venerdì 30 dicembre 2011

Nel 2012 la missione è uscire dall’emergenza pedofilia e passare alla fase della prevenzione voluta dal Papa. A febbraio il Simposio alla Gregoriana

Missione per il 2012: uscire dall’emergenza abusi sessuali e passare alla fase della prevenzione. Questo l’incarico che il Papa ha affidato agli esperti della Congregazione per la Dottrina della Fede e questo l’obiettivo al quale si sta lavorando nel palazzo dell’ex Sant’Uffizio. Un passo importante in questa direzione sarà il Simposio internazionale previsto all’Università Gregoriana dal 6 al 9 febbraio, con la partecipazione di numerosi esperti di varie discipline: dal diritto canonico alla psicologia, dalla pastorale alla psichiatria. Il punto di partenza è la circolare della Congregazione per la Dottrina della Fede diffusa nel maggio 2011, con la quale veniva chiesto alla diocesi di tutto il mondo di mettere a punto procedure adeguate per fornire assistenza alle vittime degli abusi, come pure per educare la comunità ecclesiastica sul tema della protezione dei minori. "Occorre confrontare le esperienze e condividerele conoscenze", spiega il rettore della Gregoriana, il padre gesuita François-Xavier Dumortier. "Solo così si potrà dare una risposta coerente e globale da parte della Chiesa". Stati Uniti e Irlanda sono due degli epicentri del terremoto che ha sconvolto la Chiesa Cattolica e proprio dagli Usa e dall’Irlanda arriveranno due degli esperti convocati alla Gregoriana, ovvero mons. Stephen Rossetti, psicologo della Catholic University of America specializzato nella prevenzione dei casi di abusi sessuali, e Sheila Hollins, psichiatra della St. George University di Londra che ha incontrato numerose vittime irlandesi di abusi ed ha assistito il card. Cormac Murphy O’Connor come visitatore apostolico durante la sua permanenza nella diocesi di Armagh. L’impresa è immane, anche perché occorre lavorare su più fronti e le diocesi si sentono spessoinadeguate e abbandonate a se stesse. Occorre prendersi cura delle vittime, con percorsi di accompagnamento, ma anche assistere i colpevoli, e soprattutto occorre dotarsi di norme e strutture in grado di assicurare la prevenzione. Sono quindi coinvolti i seminari, i centri pastorali, le scuole. E i vescovi devono sentirsi in grado di gestire le varie situazioni senza cedere alla tentazione dell’insabbiamento o del trasferimento dei responsabili da una parrocchia all’altra, meccanismo che in passato ha portato a effetti devastanti. "Troppo spesso – dice un’autorevole fonte vaticana – ci ritroviamo a rispondere alle accuse e a gestire i casi dopo che sono esplosi. Ora vorremmo finalmente dare efficacia alla politica di prevenzione voluta dal Papa. Per far questo occorre per prima cosa mettere in comune esperienze e conoscenze. Nessuna diocesi può pensare di fare da sola". "Noi vediamo – spiega mons. Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede – che molti episcopati sentono il bisogno di approfondire il problema dai vari punti di vista condividendo le esperienze di altre diocesi. I vescovi vanno accompagnati e non devono sentirsi soli. Pensiamo solo alle questioni legate alla cooperazione con le autorità civili. Si tratta di acquisire competenze che non possono essere improvvisate". Dal Simposio che si terrà alla Gregoriana dovrebbe scaturire un centro di formazione a disposizione degli Episcopati, anche attraverso un database scientifico che l’università dei gesuiti terrà aggiornato a seconda dell’evoluzione delle conoscenze. "Dobbiamo discutere di tutto – dice monsignorScicluna – anche della sessualità nel processo di formazione del clero". Missione impossibile? Il Papa ha chiesto di trasformarla al più presto in realtà.

