-Atri, informa Gino Mecca, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, “accoglie l’invito della CEI per una Giornata di preghiera per il Papa Benedetto XVI, nel V anniversario della sua elezione al soglio pontificio. Lunedì 19 aprile, alle ore 18.30 nella cattedrale di Teramo, è prevista una concelebrazione presieduta dal vescovo Michele Seccia”.
Umbria. Veglie di preghiera, momenti di adorazione eucaristica, recite del Rosario e celebrazioni eucaristiche. Sono le iniziative con cui le otto diocesi dell’Umbria si raccoglieranno in preghiera con i loro vescovi per celebrare il quinto anniversario dell’elezione di Benedetto XVI al pontificato. Ne dà notizia oggi l’Ufficio stampa della Conferenza Episcopale umbra sintetizzando i diversi appuntamenti. La diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, si legge nella nota, anticiperà a domani alle ore 21.00 “il suo raccoglimento per il Santo Padre con la preghiera del Rosario meditato, guidato dall’arcivescovo Domenico Sorrentino, nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli”. La diocesi di Città di Castello invita “le comunità parrocchiali a promuovere momenti di preghiera nella giornata del 19 aprile. In curia, nella mattinata, si raccoglierà in preghiera il Consiglio presbiterale presieduto dal vescovo Domenico Cancian”. La diocesi di Gubbio “eleverà al Signore la sua preghiera per il Santo Padre domenica 18 aprile (ore 21) nella chiesa eugubina di San Giovanni. La veglia sarà presieduta dal vescovo Mario Ceccobelli”. La diocesi Orvieto-Todi, informa l’Ufficio stampa dei vescovi umbri, promuoverà nella giornata del 19 aprile l’adorazione eucaristica nel duomo di Orvieto, dove, alle ore 21, il vescovo Giovanni Scanavino presiederà la Messa. L’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve “si raccoglierà in preghiera per il Santo Padre giovedì 22 aprile (ore 21) nella cattedrale di San Lorenzo, dove l’arcivescovo Gualtiero Bassetti celebrerà l’Eucaristia con i giovani e gli aderenti alle associazioni e ai movimenti ecclesiali”. L’arcidiocesi di Spoleto-Norcia “pregherà per il Papa nelle celebrazioni della settimana dedica al beato Pietro Bonilli (19-25 aprile). L’arcivescovo Renato Boccardo, la sera del 19, sarà nel Santuario del beato in Cannaiola di Trevi per presiedere la veglia di preghiera per le vocazioni ed esprimerà, come ha fatto il giorno di Pasqua, la vicinanza della sua comunità diocesana al Santo Padre”. Infine la diocesi di Terni-Narni-Amelia, domenica 18 alle ore 17.30 in Duomo, in occasione della celebrazione eucaristica per il decennale di episcopato di mons. Vincenzo Paglia, “si raccoglierà in preghiera per il Papa ricordando il suo quinto anno di pontificato”.
Ascoli-Piceno. Il vescovo mons. Montevecchi convoca la comunità diocesana in Cattedrale per domenica 18 aprile alle ore 19.00, per rendere omaggio augurale di affetto a Papa Benedetto XVI. "Siamo invitati a stringerci nella preghiera intorno al Papa - dice don Baldassarre Riccitelli, parroco della Cattedrale - centro di unità e segno visibile di comunione. Il Vescovo con i presbiteri della Diocesi presiederà la solenne Eucaristia per rendere grazie a Dio per il magistero illuminato e la cristallina testimonianza di Benedetto XVI". "In questo ora di prova per il Pontefice e per la Chiesa - continua don Baldassarre - la comunità diocesana, implora dal Signore per il Papa quella franchezza (parresia) e coraggio che gli permetta di rendere sempre più luminosa di splendore e di purezza la Chiesa di Cristo e implora perché si rafforzi la passione educativa, sorretta dalla dedizione e dal generoso impegno di tanti sacerdoti che, insieme ai religiosi, alle religiose e ai laici, ogni giorno si spendono soprattutto nelle situazioni più difficili".
Milano. L’arcivescovo Dionigi Tettamanzi pellegrino ad Ars con i preti dei primi 5 anni di ordi­nazione, presiederà una Messa per il Papa nella Basilica del Santo Curato. Inoltre, è l’invito indicato in una no­ta dell’arcidiocesi, "tutte le Messe di lunedì siano celebrate per il Papa, con formulario proprio (e gloria per il rito ambrosiano) leggendo come prima intenzione della preghiera u­niversale quella preparata per l’occasione".
Como. Il vescovo Die­go Coletti invita le parrocchie della diocesi a ricordare questa ricorren­za nelle Messe e nelle preghiere dei fedeli del 18 aprile e del 19 aprile. Lu­nedì alle 20.30, in contemporanea nella basilica di Como-San Fedele e nel Santuario della Madonna di Ti­rano (Sondrio), verrà recitato il Ro­sario secondo le intenzioni del Papa.
San Marino-Montefel­tro. Conta in particolare sulla presenza dei gruppi, movimenti, associazioni, il vescovo Luigi Negri per la celebrazione in programma in diocesi lunedì alle 21.00 nella Cattedrale di Pennabilli.
Genova. Una veglia diocesana di preghiera e adorazione. Così l’arcidiocesi ricorderà questa sera alle ore 21.00 nella cattedrale di Genova il quinto anniversario dell'elezione di Benedetto XVI. La veglia sarà presieduta dall'arcivescovo di Genova e presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco.
Napoli. La comunità diocesana, guidata dal card. Crescenzio Sepe, si ritroverà stasera nella Basilica di Santa Restituta, in duomo, per la recita del Rosario. L’arcivescovo e la comunità “si stringono, nella preghiera, a Benedetto XVI, come figli al padre, desiderosi di sostenerlo nel suo impegnativo ministero, esprimendogli affetto e gratitudine per il suo amore per Cristo e l’umanità intera”.