Aldo Maria Valli, Europa

Presentata a Benedetto XVI la restaurata copia settecentesca della Trasfigurazione di Raffaello collocata nell'Aula delle Benedizioni

Con i suoi quattro metri e venti per sette di dimensione e un peso che si aggira intorno ai 7 quintali e mezzo è forse uno dei più grandi oli su tela del mondo: si tratta della riproduzione, risalente agli inizi del Settecento, della celeberrima Trasfigurazione (1518-1520) di Raffaello, presentata al Papa nel giorno di Natale dopo un accurato restauro. Collocato attualmente nel fondo dell’Aula delle Benedizioni, dov’è stato mostrato al Pontefice domenica 25 dicembre, in occasione della tradizionale Benedizione Urbi et Orbi, l’enorme quadro settecentesco è stato restituito all’originario splendore grazie a una serie di operazioni consistenti in una spolveratura, un ritensionamento della tela con parziale foratura, pulitura, stuccatura delle lacune e reintegrazione pittorica. Realizzata dall’artista romano Stefano Pozzi (1699-1768), l’allievo di Agostino Masucci (1691-1758) che abbozzò inizialmente la copia senza riuscire a portarla a termine, la tela presentava abrasioni della pellicola pittorica e ingiallimenti della vernice e del colore. L’opera di restauro è stata diretta dalla Prefettura della Casa Pontificia e realizzata dai laboratori dei Musei Vaticani, grazie al contributo dei Patrons of the Arts, in particolare della statunitense Connie Frankino, dell’Ohio. Con Benedetto XVI erano presenti il card. Bertone, Segretario di Stato, gli arcivescovi Harvey e del Blanco Prieto, il vescovo De Nicolò, i monsignori Gänswein, Xuereb e Marini con alcuni cerimonieri pontifici, e il medico personale Polisca. Erano presenti il vescovo Sciacca, segretario generale del Governatorato, e padre Haydu, dei Legionari di Cristo, capo ufficio per i rapporti con i Patrons of the Arts dei Musei Vaticani.

L'Osservatore Romano

Festa della Santa Famiglia di Nazaret. Il Papa: la famiglia cristiana riflette nel mondo lo splendore di Cristo e la bellezza della Trinità divina

La Chiesa festeggia oggi la Santa Famiglia di Nazaret, modello per tutte le coppie cristiane. “La famiglia – ha detto il Papa nell’ultima Udienza generale di quest’anno – è Chiesa domestica e deve essere la prima scuola di preghiera”. Alla bellezza della famiglia e alla centralità della sua testimonianza per una rinnovata evangelizzazione, il Papa ha dedicato numerose riflessioni in questo anno che si va chiudendo. La famiglia è “via della Chiesa”: è la bella e forte immagine che Benedetto XVI ha utilizzato nel discorso alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, tenutosi lo scorso primo dicembre. Come fin dai primi passi del suo Pontificato, anche quest’anno il Papa ha dedicato una particolare attenzione all’istituto familiare, piccola Chiesa domestica chiamata ad impegnarsi nella nuova evangelizzazione: “Nel nostro tempo, come già in epoche passate, l’eclissi di Dio, la diffusione di ideologie contrarie alla famiglia e il degrado dell’etica sessuale appaiono collegati tra loro. E come sono in relazione l’eclissi di Dio e la crisi della famiglia, così la nuova evangelizzazione è inseparabile dalla famiglia cristiana” (Alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, 1° dicembre 2011).
Nell’anno in cui si è celebrato il 30° anniversario della Familiaris Consortio del Beato Karol Wojtyla, il Papa ha dunque ribadito che la famiglia è chiamata ad un nuovo protagonismo nella vita della Chiesa e della famiglia: “La famiglia cristiana, nella misura in cui, attraverso un cammino di conversione permanente sostenuto dalla grazia di Dio, riesce a vivere l’amore come comunione e servizio, come dono reciproco e apertura verso tutti, riflette nel mondo lo splendore di Cristo e la bellezza della Trinità divina” (Alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, 1° dicembre 2011).
La Chiesa, ha ricordato il Papa, si prepara al grande Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma il prossimo anno a Milano. E, intanto, il Pontefice ha vissuto quasi un anticipo di questo grande evento ecclesiale, con il viaggio in Croazia per la Giornata mondiale delle famiglie cattoliche croate, nel giugno scorso. In tale occasione, il Papa ha esortato le famiglie a difendere la vita e a mostrare la bellezza dell’amore coniugale: “Care famiglie, gioite per la paternità e la maternità! L’apertura alla vita è segno di apertura al futuro, di fiducia nel futuro, così come il rispetto della morale naturale libera la persona, anziché mortificarla! Il bene della famiglia è anche il bene della Chiesa” (5 giugno 2011, Santa Messa in occasione della Giornata Nazionale delle famiglie cattoliche croate).
E il Papa si è soffermato, quest'anno, anche sulla teologia del corpo nella vita della coppia cristiana. Ricevendo i membri del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per la Famiglia, il Pontefice ha sottolineato che il vero fascino della sessualità nasce dalla grandezza degli orizzonti schiusi dall’amore di Dio: “E’ nella famiglia che l’uomo scopre la sua relazionalità, non come individuo autonomo che si autorealizza, ma come figlio, sposo, genitore, la cui identità si fonda nell’essere chiamato all’amore, a riceversi da altri e a donarsi ad altri” (Al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, 13 maggio 2011).