Salerno. La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali invita tutti a partecipare alla celebrazione eucaristica e all'adorazione organizzata, stasera, nel duomo di Salerno per esprimere affetto al Papa e per essere vicini con la preghiera, attraverso il Santo Padre, a quanti sono stati vittime di abusi.

SIR, Asca, Avvenire

Il Papa: la genuina natura della Chiesa, umana e divina, fervente nell'azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e tuttavia pellegrina

Gesù è veramente il cuore del Brasile, da cui viene la forza per tutti gli uomini e le donne brasiliane nel riconoscersi e aiutarsi come fratelli. E’ quanto ha detto stamani, in un clima di lode e di gioia pasquale, Benedetto XVI incontrando i vescovi del Brasile della regione ‘Norte 2’, in visita 'ad Limina apostolorum'. Con la Luce di Cristo Risorto, ha affermato il Papa, l’umanità ha superato la morte. “Il centro permanente e la fonte del ministero petrino è nell’Eucaristia, cuore della vita cristiana, inizio e culmine della missione evangelizzatrice della Chiesa”. Gesù Cristo, ha sottolineato il Papa, è “pane vivo per l’umanità” ed è realmente presente nell'ostia e nel calice consacrati. Ma una minore attenzione a volte data al culto del Santissimo Sacramento, ha aggiunto il Pontefice, è segno e causa di “oscuramento” del sentimento cristiano del Mistero, come accade quando durante la Santa Messa non emerge Gesù, ma una comunità impegnata in molte cose invece di raccogliersi e lasciarsi attrarre dal Signore. “L'atteggiamento primario ed essenziale del fedele cristiano che partecipa alla celebrazione liturgica non è fare, ma ascoltare, aprirsi, ricevere”. Ricevere, però, non significa essere passivi o indifferenti ma cooperare secondo “la genuina natura della vera Chiesa, che ha la caratteristica di essere nello stesso tempo umana e divina, visibile e dotata di realtà invisibili, fervente nell'azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e tuttavia pellegrina”. Se nella liturgia non emerge la figura di Cristo, ha detto il Papa, non avremmo una liturgia cristiana. “Come sono distanti da questo quanti, in nome dell’inculturazione, cadono nel sincretismo introducendo nella celebrazione della Santa Messa riti presi da altre religioni o da peculiarità culturali”. Il mistero eucaristico è un dono troppo grande, ha affermato il Santo Padre ricordando le parole di Giovanni Paolo II, per sopportare “ambiguità e diminuzioni”, particolarmente quando, “spogliato del suo valore sacrificale, viene vissuto come se non oltrepassasse il senso e il valore di un incontro conviviale fraterno”. Il culto non può nascere dalla nostra fantasia, che sarebbe “un grido nel buio” o una semplice affermazione di sé. “La Chiesa - ha concluso il Papa - può celebrare e adorare il Mistero di Cristo presente nell'Eucaristia proprio perché Cristo stesso si è donato per primo ad essa nel sacrificio della Croce”. “La Chiesa vive di questa presenza e la sua ragione di essere e di esistere è di espandere questa presenza al mondo intero”.