Radio Vaticana

Dal Concistoro al viaggio in Messico e a Cuba, dall'Incontro Mondiale delle Famiglie all'Anno della fede: 2012 ricco di eventi per il Papa e la Chiesa

La XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana", in programma dal 7 al 28 ottobre. L’apertura, l’11 ottobre, dell’Anno della fede, indetto a 50 anni dal Concilio Vaticano II. L’uscita, probabilmente sempre in autunno, del terzo volume del "Gesù di Nazaret", dedicato ai Vangeli dell’infanzia. Viaggi impegnativi, come quello in Messico e a Cuba, che dovrebbe svolgersi dal 23 al 28 marzo. E' questo, sinora, l'unico viaggio annunciato ufficialmente. E' ipotizzabile, poi, un viaggio in Libano, dove Benedetto XVI potrebbe consegnare l'Esortazione Apostolica sul Sinodo dell'ottobre 2010 per il Medio Oriente. Voci mai confermate indicano poi nell'Ucraina un'altra ipotetica meta, al netto, però, della complessa situazione politica interna e delle implicazioni che un simile viaggio avrebbe sui rapporti con gli ortodossi russi. Improbabile, ma non del tutto escluso, un viaggio in Irlanda, paese-epicentro dello scandalo dei preti pedofili, in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale del prossimo giugno.
Il Papa parteciperà poi agli eventi finali del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, a Milano dal 30 maggio al 3 giugno. Il 2012 si presenta denso di significativi appuntamenti nell’agenda di Benedetto XVI: eventi importanti, come anche un nuovo Concistoro per la nomina di cardinali, il quarto del Pontificato di Joseph Ratzinger, che dovrebbe aver luogo il 18 e 19 febbraio prossimi. L’annuncio, come d’uso un mese prima, potrebbe essere dato nell’udienza generale di mercoledì 18 gennaio, con la lista delle nuove porpore. Fonti vaticane, interpellate dall’agenzia francofona I.Media, hanno confermato per il terzo weekend di febbraio il quarto Concistoro di Papa Ratzinger. L'anno di Papa Ratzinger sarà poi caratterizzato dagli impegni abituali, a partire dalle visite 'ad limina apostolorum' degli episcopati nazionali. Nel 2012 riceverà, tra gli altri, i vescovi francesi e statunitensi, provenienti da due paesi che proprio nel 2012 affrontano entrambi le elezioni politiche. Ipotizzabile anche un'Enciclica che, dopo la "Deus caritas est" sulla carità, e la "Spe salvi" sulla speranza, affronti la terza virtù teologale, la fede. Benedetto XVI dovrà poi nominare, tra gli altri, il Patriarca di Venezia e il nuovo prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, se il card. William Joseph Levada andasse in pensione al compimento dei 75 anni il prossimo 15 giugno.

Vatican Insider, TMNews