Il Papa: conoscere Dio per poter obbedire a Lui più che agli uomini opponendosi al conformismo. Sotto gli attacchi del mondo necessario fare penitenza

Il primato dell’obbedienza a Dio ed il vero significato della penitenza e del perdono, nella vita dei cristiani: ne ha parlato stamane Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata, nella Cappella Paolina in Vaticano, con i membri della Pontificia Commissione Biblica. "L’obbedienza a Dio ha il primato”, ha ricordato il Papa, richiamando le parole di San Pietro davanti al Sinedrio: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini”. “L’obbedienza a Dio” dà dunque a Pietro la libertà di opporsi alla suprema istituzione religiosa. Parimenti, Socrate davanti al Tribunale di Atene, che gli offre la libertà a patto di non ricercare più Dio, non deve obbedire a questi giudici, comprare la sua vita perdendo se stesso, ma deve obbedire a Dio. Obbedienza a Dio “che dà libertà”. Al contrario nei tempi moderni, ha osservato Benedetto XVI, si è teorizzata la liberazione dell’uomo, anche dall’obbedienza a Dio: l’uomo sarebbe libero, autonomo, e nient’altro. “Ma questa autonomia è una menzogna, una menzogna ontologica, perché l’uomo non esiste da se stesso e per se stesso; è una menzogna politica e pratica, perché la collaborazione e la condivisione delle libertà è necessaria e se Dio non esiste, se Dio non è un’istanza accessibile all’uomo, rimane come suprema istanza solo il consenso della maggioranza. Poi il consenso della maggioranza diventa l’ultima parola alla quale dobbiamo obbedire e questo consenso – lo sappiamo dalla storia del secolo scorso – può essere anche un consenso nel male. Cosi vediamo che la cosiddetta autonomia non libera l’uomo”. “Le dittature sono state sempre contro questa obbedienza a Dio”, ha sottolineato il Papa. “La dittatura nazista, come quella marxista, non possono accettare un Dio sopra il potere ideologico, e la libertà dei martiri, che riconoscono Dio… è sempre l’atto della liberazione, nel quale arriva la libertà di Cristo a noi”. Oggi, grazie a Dio, ha proseguito Benedetto XVI, non viviamo in dittature, ma esistono forme sottili di dittature. “Un conformismo, per cui diventa obbligatorio pensare come pensano tutti, agire come agiscono tutti, e la sottile aggressione contro la Chiesa, o anche meno sottile, dimostrano come questo conformismo può realmente essere una vera dittatura”. Per i cristiani, ha aggiunto Benedetto XVI, obbedire più a Dio che agli uomini, suppone però conoscere veramente Dio e voler veramente obbedire, e che Dio non sia pretesto per la propria volontà, ma che sia realmente Dio che invita, in caso necessario, anche al martirio. “Noi oggi abbiamo spesso un po’ paura di parlare della vita eterna. Parliamo delle cose che sono utili per il mondo, mostriamo che il cristianesimo aiuta anche a migliorare il mondo, ma che la sua meta sia la vita eterna e che dalla meta vengano poi i criteri della vita, non osiamo dirlo”. Allora, ha sollecitato il Papa, dobbiamo invece avere il coraggio, la gioia, la grande speranza che la vita eterna c’è, che è la vera vita e che da questa vera vita viene la luce che illumina anche questo mondo. In tale prospettiva “la penitenza è una grazia”, grazia che noi riconosciamo il nostro peccato, che riconosciamo di aver bisogno di rinnovamento, di cambiamento, di una trasformazione del nostro essere. “Devo dire che noi cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza, che ci appariva troppo dura. Adesso sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza, riconoscere cioè ciò che è sbagliato nella nostra vita. Aprirsi al perdono, prepararsi al perdono, lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza, cioè della purificazione e della trasformazione, questo dolore è grazia, perché è rinnovamento, è opera della Misericordia divina”. Preghiamo, ha concluso Benedetto XVI, che il nostro nome entri nel nome di Dio e la nostra vita diventi vera vita, vita eterna, amore e verità.

Radio Vaticana

Il Papa a Malta. L'abbraccio di Benedetto XVI con 10mila giovani, senza distinzioni. Prima la traversata a bordo del catamarano 'San Paolo'

Sono attesi 10mila pellegrini all’incontro che il Papa terrà con i giovani maltesi, a Waterfront, nel grande porto de La Valletta domenica pomeriggio. Un incontro voluto fortemente dall’intera Chiesa dell’Isola e che chiuderà la due giorni di Benedetto XVI a Malta sabato e domenica. I giovani maltesi si attendono parole di speranza, di sostegno, di guida, dal Successore di Pietro. Nathanael è un ragazzo di 26 anni di Zabar, una piccola cittadina vicino La Valletta. Studia scienze delle comunicazioni, ma lavora in un call center per mantenersi agli studi. “Da mesi mi sto preparando a questo incontro con il Papa – dice all'agenzia Zenit -. Non volevamo che l’incontro fosse un concerto, o che fosse ridotto solamente all’evento in sé, all’incontro con lui. Ma volevamo creare un cammino di preparazione per giungere all’evento con un certo spirito”. “La sfida grande – continua - è quella di conoscere la figura del Papa non come celebrità, ma per quello che è veramente, cioè come persona. In questi mesi, si sono unite le forze di tante realtà, di tanti movimenti, di diverse organizzazioni e abbiamo visto una Chiesa che è unita”. “È un passo di maturità per la Chiesa giovane, qui a Malta – commenta –. E questo con il Papa è un evento che ci fa sentire più uniti. Sono contento di attenderlo qua a Valletta”. Padre Savio Vella è il responsabile della pastorale giovanile e da mesi si sta occupando dell’evento. “Da novembre scorso – racconta - quando è stato ufficializzato l’incontro del Papa, abbiamo invitato i giovani a essere loro i protagonisti e a organizzare l’evento”. “Abbiamo così chiesto cosa avrebbero voluto che venisse fuori dall’incontro – spiega –. Oltre 100 giovani hanno accettato l’invito e si sono messi a preparare l’evento di domenica pomeriggio rimboccandosi le maniche, volontariamente e spendendo le loro energie e il loro tempo. È stato molto bello vedere questi giovani mettersi in discussione”. Padre Savio spiega dunque il significato di questo incontro. “La prima cosa che i giovani hanno messo in evidenza in modo chiaro è che la Chiesa abbraccia tutti senza distinzioni. La Chiesa non esclude nessuno”. “La seconda cosa – aggiunge – è che la Chiesa è una Chiesa che ascolta, specialmente ascolta i più giovani. Per questo abbiamo pensato a una serata che coinvolgesse sia i giovani già integrati nelle realtà della Chiesa, ma anche e soprattutto che chiamasse in causa gli emarginati, coloro che stanno alla periferia, che sono lontani dalla fede. Abbiamo così coinvolto coloro che hanno problemi con la droga e l’alcool, giovani detenuti, immigrati, senza-tetto”. La serata-incontro sarà così strutturata. Dalle due del pomeriggio inizierà un momento di musica e animazione. La band è composta da 10 persone, 198 sono invece gli artisti tra ballerini, cantanti, musicisti. Tutti non professionisti. Ci saranno cinque ore di concerto, dalle 14 alle 19, interrotte solamente dall’incontro con il Papa. Nel grande porto di Waterfront saranno presenti la tenda dell’adorazione, la tenda della confessione con 40 giovani sacerdoti, la tenda del dialogo con alcuni esperti psicologi. “Quattro giovani hanno preparato il saluto che verrà letto a Benedetto XVI – afferma padre Savio -. Il centro di tutto è riprendere il brano del Vangelo ‘Signore, che cosa devo fare per avere la vita eterna?’. I giovani porranno domande sul futuro, esprimendo le loro preoccupazioni lavorative, di studio, di fede”. “I quattro giovani leggeranno il saluto – prosegue poi – in rappresentanza di quattro rispettive categorie: detenuti e gay, giovani già coinvolti nella Chiesa per essere protagonisti, giovani che si preparano al matrimonio che quindi porteranno domande e interrogativi sulla vita di coppia e sul ruolo dei genitori, e giovani che stanno vivendo un periodo di discernimento vocazionale. Ci si attende, dunque, che il Papa tratti questi temi: l’emarginazione, la famiglia, il ruolo dei giovani nella Chiesa, le vocazioni”. Un evento che è stato preparato da molti mesi. “Sì, i giovani si sono preparati tanto – conclude padre Savio - c’è stata una vera e propria maratona nelle parrocchie di tutta Malta, con la Croce della Gmg e l’Icona di Maria. Un pellegrinaggio ininterrotto. D’accordo con l’arcivescovo, abbiamo voluto che fossero i giovani i protagonisti di questo evento, che lo preparassero e lo realizzassero loro in prima persona. E proprio loro, i giovani, hanno voluto che gli emarginati, gli esclusi, gli ultimi fossero i privilegiati. Siederanno nelle prime file e potranno incontrare il Papa e salutarlo”.
Un tragitto di circa 20 minuti, durante il quale il Papa potrà ammirare l’intero panorama della città di Valletta. Padre Roy Toledo, delegato dell’arcivescovo di Malta per le parrocchie, è anche l’organizzatore del ‘pellegrinaggio’ che Benedetto XVI effettuerà a bordo del catamarano che lo porterà da Kalkara, zona periferica della capitale maltese, al grande porto di Waterflor, per l'incontro con i giovani. Un momento che ricorderà le traversate fatte dal Papa a Colonia e Sidney in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù. “Per noi maltesi il porto è segno della Provvidenza di Dio – spiega padre Roy – e il mare ha sempre rappresentato una parte importate della nostra cultura. Abbiamo quindi insistito affinché Benedetto XVI ripetesse l’esperienza fatta con Giovanni Paolo II nel 1990, quando a bordo di un catamarano, attraversò le acque della Valletta. Fu un’esperienza spettacolare. Noi lo ricordiamo con grandissima gioia”. “Inoltre – aggiunge il sacerdote - volevamo che Ratzinger incontrasse una parte della città molto popolare, povera, dove ci sono molti operai. E abbracciasse idealmente anche loro”. Alcune curiosità sul traghetto. Il viaggio inizierà alle 16.45 e durerà circa venti minuti. Benedetto XVI utilizzerà lo stesso catamarano che venne utilizzato da Giovanni Paolo II nel 1990, nominato “San Paolo”. Ci sarà ovviamente la bandiera maltese e la bandiera con il logo del viaggio. Durante il tragitto il Pontefice potrà ammirare il panorama dell’intera città di Valletta. Potrà restare seduto o alzarsi in piedi per ammirare meglio le bellezze della città. Una guida illustrerà al Papa cosa ha di fronte. “Il catamarano con a bordo Ratzinger – spiega ancora padre Roy – sarà accompagnato, ai due lati, da una trentina di piccole barche che lo scorteranno e lo affiancheranno. Lungo il tragitto potrà essere seguito anche da imbarcazioni di 12 metri che formeranno una sorta di processione”. “Il catamarano – aggiunge poi – andrà alla velocità di 4-5 nodi, in modo da consentire a tutti di poter seguire l’imbarcazione del Pontefice. Sul catamarano del Papa viaggeranno anche dieci giovani che lo porteranno fino a Waterflor, dove è in programma l’incontro con i giovani”.

Serena Sartini, Zenit

'Ecclesia Digital': campagna online 'Sì al Papa' contro la calunnie verso il dolce Cristo in terra, umile e saggio, Papa della parola e della verità

L'agenzia Ecclesia Digital lancia la campagna “Sì al Papa” su Facebook e in Twitter. L'obiettivo è esprimere solidarietà e sostegno a Benedetto XVI, a causa dell'ingiusta campagna scatenata negli ultimi tempi contro di lui e il sacerdozio ministeriale. Ecclesia Digital condanna senza appello la pedofilia e la menzogna e al tempo stesso condanna “le calunnie e le falsità riversate, in queste settimane, contro il Papa umile, contro il Papa saggio, contro il Papa della parola e della verità, contro il Papa onesto, contro l'attuale dolce Cristo in terra”. “L'amore a Gesù, l'amore e la comunione ecclesiale con Pietro e sotto Pietro e il servizio evangelizzatore sono – dicono a Ecclesia Digital – i nostri segni distintivi”. Ecclesia Digital compie cinque anni e come regalo “chiediamo il sostegno alla nostra campagna Sì al Papa su Facebook e Twitter, come hanno già fatto più di ottomila persone con il nostro Sì al Crocifisso”. La sera del 7 aprile 2005, nei vespri dei funerali di Giovanni Paolo II, è nata Ecclesia Digital. La sua prima informazione è stata la pubblicazione in castigliano del testamento del Papa polacco. “Allora siamo stati il primo media - ricorda Ecclesia Digital – che pubblicò in lingua spagnola il testo integrale di quello straordinario documento”. Missione di Ecclesia Digital è “servire e fare Chiesa, trasmettere il Vangelo”.

SIR

"Sí al Papa" su Facebook e su Twitter

Il card. Ruini: periodo di sofferenza della Chiesa per i peccati gravissimi di pedofilia ma c'è una volontà pervicace di coinvolgere Benedetto XVI

Nella crisi pedofilia della Chiesa ci sono certamente ''i peccati, oggettivamente gravissimi'' ma c'è anche ''una volontà pervicace di mettere sul banco degli accusati la Chiesa intera e specialmente il Papa: una cosa profondamente ingiusta perchè Benedetto XVI è esattamente il contrario di quello che si vuole far apparire''. Sono le parole del card. Camillo Ruini, ex-presidente della CEI, intervistato oggi da La Repubblica. ''E' indubbiamente un periodo di sofferenza per la Chiesa - osserva il porporato -, che al momento ruota intorno alla questione pedofilia. Ma non è la prima volta che la Chiesa soffre, in passato ci sono state altre prove, sempre superate con l'aiuto della Provvidenza. Anche questa, come ci ha insegnato Gesù, è una sfida che si può vincere, come ci ha insegnato lui, puntando sull'umiltà e sulla preghiera''. ''La Lettera ai cattolici d'Irlanda testimonia l'impegno di Ratzinger contro la 'sporcizia' della Chiesa - prosegue Ruini -. Sui suoi primi cinque anni di pontificato è presto per fare un bilancio, ma c'è una profonda continuità tra lui e chi l'ha preceduto. L'attuale Papa sta dando un forte contributo al dialogo tra le religioni, spingendo l'attenzione sui compiti che queste possono condividere al servizio del genere umano e il discorso di Ratisbona è stato un punto di partenza di un più fecondo dialogo con l'Islam''. ''Come ogni Papa anche Ratzinger deve affrontare l'accusa di 'scomodità' ma di fronte a ciò l'atteggiamento più pericoloso sarebbe quello rinunciatario, tentazione alla Benedetto XVI non lascia spazio'', conclude il cardinale.

Asca

La manifestazione in difesa del Papa: vogliamo ribellarci al pensiero dominante che lo vede come cattivo e insensibile. Gli appuntamenti da nord a sud

Cattolici mobilitati da nord a sud per dire basta agli attacchi contro Benedetto XVI e per esprimergli solidarietà. E' il senso della manifestazione nazionale che si terrà domenica organizzata dall’associazione Gioventù Cristiana. Da Genova a Roma, da Napoli a Ragusa si terranno manifestazioni, sit-in, fiaccolate e Messe per affermare il proprio sostegno incondizionato agli attacchi che in queste settimane coinvolgono Papa Ratzinger a 5 anni dalla sua elezione. "Abbiamo deciso di ribellarci al pensiero dominante che vede il Pontefice come una persona cattiva e insensibile – spiega Pietro Serra, dirigente nazionale dell’associazione – Per questo abbiamo deciso di scendere in piazza e dare il nostro sostegno di giovani ed ancor prima di laici visto che non siamo un movimento ecclesiale". "Siamo soddisfatti dal numero delle adesioni – prosegue Serra – e su Facebook c'è stato un passa parola continuo che in pochi giorni all’evento Manifestazione nazionale per la difesa di Benedetto XVI ha riscosso un totale di circa 10 mila persone tra quelli che parteciperanno, chi è indeciso e chi invece preferisce non partecipare". Nel frattempo la notizia della manifestazione è stata ripresa anche in Europa.

Gli appuntamenti
Sassari, Piazza Duomo: ore 20.30 Sit-in
Roma, Piazza di Spagna: ore 20.30 Sit-in
Napoli, Piazza Duomo: ore 20.30 Sit-in
Tempio, Piazza San Pietro: ore 20.30 Fiaccolata
Ragusa, Santuario Madonna del Carmine: ore 18.00 Santa Messa
Genova, Chiesa di Santa Maria delle Vigne, Ordine Equestre del Santo Sepolcro: sabato 17 aprile ore 16.30 Santa Messa
San Marco in Lamis (Foggia), Piazza Madonna delle Grazie: venerdì 23 aprile ore 19-00 Sit-in
Campocavallo-Osimo (Ancona), Santuario della Beata Vergine Addolorata: sabato 24 aprile ore 21.00 Santa Messa in rito tridentino

Ufficio Stampa Gioventù Cristiana

Anno Sacerdotale. Hummes: all'incontro mondiale dei sacerdoti per esprimere solidarietà e fiducia al Papa che più ha combattuto gli abusi del clero

Il prefetto della Congregazione per il clero, card. Claudio Hummes, invita i preti di tutto il mondo a non mancare all'appuntamento mondiale dei sacerdoti in programma a Roma il 9, 10 e 11 giugno prossimo. In un messaggio inviato in vista della conclusione dell'Anno Sacerdotale, prevista proprio per venerdì 11 giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, il porporato esorta i sacerdoti: ''Non rifiutate l'invito pressante e cordiale del Santo Padre. Venite e Dio vi benedirà. Il Papa vorrà confermare i presbiteri della Chiesa. La loro presenza numerosa in Piazza San Pietro costituirà anche una forma propositiva e responsabile dei presbiteri a presentarsi pronti e non intimiditi per il servizio all'umanità loro affidato da Gesù Cristo. La loro visibilità in piazza, dinanzi al mondo odierno, sarà una proclamazione del loro invio al mondo non per condannare il mondo, ma per salvarlo. In tale contesto, anche il grande numero avrà un significato speciale''. Per invitare i sacerdoti del mondo a riempire la Capitale, Hummes ricorda anche ''un motivo particolare, che si colloca nel cuore della Chiesa, oggi'', ovvero l'esigenza di rinnovare ''al nostro amato Papa Benedetto XVI la nostra solidarietà, il nostro appoggio, la nostra fiducia e la nostra comunione incondizionata, dinanzi agli attacchi frequenti che Gli sono rivolti, nel momento attuale, nell'ambito delle sue decisioni riguardo ai chierici incorsi nei delitti di abusi sessuali su minorenni''. ''Le accuse contro di Lui sono evidentemente ingiuste e è stato dimostrato che nessuno ha fatto tanto quanto Benedetto XVI per condannare e per combattere correttamente tali crimini. Allora, la presenza massiva dei presbiteri in piazza con Lui sarà un segno forte del nostro deciso rifiuto degli attacchi ingiusti di cui è vittima. Allora, venite anche per appoggiare pubblicamente il Santo Padre''. ''E' vero che alcuni, ma proporzionalmente molto pochi, presbiteri hanno commesso orribili e gravissimi delitti di abusi sessuali contro minorenni, fatti che dobbiamo in modo assoluto e intransigente rifiutare e condannare. Loro devono rispondere davanti a Dio e davanti ai tribunali, anche civili. Nondimeno preghiamo che arrivino alla conversione spirituale e al perdono di Dio''.

Asca